esordio
eṡòrdio (ant. essòrdio) s. m. [dal lat. exordium, der. di exordiri «esordire»]. – 1. a. La prima parte dell’orazione, nella quale, secondo la retorica classica, l’oratore si prepara a entrare [...] , spec. se fatto con tono sostenuto; anche, scherz., preambolo: cominciò con un lungo esordio. Inizio, modo di cominciare, anche di un canto: Pur «Agnus Dei» eran le loro essordia (Dante) [dove è da segnalare il plur. femm. in -a, che riproduce il ...
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riassumere
riassùmere v. tr. [comp. di ri- e assumere] (coniug. come assumere). – 1. a. Assumere di nuovo, riprendere: r. la carica, la funzione, l’ufficio, l’incarico; r. il potere; r. il grado; rimasta [...] spettacoli, condensarne il contenuto in un minore numero di parole, limitandosi a esporne i punti essenziali, o la trama: r. un canto della «Divina Commedia», un capitolo dei «Promessi Sposi»; r. un film, la trama di una commedia; non è facile r. una ...
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rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei [...] con sé qualche male, o qualche molestia; cogliete le r. e lasciate le spine stare (Boccaccio); cfr. anche i versi di un noto canto popolare toscano Colgo la rosa e lascio star la foglia, Ho tanta voglia di far l’amor con te, che si ripetono alla fine ...
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rosalia2
roṡalìa2 s. f. [dal nome proprio femm. Rosalìa, presente nell’esordio di un antico canto popolare italiano (Rosalia, mia cara), che ha inizio con una progressione ascendente]. – Nella terminologia [...] musicale, forma di progressione modulante, piuttosto convenzionale e molto prolungata, in cui il modello tematico si ripete con una modulazione ascendente di un tono; è frequente in compositori del secondo ...
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vespro
vèspro s. m. [lat. vĕsper -ĕri, affine al gr. ἕσπερος; v. anche vespero1]. – 1. a. ant. o letter. L’ora tarda del giorno verso il tramonto, cioè il crepuscolo serale: presa una sua fanticella, [...] il v. e la compieta), parlargli chiaro e tondo, fargli una solenne riprensione: Io gli ho a cantar poi il vespro, s’io mi cruccio (Pulci). 2. Come denominazione di partic. avvenimenti storici: Vespri siciliani (meno com. Vespro siciliano), l ...
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pianto2
pianto2 s. m. [lat. planctus -us, der. di plangĕre (v. piangere), part. pass. planctus]. – 1. a. L’atto, il fatto di piangere, che si manifesta solitamente con la fuoriuscita delle lacrime, accompagnate [...] , piagnisteo, lamento prolungato e fastidioso (prob. per allusione ai canti funebri, o treni, in uso fra gli antichi Greci, e di alcuni animali (come il cane o il gatto) e spec. il canto triste di alcuni uccelli: il p. dell’usignolo, il p. del chiù ...
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ribattere
ribàttere v. tr. e intr. [comp. di ri- e battere] (come intr., aus. avere). – 1. tr. Battere di nuovo, anche più volte, ripetutamente: questo tappeto è ancora impolverato, bisogna ribatterlo; [...] battendo nuovamente il tasto; quindi, nota ribattuta, la stessa nota ripetuta rapidamente (anche su altri strumenti o con la voce nel canto). Con uso intr., o anche assol.: ho battuto e ribattuto (alla porta), ma non mi ha risposto nessuno; in senso ...
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ottoeco
ottoèco (o octoèco) s. m. [dal gr. biz. ὀκτώηχος s. f., propr. agg. (sottint. βίβλος «libro»), comp. di ὀκτώ «otto» e ἦχος «tono»; quindi «libro degli otto toni»] (pl. -chi). – 1. Libro liturgico [...] . 2. Sistema di classificazione dei modi della musica bizantina che fu adottato poi anche in Occidente nel canto gregoriano e che prevede otto modi (quattro autentici e quattro plagali) corrispondenti alle quattro scale diatoniche ascendenti ...
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ribechista
(ant. ribichista) s. m. [der. di ribeca] (pl. -i). – Suonatore di ribeca, nel medioevo: in questo comparse un valente ribichista: e accordato lo stormento, cantò di stranie chiacchiere (Aretino). ...
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carello
carèllo s. m. [dal fr. ant. carrel (mod. carreau), che è il lat. *quadrellus, der. di quadrus «quadrato»], ant. – Cuscino o basso sgabello ricoperto di cuoio, lana, velluto, usato per posarvi [...] i piedi, per inginocchiarvisi o anche per sedere: le cortine del letto abbattute, a piè di quello in un canto sopra un c. si pose a sedere (Boccaccio). ...
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Musica
Produzione di suoni modulati attraverso la voce. Il termine indica anche un componimento musicale per voci sole o accompagnate da strumenti.
Dal concetto prevalente nell’antichità classica di c. come accentuazione lirica della parola...
VOCE (dal lat. vox; fr. voix; sp. voz; ted. Stimme; ingl. voice)
Guglielmo Bilancioni
La fonazione, cioè quel complesso di fenomeni che concorrono alla produzione della voce, ha sede in una serie di organi che vanno dalle cavità nasali alla...