prelatura
s. f. [dal lat. mediev. praelatura, der. di praelatus «prelato2»]. – 1. L’ufficio, la dignità, il titolo di prelato: conferire una p.; aspirare alla p.; le p. vacanti. 2. Il territorio, o chiesa, [...] su cui un prelato esercita la sua giurisdizione episcopale (detta anche p. territoriale). Nel nuovo diritto canonico si prevede l’istituzione di p. personali, con particolari finalità pastorali e non legate al criterio della territorialità, ...
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intrusione
intruṡióne s. f. [der. di intrudere]. – 1. L’intrudere o l’intrudersi; introduzione, inserzione forzata, indebita, irregolare o furtiva, di persone che senza diritto, senza merito o comunque [...] lista dei candidati ha suscitato vivaci proteste; i. di persona immeritevole in una carica, in un pubblico ufficio. In diritto canonico, per i. in un beneficio, s’intendeva in passato la provvisione del beneficio fatta non dall’autorità ecclesiastica ...
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porzione
porzióne s. f. [dal lat. portio -onis]. – 1. a. Parte di un tutto, spec. quando sia considerata a sé, staccata o come staccata dal tutto, e questo sia diviso o distribuito in più parti: gli [...] in beneficenza una p. della sua vincita al gioco; una p. del pubblico ha manifestato vivacemente il suo dissenso. In diritto canonico, p. funeraria, lo stesso che quarta funeraria (v. quarta, n. 1 b). b. ant. Quota, azione (di una società per azioni ...
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intruso
intruṡo s. m. (f. -a) [part. pass. di intrudere]. – Persona che si è introdotta o si trova in luogo dove non dovrebbe essere, cui è estranea, o che gode di un beneficio cui non ha diritto: è [...] un i. tra noi; cacciare via gli i.; sentirsi un i., un’intrusa; essere trattato come un intruso. Nel diritto canonico, era denominato i. chi s’impadroniva del beneficio ecclesiastico senza la provvisione canonica. ...
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rimozione
rimozióne (meno com. remozióne) s. f. [dal lat. remotio -onis, der. di removēre «rimuovere», part. pass. remotus]. – 1. a. L’azione di rimuovere, il fatto di venire rimosso: lavorare alla r. [...] legge sullo stato degli ufficiali e dei sottufficiali e previo giudizio di un consiglio di disciplina. Nel diritto canonico, r. di un parroco, allontanamento di un parroco, inamovibile o amovibile, dal beneficio parrocchiale, per cause che possono ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei [...] non collegiali sorti in seguito a specifiche disposizioni di volontà, per fini religiosi o di culto o di carità e riconosciuti dal diritto canonico come soggetti di diritto (o persone morali, oggi dette persone giuridiche). ◆ Dim. e spreg. cauṡétta. ...
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in utroque iure
locuz. lat. (propr. «nell’uno e nell’altro diritto»). – Parte della formula usata un tempo nel conferire la laurea in diritto civile e canonico; oggi usata scherz., e per lo più in forma [...] abbreviata: dottore, dotto in utroque, con riferimento a laureati in legge o a chi professa la giurisprudenza ...
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hinglish
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua e la cultura hindi. ◆ William Dalrymple […] è un autore inglese il cui luogo prediletto è l’India. […] Tra sagaci ritratti [...] in Italia «Sorelle», nella traduzione coraggiosa di Susanna Sinigaglia dal suo esotico hinglish (personalissimo miscuglio di hindi e inglese canonico), uscito in India lo scorso anno a ridosso di Spouse, saggio graffiante sulle pene e i dolori della ...
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invalido
invàlido agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. invalĭdus, comp. di in-2 e valĭdus «valido»]. – 1. Che o chi, per malattia, congenita o acquisita, ferita, mutilazione, o per vecchiaia, non ha o ha perso [...] internazionali di nomenclatura e che perciò non è da accettarsi (ma può essere citato come sinonimo). ◆ Avv. invalidaménte, in modo non valido, senza valido effetto; usato spec. nella frase del diritto canonico attentare invalidamente il matrimonio. ...
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corista
s. m. [der. di coro1] (pl. -i). – 1. a. (anche f.) Chi canta nei cori, cantore appartenente a un coro; in partic., voce femminile che accompagna un cantante di musica leggera; nei monasteri, [...] o la monaca addetti al coro, che partecipano cioè alle preghiere corali (distinti, per es., dai conversi). b. Cappellano o canonico che dirige il coro nelle chiese. 2. C. normale, o assol. corista, strumento a percussione (di solito un diapason) o ...
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Ecclesiastico che fa parte di un capitolo cattedrale o collegiale.
I c. secolari, secondo l’attuale ordinamento, sono sacerdoti che formano un collegio cui spetta celebrare le funzioni liturgiche più solenni della propria chiesa.
I c. regolari...
canonico
canònico [agg. (pl.m. -ci) Der. di canone, nel senso di "conforme a una norma"] [ALG] [ANM] Si dice di espressioni, equazioni o forme analitiche che evidenzino determinati invarianti di un ente o che comunque consentano semplificazioni...