sciammica
sciàmmica s. f. [etimo incerto, prob. affine a sciamera], tosc. – Nome dato nella campagna di Brozzi, sobborgo di Firenze, a due graminacee del genere poa (Poa pratensis e Poa trivialis), note [...] anche con il nome di gramigna dei prati ...
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referendario
referendàrio s. m. e agg. [dal lat. tardo referendarius (der. di referenda «cose che devono essere riferite», gerundivo del verbo referre «riferire»)]. – 1. s. m. a. Nell’amministrazione [...] «Bravo il sor referendario!» (Giusti); l’oste, r. universale di discorsi e notizie (Bacchelli). 2. agg. Nel linguaggio polit. e giur., del referendum, che concerne il referendum: campagna, consultazione r.; quesito, voto r.; procedura referendaria. ...
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anca
s. f. [dal germ. hanka]. – 1. Regione anatomica del corpo umano e più in generale dei mammiferi (detta con termine lat. scient. coxa), corrispondente all’incirca alla porzione laterale e posteriore [...] nel camminare; avere buon’anca, esser buon camminatore; battersi l’a., come gesto di dolore o di disperazione: vede la campagna Biancheggiar tutta, ond’ei si batte l’anca (Dante). Nell’uso com. e letter., indica spesso genericam. il fianco: il ...
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sciara
s. f. [voce sicil. formata con sovrapposizione formale e semantica dell’arabo ša῾ra «terreno sterile e incolto, sodaglia» su un derivato del lat. flagrare «ardere» significante «lava incandescente», [...] vulcaniche che si formano sulla superficie o ai lati delle colate laviche: le stelle splendevano lucenti anche sulla sc., e la campagna circostante era nera anch’essa, come la sc. (Verga). ◆ Con l’uno e con l’altro dei due sign. confluiti nella ...
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povero
pòvero agg. [lat. pop. pauper -a -um per il lat. class. pauper -ĕris, comp. di paucus «poco» e parĕre «procacciare, produrre»: propr. «che produce poco» (detto prob., in origine, della terra)]. [...] di principî nutritivi per le piante; vino p., a bassa gradazione alcolica; una facciata p., disadorna, priva di ornamenti; campagna p., con poca vegetazione. Con partic. riferimento all’ambito espressivo, stile p., banale, privo di movimento e di ...
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poverta
povertà s. f. [lat. paupertas -atis, der. di pauper -ĕris «povero»]. – 1. a. Genericam., la condizione di chi è povero, di chi cioè scarseggia delle cose necessarie per una normale sussistenza: [...] sarebbe necessaria per superare l’arretratezza tecnica ed elevare così la produttività del lavoro. 3. estens. a. Scarsezza: la p. della campagna, perché scarsa di vegetazione o di rendimento; p. di un terreno, di un concime (v. povero, n. 2 b); la p ...
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suppellettile
suppellèttile s. f. [dal lat. supellex -ectĭlis, comp. di super «sopra» e lectus «letto»]. – 1. a. L’insieme degli oggetti d’uso e del mobilio necessarî per l’abitabilità e funzionalità [...] . ora al plur. senza sostanziale differenza: riuscirono a domare l’incendio in tempo per salvare quasi tutta la s.; trasferirono in campagna gli arredi e le s.; e specificando: scaffali di libri e vetrine con ricche s. da tavola (Pirandello). b. Per ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] decisione: è da tanto che parlava di volersi dimettere; chi parla di andarci personalmente?; parla spesso di volersi ritirare in campagna; si parlava di arrendersi, di chiedere un armistizio. d. Alludere, riferirsi a qualcuno o a qualche cosa: di chi ...
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luglienga
lugliénga s. f. e agg. [der. settentr. di luglio (mese in cui matura), con lo stesso suff. di maggengo]. – Uva bianca da mensa molto precoce, coltivata di preferenza a pergolato davanti alle [...] case di campagna. Come agg.: portavano un bel cestino e raccoglievano l’uva luglienga (Pavese). ...
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vannino
s. m. [der. del lat. hōcque annō «(nato) in quest’anno»; v. uguanno e cfr. avannotto]. – Puledro molto giovane (voce della Campagna Romana): aveva quei movimenti d’eleganza estrema, quasi stonata, [...] che sono dei cuccioli e vannini (E. Cecchi) ...
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Comune della prov. di Salerno (135,4 km2 con 15.626 ab. nel 2007).
Il centro, forse del 9° sec., assurse al rango di città (1525) e appartenne ai Pironti fino all’estinzione del vincolo feudale.
Nel Medioevo, denominazione della valle del Sacco fino al confine con il Regno di Napoli. Dal 19° sec. divenne una provincia dello Stato pontificio; nel 1833 fu trasformata nella delegazione di Frosinone.