matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, [...] dal Cinquecento, anche grazie all’adozione del sistema di notazione numerica posizionale (inventato dagli Indiani e adottato dagli Arabi), e fisica; l’algebra, generalizzando il proprio campodi applicazione (geometria algebrica, teoria dei gruppi, ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] in quanto semplice premessa di un sistema ipotetico-deduttivo), mentre l’ampiezza del campodi applicazione (che può e soli gli elementi che godono di quella proprietà; in teoria elementare dei numeri, p. di permanenza delle proprietà formali (v ...
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scalare1
scalare1 agg. e s. m. [dal lat. scalaris, der. di scalae -arum «scala» (v. scala)]. – 1. agg., non com. Fatto o disposto a scala; più com. in senso fig., che cresce o decresce gradualmente, [...] matematica, in contrapp. a vettoriale, detto di grandezza completamente determinata da un numero relativo (che ne dà, col suo dello spazio costituisce un campo s.; in fisica delle particelle, sono dette scalari le particelle di spin nullo e parità ...
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indeterminato
agg. [dal lat. tardo indeterminatus]. – 1. Non determinato: a. Di cosa che non sia stata precisata, definita con esattezza: la riunione si terrà in luogo ancora i.; rinviare (o affidare [...] , né infinito). Analisi i. (o diofantea), parte della teoria dei numeri che tratta della risolubilità di un’equazione, a coefficienti interi, nel campo dei numeri interi (o, più generalmente, razionali). 6. Nella scienza delle costruzioni, sistema ...
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quinto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quintus (o quinctus), der. di quinque «cinque»]. – 1. agg. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero cinque, cioè [...] a), per il ruolo preminente assunto come mass media nel campo culturale, politico e, più ampiamente, dell’informazione; per parti uguali in cui è diviso un intero, numero, oggetto o elemento: 18 è la q. parte di 90; gli spetta la q. parte del ricavato ...
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segnatura
(ant. signatura) s. f. [der. di segnare; nel sign. di «firma, sottoscrizione» dal lat. mediev. signatura, der. di signare «firmare»]. – 1. In genere, l’atto, il fatto, il modo di segnare, e, [...] o più pieghe, si ottenga un fascicolo con numerazionedi pagine consecutiva: di quest’opera sono state già stampate e piegate di pressione (s. pressoria), ecc. di una nave e, per estens., la perturbazione in loco, specialmente subacquea, del campo ...
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somma
sómma s. f. [lat. sŭmma, propr. «il punto più alto», femm. sostantivato dell’agg. sŭmmus «sommo»]. – 1. a. In matematica, il risultato dell’operazione di addizione e, nell’uso corrente ma meno [...] cioè dinumeri con segno (la s. di due numeri opposti è uguale a zero), s. di monomî, polinomî e, più in generale, di espressioni algebriche; s. di segmenti, di angoli e, più in generale, di grandezze omogenee; s. di vettori, s. di matrici; s. di una ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] (moneta del valore di 1/3 di carlino, detta anche terzo di grosso). e. s. m. Nella fanteria del Rinascimento, corpo di 2000-3000 uomini, costituito di un numero vario di compagnie (10-15-20), al comando di un maestro dicampo; corrispondeva circa all ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] di giocata (gli altri due sono la giocata di raffa e la giocata di volo), consistente nel tirare la boccia in modo che corra sulla superficie del campo un punto è rappresentato da una coppia dinumeri reali (analogam., nello spazio cartesiano, da ...
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contare
v. tr. e intr. [lat. compŭtare, comp. di con- e putare nel senso di «calcolare, verificare un conto»; il sign. 3 sull’esempio del fr. compter sur quelqu’un] (io cónto, ecc.). – 1. tr. a. assol. [...] il totale: c. le carte, gli spropositi, il numero degli invitati; conta le sedie che occorrono; contavo le pecore che c’erano nel campo; c. i soldi, il denaro, anche nell’atto di pagare (quindi, per estens., pagare in contanti, sborsare); con ...
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Si chiama c. ogni numero della forma a + i b, essendo a e b due numeri reali relativi (positivi, negativi o anche nulli) e rappresentando il simbolo i (unità immaginaria o immaginario) la radice quadrata di −1; l’addendo a si chiama la parte...
In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque a scopi agrimensori nella zona del delta...