sparare2
sparare2 v. tr. e intr. [per sviluppo semantico dal verbo prec.] (come intr., aus. avere). – 1. a. Azionare un’arma da fuoco, facendo esplodere e partire uno o più colpi: s. con la rivoltella, [...] s. il cinghiale, le anatre selvatiche; per non veder soffrire il cane ferito l’ha sparato; anche nel passivo: il cacciatore col fucile, e non sparò), o il tipo di proiettili (un fucile dacaccia che spara cartucce a pallini), o la frequenza dei colpi ...
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presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. [...] disponibilità. Nel linguaggio venatorio, la cattura della preda: caneda presa. In operazioni militari o sim., la conquista di ciò che si è preso: fare una buona, una cattiva p., a caccia, a pesca, in giochi di carte, nel gioco degli scacchi o della ...
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cartuccia
cartùccia s. f. [der. (propr. dim.) di carta; nel sign. 3, ricalca il fr. cartouche e l’ingl. cartridge] (pl. -ce). – 1. non com. Piccolo pezzo di carta; carta poco buona. 2. Complesso di carica, [...] c. a spillo, usata per lo più nei fucili dacaccia della seconda metà del sec. 19°, nella quale era inserita, lateralmente al fondello, una sbarretta d’ottone che, una volta colpita dal cane ...
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dalmata
dàlmata agg. e s. m. e f. [dal lat. Dalmăta, gr. Δαλμάτης] (pl. m. -i). – 1. Della Dalmazia, regione costiera della penisola balcanica sull’Adriatico: il territorio d., la costa d., le isole [...] razza d., cani d., razza di cani da guardia, adoperati un tempo come cani dacaccia, di costituzione robusta e molto resistenti alla . sia come sost., la forma dalmata, invariabile al plur.: un cane dalmata o un dalmata, i cani dalmata o i dalmata. ...
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scatto
s. m. [der. di scattare]. – 1. a. Lo scattare di una molla; il liberarsi rapido e improvviso di un congegno tenuto in stato di tensione da una molla o da un’altra forza; anche, il rumore della [...] serve a tenere il cane o il percussore nella posizione di sparo, e che si libera premendo il grilletto; doppio s. (detto anche, con termine ted., Stecher), meccanismo di scatto in due tempi molto usato nei fucili fini, dacaccia e da tiro, a canna ...
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beccaccino
s. m. [propr. dim. di beccaccia; nel sign. 2 traduce l’ingl. snipe]. – 1. Uccello commestibile della famiglia scolopacidi (Capella gallinago); ha piumaggio bianco, macchiato e fasciato di [...] rossiccio, e vive nelle paludi: selvaggina molto apprezzata, si caccia alla borrita col caneda ferma e in battuta, nelle paludi, marcite e risaie. Il nome è dato comunem. anche ad altre specie di uccelli meno pregiate, tra cui il croccolone o b. ...
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fiutare
v. tr. [etimo incerto]. – 1. Aspirare l’aria col naso per sentirne l’odore e riconoscerne la natura o la provenienza: f. l’aria, il vento; più spesso, avvertire dall’odore diffuso nell’aria la [...] presenza di qualcuno o qualche cosa, detto spec. dei cani dacaccia: i cani fiutavano la selvaggina; il cane fiutò subito la lepre (sentì cioè, annusando l’aria, che c’era vicino la lepre); anche assol.: i bracchi fiutavano qua e là. Con riferimento ...
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canna
s. f. [lat. canna, dal gr. κάννα]. – 1. a. Pianta graminacea (Arundo donax), originaria del Mediterraneo, detta anche c. domestica o c. montana, che presenta fusti alti 2 o più metri, cavi negli [...] (Manzoni). Con riferimento ad alcuni animali (per es. il cane, il gatto), è adoperata talvolta l’espressione c. nasale per in c., inastata sulla canna del fucile. I fucili dacaccia possono avere due canne, affiancate in senso orizzontale (doppietta ...
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fox-terrier
‹fòks tèrië› s. ingl. [comp. di fox «volpe» e terrier (v.)] (pl. fox-terriers ‹... tèrië∫›), usato in ital. al masch. – Caneda tana, veloce e resistente, di piccola statura, con muso ben [...] , scuri, intelligenti, e mantello di due varietà, una a pelo liscio, l’altra a pelo ruvido; usato tradizionalmente nella caccia alla volpe, un tempo veniva anche impiegato per eliminare i ratti, un’usanza testimoniata dalle gare in recinto che si ...
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pallinata
s. f. [der. di pallino], non com. – Raffica di pallini dacaccia: il cane ... aveva ricevuto una p. nella schiena perché non s’era tenuto fermo (Svevo). ...
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Razza di cane da caccia da ferma e riporto. Vi appartengono: il b. italiano (fig. A), forte e armonico, dal pelo corto, fitto, lucente, di color bianco, o bianco con macchie arancione o marrone, testa angolosa, collo forte, torace ampio, regione...
setter Razza di cane da caccia da ferma inglese; hanno pelo lungo, morbido e ondulato, che forma una frangia sulle zampe anteriori, le natiche e la coda. Del s. inglese (v. fig.) esistono tre varietà: lemon belton, bianco con macchie color arancio;...