pornografia
pornografìa s. f. [dal fr. pornographie, der. di pornographe «pornografo»]. – 1. Trattazione o rappresentazione (attraverso scritti, disegni, fotografie, film, spettacoli, ecc.) di soggetti [...] lo scopo di stimolare eroticamente il lettore o lo spettatore: fare della p.; è un film che contiene solo p.; una campagna moralizzatrice contro la p.; un’opera in bilico tra raffinato erotismo e triviale pornografia. 2. ant. Scritto che riguarda le ...
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frugamento
frugaménto s. m. [der. di frugare], non com. – L’atto del frugare: aveva sentito raccontar cose grosse de’ f. e dell’interrogazioni a cui venivan sottoposti quelli che arrivavan dalla campagna [...] (Manzoni) ...
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propaganda
s. f. [tratto dalla denominazione della Sacra congregazione pontificia De propaganda Fide, che significa «della propagazione della fede»; propaganda è propr. il gerundivo femm. del verbo propagare]. [...] , politica, elettorale, commerciale; p. radiofonica, televisiva, giornalistica, a mezzo stampa; esercitare un’attiva p.; organizzare una campagna di p.; una p. abile, occulta, insistente, martellante, ossessiva; p. sovversiva (v. sovversivo); fare p ...
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propagandistico
propagandìstico agg. [der. di propaganda] (pl. m. -ci). – Che riguarda la propaganda o ne fa parte: mezzi p.; a fini p.; stampa, letteratura p.; manifesti, cartelli, striscioni, foglietti [...] p.; uno slogan p.; attività, campagna propagandistica. ...
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danno
s. m. [lat. damnum]. – 1. a. Termine che si oppone direttamente a vantaggio, giovamento, utilità, guadagno, per indicare l’effetto, soggettivamente considerato, di tutto ciò che in qualche modo [...] di cosa: gli stravizî recano d. alla salute; la grandine ha fatto danno al raccolto; l’alluvione ha provocato gravi d. alla campagna; e analogam., i d. di guerra, i d. del terremoto, ecc., provocati da eventi bellici, da un terremoto, ecc.; d ...
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casual
‹kä′∫i̯uël› agg. e s. ingl. (propr. «casuale», quindi «non ricercato, non importante, informale»), usato in ital. come agg. e s. m. – Nel linguaggio della moda, riferito a un tipo di vestiario, [...] e praticità d’uso, adatto perciò a essere indossato in ogni occasione e attività della giornata, in casa, al lavoro, all’aperto, in città, in campagna, in viaggio: un abito, un vestito, una gonna c.; abbandonato il c., torna di moda il classico. ...
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jacquerie
‹ˇ∫akrì› (o jaquerie) s. f., fr. [der. del nome proprio Jacques (o Jacque) «Giacomo», usato anticamente in Francia come nomignolo della gente di campagna]. – Denominazione con cui venivano [...] indicate in Francia (già dal sec. 14°) le sollevazioni antifeudali dei contadini (chiamati dai nobili, per derisione, Jacques Bonhomme), ed estesa poi a indicare ogni rivolta o sollevazione contadina ...
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ciclocampestre
ciclocampèstre agg. [comp. di ciclo2 e campestre]. – Corsa c. (o anche assol. ciclocampestre, s. f.): gara ciclistica, non molto lunga, che viene disputata in genere d’inverno su percorso [...] accidentato di campagna (dai 15 ai 25 km), comprendente difficoltà (avvallamenti, zone boscose, ecc.) che non è sempre possibile superare rimanendo in sella. ...
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amenita
amenità s. f. [dal lat. amoenĭtas -atis]. – L’essere ameno; piacevolezza: l’a. dei luoghi, della campagna; l’a. del parlare. Concr., cosa, argomento, o pensiero, piacevole, divertente, che rallegra [...] lo spirito: a voi pensando, In mille vane a. si perde La mente mia (Leopardi, con riferimento alle avventure narrate dall’Ariosto); più com., facezia, motto piacevole, bizzarro (ma spesso iron., affermazione ...
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sgombrare
v. tr. [der. di ingombrare, per sostituzione del pref. s- (nel sign. 1) a in-1, sentito come prefisso] (io sgómbro, ecc.). – 1. a. Liberare un luogo, un ambiente, un mobile da ciò da cui è [...] sgombrino per piacere: lo spettacolo è terminato (Pirandello). d. intr. pron. sgombrarsi, letter., liberarsi da ogni ingombro: Sgombrasi la campagna, E chiaro nella valle il fiume appare (Leopardi), si libera dalle nuvole che si diradano nel cielo. 2 ...
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Comune della prov. di Salerno (135,4 km2 con 15.626 ab. nel 2007).
Il centro, forse del 9° sec., assurse al rango di città (1525) e appartenne ai Pironti fino all’estinzione del vincolo feudale.
Nel Medioevo, denominazione della valle del Sacco fino al confine con il Regno di Napoli. Dal 19° sec. divenne una provincia dello Stato pontificio; nel 1833 fu trasformata nella delegazione di Frosinone.