antidiabete
agg. inv. Che previene e contrasta l’insorgere del diabete. ◆ Massima cautela nei diabetici, soprattutto se anziani. I rischi di sviluppare sovrainfezioni batteriche (polmonite, bronchite) [...] diabete di tipo 2, tipico soprattutto della terza età. (Libero, 23 marzo 2004, p. 22) • Terrò un diario pubblico dalla casa di campagna in cui mi ritiro, lo terrò in questo giornale e, nei giorni in cui non sarà in edicola, nel suo spazio sulla rete ...
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anti-Dico
(anti-dico), agg. inv. Contrario all’approvazione della proposta di legge che regola i cosiddetti Dico, diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. ◆ Ieri il premier [Romano Prodi] [...] e tantomeno dissolutoria. (Michele Serra, Repubblica, 11 marzo 2007, p. 24) • ieri è partita a Roma una sorta di campagna anti-Dico porta a porta per iniziativa del cardinale Camillo Ruini (Caterina Maniaci, Libero, 18 marzo 2007, p. 17, Italia ...
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corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi [...] per religione s’intende un c. di tradizioni, di precetti, di riti (Manzoni). b. Corpi santi, nel medioevo, possesso di campagna di chiese o congregazioni religiose; più tardi, complesso dei beni di una città situati lungo le sue mura quando avessero ...
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lontano
agg. e avv. [lat. *longitanus, der. di longe «lontano, lungi»]. – 1. agg. a. Che si trova a relativamente grande distanza o è separato da lungo intervallo nello spazio: regione, città l.; nel [...] ., lontananza, luogo assai distante (ma s’intende per lo più visibile all’occhio): ascoltando le voci fievoli che mandava la campagna nel l. (D’Annunzio). Anticam. soprattutto con riferimento alla pittura, ciò che in un quadro si vede in lontananza ...
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ciociaro
agg. e s. m. (f. -a) [der. di ciocia, perché, nel passato, era la calzatura tipica di questa gente]. – Della Ciociarìa, relativo alla Ciociaria, regione del Lazio meridionale: costumi c.; folclore [...] c.; come sost., abitante o nativo della Ciociaria e, per estens., contadino della Campagna Romana. Il femm. ciociara era usato un tempo a Roma (soprattutto nel sec. 19°) come sinon. di modella e balia, essendo numerose le ciociare che vi esercitavano ...
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gaio
gàio agg. [dal provenz. gai, che è prob. dal got. *gaheis, cfr. ant. alto ted. gāhi]. – 1. a. Allegro, festevole; che esprime, negli atti, un’interiore letizia e serenità: un giovane g.; umore, [...] Corti d’amore. 3. fig., tosc. Copioso, abbondante: g. guadagno; borsa, casa g.; anche riferito a persona: esser g. a quattrini. ◆ Avv. gaiaménte, in modo gioviale, festoso; serenamente e piacevolmente: trascorrere gaiamente una giornata in campagna. ...
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ausonio1
auṡònio1 agg. [dal lat. Ausonius]. – Dell’Ausonia, denominazione usata dagli scrittori greci dell’ellenismo per designare l’Italia non greca e, per metonimia, dai poeti romani e poi da quelli [...] italiani per indicare l’Italia: E tu ... Candida luna, sorgi, E l’inquieta notte e la funesta All’a. valor campagna esplori (Leopardi). ...
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tremare
v. intr. [lat. trĕmĕre, con mutamento di coniug.] (io trèmo, ant. trièmo, ecc.; aus. avere). – 1. Del corpo dell’uomo e di animali, o di una parte di esso, essere scosso da rapidi movimenti oscillatorî [...] zone di territorio per effetto di terremoto o altra causa simile: improvvisamente si sentì t. la terra sotto i piedi; la buia campagna Tremò sì forte, che de lo spavento La mente di sudore ancor mi bagna (Dante); Treman le spaziose atre caverne, E l ...
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antieuro
(anti-euro), agg. inv. Che si contrappone all’adozione dell’euro come moneta unica europea. ◆ Intanto le cinquanta organizzazioni anti-euro inglesi agiscono e i vignettisti rappresentano l’Uem, [...] / Nella pubblicità pro-sterlina, cui partecipa anche Bob Geldof, un attore imita il Führer e usa suoi slogan / Pioggia di critiche e la campagna inglese per il no alla moneta unica fa autogol (Arena, 4 luglio 2002, p. 1, Prima pagina) • Ne è prova la ...
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sorprendere
sorprèndere v. tr. [comp. di sor- e prendere; nel sign. 2, calco del fr. surprendre] (coniug. come prendere). – 1. a. Raggiungere all’improvviso, cogliere inaspettatamente: la notte ci sorprese [...] , stupore: questa notizia ci sorprende; il suo improvviso matrimonio ha sorpreso tutti; mi sorprende che sia andato a vivere in campagna; e assol.: quello che più sorprende in lui è la sua grande ingenuità. Com. l’espressione non mi sorprenderebbe se ...
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Comune della prov. di Salerno (135,4 km2 con 15.626 ab. nel 2007).
Il centro, forse del 9° sec., assurse al rango di città (1525) e appartenne ai Pironti fino all’estinzione del vincolo feudale.
Nel Medioevo, denominazione della valle del Sacco fino al confine con il Regno di Napoli. Dal 19° sec. divenne una provincia dello Stato pontificio; nel 1833 fu trasformata nella delegazione di Frosinone.