tammurriata
s. f. [voce napol., der. di tammurro «tamburo»]. – Forma di ballo cantato tipica della Campania e spec. diffusa nella zona vesuviana e salernitana: è dotata di una struttura ritmica in 4/4 [...] , il putipù, il triccheballacche e una tromba, che accompagnano il suonatore di tammurro e i cantatori. La melodia risente di un’influenza araba e per lo più il canto fa riferimento a storie d’amore a sfondo sessuale, oltre a quelle di vita e lavoro. ...
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musa2
muṡa2 s. f. [dal lat. Musa, gr. Μοῦσα]. – 1. Nella mitologia e nella tradizione letteraria greco-romana, ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della [...] danza, e quindi tradizionalmente invocate dai poeti classici all’inizio delle loro opere (con questo sign., si scrive generalmente con l’iniziale maiuscola, come nome proprio): Musa, quell’uom di multiforme ...
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gazza
gażża s. f. [prob. lat. gaia, nome proprio (Gaia) dato scherz. alla gazza]. – 1. Uccello della famiglia corvidi (lat. scient. Pica pica), di media statura, che abita le località alberate, ma vive [...] bene anche in cattività, si ciba di grani, insetti e uova di uccelli; non ha canto, ma un caratteristico cicaleccio aspro e sgradevole (onde le espressioni ciarliero, noioso come una g.); ha inoltre l’istinto di rubare e nascondere gli oggetti ...
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crescere
créscere v. intr. e tr. [lat. crēscĕre] (io crésco, tu crésci, ecc.; pass. rem. crébbi, crescésti, ecc.; part. pass. cresciuto). – 1. intr. (aus. essere) Diventare più grande, per naturale e [...] a c.; Cresce il grido, raddoppia il furor (Manzoni). 4. Risultare eccedente: mi crescono dieci euro nel conto. In partic., nel canto e nell’esecuzione strumentale, detto di nota che ha un’intonazione più alta di quel che dovrebbe essere: il tuo la ...
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ma1
ma1 cong. [lat. magis «più»; v. mai] (radd. sint.). – 1. Congiunzione coordinativa avversativa, esprimente spesso esplicita contrapposizione al termine che precede, il quale è per lo più espresso [...] altro argomento, o per sollecitare il ritorno all’argomento che interessa: Ma torniamo al nostro assunto ...; Ma chi del canto mio piglia diletto, Un’altra volta ad ascoltarlo aspetto (Ariosto); «Ma, a lavarsi ha provato?» «Nossignore» (Fucini); Ma ...
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plettro
plèttro s. m. [dal lat. plectrum, gr. πλῆκτρον, der. di πλήσσω «percuotere»]. – 1. a. Presso gli antichi Greci, piccolo arnese di legno o d’avorio che serviva a mettere in vibrazione, pizzicandole, [...] ., in senso fig., l’attività poetica, l’ispirazione poetica: venerando il nome Fummi ... di quel [Parini], che sul p. immacolato Cantò per me (Manzoni). b. Analogam., nell’uso mod., piccola lamina di osso, di tartaruga, di plastica dura o di metallo ...
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iporchema
iporchèma (alla greca ipòrchema) s. m. [dal gr. ὑπόρχημα] (pl. -i). – Nella letteratura greca antica, forma della poesia melica consistente in un canto corale in metri cretici, accompagnato [...] dalla musica della cetra e del flauto e dalla danza; di origine cretese, in principio connesso con il culto di Apollo, fu poi usato per celebrare divinità o uomini insigni: gli i. di Simonide, di Bacchilide ...
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tropo
tròpo s. m. [dal lat. tropus, gr. τρόπος; affine a τρέπω «volgere; adoperare con altro uso»]. – 1. Metafora, e in genere traslato, come figura retorica di carattere semantico: l’abuso dei t.; usa [...] della scala propria di uno dei modi. b. Composizione risultante dall’applicazione di parole al vocalizzo di un canto liturgico o anche dall’interpolazione, in canti liturgici, di nuovi testi con propria melodia (uso risalente ai secoli 9°-10°). ...
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macarena
‹makarèna› s. f., spagn. [dal nome della Vergine della Macarena, madonna venerata in una celebre chiesa di Siviglia]. – Ritmo di origine spagnola, molto veloce e sensuale, accompagnato da canto, [...] diffuso in Europa nell’ultimo decennio del Novecento ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero [...] Clemente IV; così pure, posposto, nel citare assol. il posto d’ordine di determinati oggetti o elementi: Eneide, libro IV; capitolo, canto IV o quarto; sezione q.; nel secolo q. (abbrev. sec. IV o sec. 4°), mentre nel discorso è più comunem. preposto ...
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Musica
Produzione di suoni modulati attraverso la voce. Il termine indica anche un componimento musicale per voci sole o accompagnate da strumenti.
Dal concetto prevalente nell’antichità classica di c. come accentuazione lirica della parola...
VOCE (dal lat. vox; fr. voix; sp. voz; ted. Stimme; ingl. voice)
Guglielmo Bilancioni
La fonazione, cioè quel complesso di fenomeni che concorrono alla produzione della voce, ha sede in una serie di organi che vanno dalle cavità nasali alla...