reclutamento
reclutaménto s. m. [der. di reclutare]. – 1. Il complesso delle operazioni con le quali si provvede alla raccolta e alla selezione di nuovi elementi (reclute) per le forze armate, se ne [...] ; nel linguaggio sport.: le squadre hanno già provveduto al r. dei giocatori per la prossima stagione calcistica. Nel linguaggio polit., come acquisizione di iscritti a un partito o a un’organizzazione sindacale: campagna per il r. di nuovi iscritti. ...
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flagello
flagèllo (ant. fragèllo) s. m. [dal lat. flagellum, dim. di flagrum «sferza»]. – 1. Specie di sferza fatta di funicelle sparse di nodi o strisce di cuoio o filo metallico con palline di piombo [...] fig.: a. Calamità, grave sciagura collettiva: il f. della peste, della carestia; quella grandinata fu un vero f. per la campagna; flagelli di Dio, le calamità intese come castighi che Dio manda agli uomini. b. Di persona che provochi strage, disastri ...
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corsa
córsa s. f. [der. di correre, part. pass. córso]. – 1. a. Modo veloce di locomozione dell’uomo, in cui (a differenza del cammino, nel quale il corpo non abbandona mai l’appoggio sul suolo) il corpo [...] recarvisi in fretta e senza trattenersi: fammi una c. qui all’angolo a prendere dei francobolli; ho fatto una c. in campagna; dovrò fare una c. in città tornando in giornata. Nel linguaggio banc., diritto di c., commissione percepita dalle banche per ...
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gattara
s. f. [der. di gatto], region. – 1. Varco aperto nella base delle porte delle case di campagna, attraverso il quale il gatto può passare. 2. (fig.) Apertura dei calzoni maschili, chiusa da bottoni [...] o, più spesso, da cerniera lampo ...
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disarmo
diṡarmo s. m. [der. di disarmare]. – 1. L’operazione di disarmare e il risultato: procedere al d. dei prigionieri; iniziare il d. di una fortezza. Più comunem., limitazione o abolizione degli [...] armamenti bellici: campagna, propaganda per il d.; conferenza mondiale sul d.; d. navale o marittimo, la riduzione o la soppressione del naviglio da guerra e delle installazioni militari marittime di uno stato, imposta da una potenza vincitrice a una ...
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goniografo
goniògrafo s. m. [comp. di gonio- e -grafo]. – Strumento topografico che consente di rilevare in campagna e, contemporaneamente, tracciare su un disegno visuali e angoli tra visuali. ...
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sodaglia
sodàglia s. f. [der. di sodo, sostantivato nel senso di «terreno non dissodato», col suff. collettivo -aglia, sul modello di boscaglia, ecc.]. – Terreno non dissodato: arrivò dove la campagna [...] coltivata moriva in una s. sparsa di felci e di scope (Manzoni) ...
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zanella
zanèlla (o żanèlla) s. f. [dim. di zana]. – 1. Piccola zana (nel sign. di cesta o culla). 2. Fossetta che spesso fiancheggia le strade di campagna, o anche di città, destinata allo scolo delle [...] acque piovane (più com. cunetta); fossetta che nelle stalle raccoglie le urine e altri rifiuti liquidi. ◆ Dim. zanellétta, zanellina (o żanellétta, żanellina) ...
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sperduto
agg. [part. pass. di sperdere]. – 1. Detto di luogo, insediamento e sim. che si trova lontano dalle grandi città, fuori dalle vie di comunicazione, in condizioni di isolamento sia geografico [...] e a disagio, per trovarsi in ambienti o situazioni estranei e non familiari (per questo sign., v. anche sperso): abituata in campagna, all’inizio in una grande città si trovava s.; in mezzo alla folla mi sento s.; alle feste sembra sempre sperduta. ...
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perugino
agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città di Perugia, capoluogo di provincia e di regione dell’Umbria: la campagna p.; l’industria dolciaria p.; bue p., allevato nella zona [...] circostante a Perugia; dialetto p. (o assol. il perugino), il dialetto umbro parlato a Perugia. Come sost., abitante, nativo, originario di Perugia; per antonomasia, il Perugino, il pittore rinascimentale ...
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Comune della prov. di Salerno (135,4 km2 con 15.626 ab. nel 2007).
Il centro, forse del 9° sec., assurse al rango di città (1525) e appartenne ai Pironti fino all’estinzione del vincolo feudale.
Nel Medioevo, denominazione della valle del Sacco fino al confine con il Regno di Napoli. Dal 19° sec. divenne una provincia dello Stato pontificio; nel 1833 fu trasformata nella delegazione di Frosinone.