candelacandéla s. f. [lat. candēla, der. di candēre «esser bianco, splendere»]. – 1. Cilindro di cera, stearina, sego, paraffina, o miscela di tali sostanze, contenente all’interno un lucignolo di fibra [...] costituente principale è la stearina (fino al 70%), oltre alla paraffina; accendere, spegnere la c.; leggere a lume di candela. Locuz. particolari e fig.: accendere una c. alla Madonna, a sant’Antonio, ecc., in ringraziamento per grazia ricevuta, per ...
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lume
s. m. [lat. lūmen (-mĭnis), affine a lūx «luce»]. – 1. a. In genere, sorgente luminosa, apparecchio o mezzo, anche molto semplice, per produrre luce artificiale e illuminare: Facesti come quei che [...] , d’una lampada a olio, a petrolio; al fioco l. d’una lucerna, ecc.; prov., né donna né tela al l. di candela (v. candela, n. 1); fare lume, dar lume, riferito al corpo da cui viene la luce: questa lucerna fa poco l., non dà l. sufficiente. Fare ...
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moccolo
mòccolo (o móccolo) s. m. [lat. mŭccus per il class. mŭcus «muco»]. – 1. a. Muco nasale, soprattutto quando pende dalle narici sul labbro superiore. b. ant. Punta del naso. 2. estens. a. Scolatura [...] mezzo, altro aiuto, spec. nella frase prov. se non hai altri m., puoi andar a letto al buio. d. Candela corta e sottile, o anche candela in genere, soprattutto in determinate frasi: accendere un m. a un santo, alla Madonna, per chiedere una grazia o ...
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cero
céro (ant. cèreo e cèrio) s. m. [dal lat. cereus, agg. «di cera» e s. m. «candela, fiaccola di cera»]. – Grossa candela di cera, usata spec. in chiesa o nelle processioni religiose; c. votivo (anche [...] semplicem. cero), candela che si offre in voto: offrire, portare, promettere un c. alla Madonna; fam., si è salvato per miracolo: dovrebbe accendere un c. alla Madonna!; c. pasquale, grande cero decorato, posto su un candelabro (detto anch’esso, per ...
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stearico
steàrico agg. [dal fr. stéarique, der. di stéarine «stearina»] (pl. m. -ci). – 1. Acido s., composto organico, acido alifatico saturo a 18 atomi di carbonio, presente in natura esterificato [...] dalla saponificazione della stearina o dall’idrogenazione dell’acido oleico, e si usa nella preparazione di candele, di stearati metallici e di numerosi derivati organici. Candela s., v. candela. 2. Per estens., non com., che ha il colore della ...
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smoccolare
v. tr. e intr. [der. di moccolo, col pref. s- (nei sign. 4 e 5)] (io smòccolo, ecc.; negli usi intr., aus. avere). – 1. a. intr., region. Del naso, o della persona, colare moccoli, cioè moccio, [...] la parte carbonizzata (moccolaia o fungo) sulla cima del lucignolo: s. un lume, una candela. 3. intr. Lasciare cadere scolature di cera: la candela smoccola. 4. intr., pop. Tirare moccoli, cioè imprecare, bestemmiare: smoccolava come un turco ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti [...] , perdere il g.; raddoppiare il g.; fare un g. forte, puntare forti somme. Per la frase fig. il g. non vale la candela, v. candela, n. 1. c. Il complesso degli oggetti necessarî a un determinato gioco: acquistare un g. di scacchi, un g. di carte; ha ...
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mangiafumo
agg. [comp. di mangiare2 e fumo], invar. – Candela m., tipo di candela profumata che, accesa in un ambiente chiuso denso di fumo, purifica l’aria bruciando le particelle carboniose che, attirate [...] dalla colonna d’aria ascendente da essa provocata, vengono a contatto con la sua fiamma ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione [...] (volt), di impedenza (ohm), ecc.; le u. fotometriche, come l’u. di flusso luminoso (lumen), l’u. di intensità luminosa (candela), l’u. di luminanza (nit), ecc. (per anno-luce, curie, parsec, röntgen, e per altre unità specifiche, v. le singole ...
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candelabro
s. m. [dal lat. candelabrum, der. di candela «candela»]. – 1. Sostegno artisticamente foggiato che, nei vecchi sistemi d’illuminazione, serviva da supporto alla sorgente luminosa a combustione. [...] 2. In botanica, albero a c., l’albero fruttifero nel quale da rami orizzontali si dipartono più branche verticali, dette candele, distanti l’una dall’altra da 30 a 100 cm a seconda della specie (è una forma d’allevamento caduta in disuso). ...
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Chimica
Mezzo di illuminazione costituito da un cilindro di cera, stearina, paraffina, sego, o miscela di tali sostanze, contenente un lucignolo che, acceso, dà fiamma e luce.
Anticamente le c. si preparavano immergendo a più riprese nella cera...
Comune della Capitanata. Il capoluogo è situato a 515 m. s. m., su un colle che domina le valli dell'Ofanto e del Carapelle: il vasto panorama, perciò, che si ammira dall'alto del paese, abbraccia tutto il Tavoliere. La stazione ferroviaria...