mosaico2
moṡàico2 (o muṡàico) s. m. [dal lat. mediev. musaicus agg. (nella locuz. musaicum opus; cfr. l’ant. uso ital. come agg.: opera mosaica), alteraz. di musaeus o musēus, der. di Musa «Musa»] (pl. [...] e convertitori d’immagine, sul quale viene proiettata l’immagine da analizzare. c. Tipo di fuochi d’artificio, varietà della candela romana, i quali invece di stelle lanciano fuori globetti di fuoco, che lasciano dietro una lunga coda di scintille. 4 ...
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misfiring
‹misfàiriṅ› s. ingl. (propr. «accensione mancata»), usato in ital. al masch. – In un motore a combustione interna, la mancata accensione a causa di particolari sostanze, contenenti zolfo, depositate [...] sulle parti della candela che si affacciano nella camera di combustione. ...
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gocciolatura
s. f. [der. di gocciolare]. – L’atto del gocciolare; più spesso in senso concr., la macchia, il segno di gocciole cadute, e in partic. le gocciole di cera che colano da una candela e sim.: [...] raschiare la g. dal tappeto ...
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affondata
s. f. [der. di affondare]. – Discesa del velivolo in assetto picchiato, cioè con volo discendente verticale o quasi; è una delle figure di acrobazia aerea, detta anche candela. ...
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spegnere
spègnere (o spégnere; tosc. o letter. spèngere o spéngere) v. tr. [lat. expĭngĕre «scolorire» (comp. di ex- «via da» e pingĕre «colorare, dipingere»), incrociatosi con extingĕre e extinguĕre] [...] e ha spento la fiamma (o, per metonimia, il fornello; anche, s. il gas); i pompieri spensero l’incendio; s. la candela, un fiammifero; s. la sigaretta, il sigaro, la pipa; come intr. pron., spegnersi, smettere di bruciare: le fiamme si spegnevano ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] un apparecchio di illuminazione artificiale (per es., lampade elettriche, la fiamma del gas, del petrolio, di una lucerna, di una candela, ecc.); l. solare o diurna o del giorno, la luce naturale per antonomasia, e che secondo le ore d’illuminazione ...
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lucerniere
lucernière s. m. [der. di lucerna], ant. – Arnese di legno, di forma simile a un candeliere, provvisto nel fusto di una serie di buchi per potervi infilare il manico della lucerna a mano all’altezza [...] voluta. Fig., servire di l. a qualcuno, locuz. equivalente alle odierne reggere il lume o la candela o il moccolo. ...
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lucignolo
lucìgnolo s. m. [der. del lat. tardo licinium «filaccio, lucignolo», incrocio di licium «liccio» con il gr. ἐλλύχνιον «lucignolo» a sua volta incrociato col lat. lūx «luce»]. – 1. Corpo cilindrico [...] filiforme che costituisce l’asse della candela; è formato da fibre tessili ritorte o intrecciate tra loro ed è imbevuto di sostanze che lo rendono facilmente combustibile; analogam., la treccia nastriforme usata nelle lampade a olio o a petrolio ( ...
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candelaggio
candelàggio s. m. [der. di candela]. – Nel linguaggio corrente, ma non in quello tecnico, la misura (in candele) dell’intensità luminosa di una lampada. ...
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Chimica
Mezzo di illuminazione costituito da un cilindro di cera, stearina, paraffina, sego, o miscela di tali sostanze, contenente un lucignolo che, acceso, dà fiamma e luce.
Anticamente le c. si preparavano immergendo a più riprese nella cera...
Comune della Capitanata. Il capoluogo è situato a 515 m. s. m., su un colle che domina le valli dell'Ofanto e del Carapelle: il vasto panorama, perciò, che si ammira dall'alto del paese, abbraccia tutto il Tavoliere. La stazione ferroviaria...