scricciolo
scrìcciolo s. m. [etimo incerto]. – 1. Uccello passeriforme (Troglodytes troglodytes) di piccole dimensioni, circa 9 cm, con coda volta all’insù e livrea marrone; è prevalentemente insettivoro, [...] ha voce aspra e stridula: il suo canto è una rapida successione di trilli e di note limpide e acute. Vive nel fitto del sottobosco delle foreste e nei giardini. 2. fig. Persona, spec. bambino o ragazzo, piccola di statura e di gracile costituzione ...
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alleluiare
v. intr. [der. di alleluia], poet. ant. – Cantare l’alleluia: La revestita voce alleluiando (Dante), verso interpretato come costruzione assoluta: «mentre la voce riacquistata (dai beati risorti) [...] la lezione del passo (in cui altri codici leggono carne alleluiando e altri ancora carne alleviando) sia la sua interpretazione (c’è chi intende alleluiando come transitivo, cioè: «salutando o glorificando con il canto dell’alleluia») sono incerte. ...
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esperimento
esperiménto (ant. speriménto) s. m. [dal lat. experimentum, der. di experiri: v. esperire]. – 1. raro. L’atto, il fatto di esperire, di mettere in opera, di ricorrere a: decidere l’e. delle [...] e., a titolo di prova; è stato un felice e., un e. riuscito. Poco com. con i sign. di saggio: dare e. di sé nel canto; o di prova d’esame, spec. scritto: sottoporre i candidati a un e. di versione. 3. Nel linguaggio scient., operazione o sequenza di ...
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spiegare
v. tr. [lat. explĭcare; v. esplicare, che ne rappresenta la derivazione dotta] (io spiègo, tu spièghi, ecc.). – 1. a. Svolgere, distendere ciò che era ripiegato o avviluppato, in modo che l’intera [...] , disporle in formazione di combattimento o d’intervento; s. la voce, tutta la voce, cantare o recitare con la maggiore sonorità possibile di voce; s. il canto, cantare a piena voce. c. letter. Tirar fuori, protendere: s. gli artigli, le unghie; Va ...
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elogio
elògio s. m. [dal lat. elogium, che indicò originariamente una breve iscrizione o epitaffio]. – 1. Discorso o scritto più o meno solenne in cui si esaltano i meriti o le virtù di una persona: [...] e. funebre; recitare, scrivere, tessere un e.; l’e. di s. Francesco nel canto XI del Paradiso; E. degli uccelli, titolo di una delle Operette morali del Leopardi; anche di cose astratte: e. della povertà, della modestia. 2. estens. Parole di lode, di ...
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acirologia
acirologìa s. f. [dal gr. ἀκυρολογία, comp. di ἄκυρος «non valido» e -λογία «-logia»; lat. tardo acyrologia], letter. raro. – Improprietà di linguaggio, come figura retorica (più comunem. [...] ove ’l sol tace», improprio parlare, e non l’usa l’autore pur qui, ma ancora in altre parti di questa opera, sì come nel canto V, quando dice «I0 venni in luogo d’ogni luce muto»; ... questo modo di parlare si scusa per una figura, la quale si chiama ...
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ascreo
ascrèo agg. [dal lat. Ascraeus]. – Di Ascra, antica città greca della Beozia, patria del poeta Esiodo: il poeta a.; per lo più usato in senso fig., con allusione alla poesia didascalica, georgica: [...] il canto a.; o alla poesia in genere: il miele a., la dolcezza della poesia; l’impari Figliuole ascree di Giove (Carducci), le Muse. ...
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malinconioso
malinconióso (ant. maninconióso, malinconóso, maninconóso) agg. [der. di malinconia]. – Nel linguaggio ant. o letter., lo stesso che malinconico, che soffre di malinconia, che è in uno stato [...] che con le lagrime agli occhi (Cesari); mattinata umida e malinconosa (Di Giacomo); vola nel cielo un canto malinconioso e dolcissimo (Savinio); compassionavamo una donna nostra amica che aveva una vita troppo malinconiosa (Maria Bellonci); nell ...
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malizia
malìzia s. f. [dal lat. malitia, der. di malus «malvagio»]. – 1. a. Tendenza, inclinazione a commettere il male consapevolmente: la m. del demonio; l’intenzione stessa, la volontà di fare il [...] in cielo acquista, Ingiuria è ’l fine, ed ogne fin cotale O con forza o con frode altrui contrista; ma nello stesso canto (XI, 82-83) è poi ristretta a indicare la colpa dei fraudolenti, e contrapposta non solo all’incontinenza ma anche alla «matta ...
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studiare
v. tr. e intr. [der. di studio] (io stùdio, ecc.). – 1. tr. Applicarsi all’apprendimento e all’approfondimento di uno o più campi o settori di conoscenza e di esperienza, o anche di un singolo [...] equazioni di 3° grado, il pensiero di Kant; s. Dante, Manzoni; s. (e anche s., o imparare, a memoria, come esercizio) un canto di Leopardi; s. le lingue straniere, e s. l’inglese, il russo. Con uso assol., riferendosi al tipo di studî regolari e al ...
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Musica
Produzione di suoni modulati attraverso la voce. Il termine indica anche un componimento musicale per voci sole o accompagnate da strumenti.
Dal concetto prevalente nell’antichità classica di c. come accentuazione lirica della parola...
VOCE (dal lat. vox; fr. voix; sp. voz; ted. Stimme; ingl. voice)
Guglielmo Bilancioni
La fonazione, cioè quel complesso di fenomeni che concorrono alla produzione della voce, ha sede in una serie di organi che vanno dalle cavità nasali alla...