week-end
〈u̯ìik ènd〉 locuz. ingl. [comp. di week «settimana» e end «fine»] (pl. week-ends 〈... ènd∫〉), usata in ital. come s. m. – Fine settimana, come periodo di riposo dal lavoro e di svago o vacanza [...] (può comprendere il sabato pomeriggio e la domenica, o l’intero sabato e la domenica): trascorrere il w.-e. al mare, in campagna; l’esodo del week-end. ...
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rusticale
agg. [der. di rustico]. – Ant. o letter., rustico, che appartiene alla campagna o ha relazione con essa: Cresce fecondo il lin, soave cura Del verno r. (Parini, perché il lino era, domesticamente, [...] filato e tessuto durante l’inverno); riedon le satolle vacche Dai verdi prati al r. albergo (Pindemonte). Più com. in riferimento a opere d’arte di argomento, stile georgico o pastorale (v. anche rusticano): ...
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rusticano
agg. [dal lat. rusticanus, der. di rustĭcus «rustico»]. – Proprio delle persone di campagna e dei piccoli centri: maniere r., modi r.; tradizioni r.; semplicità, schiettezza rusticana. In partic., [...] cavalleria r., senso dell’onore e norme per difenderlo vigenti tra contadini e popolani (la locuz. è spec. nota come titolo di una novella e di un dramma di G. Verga, e dell’opera lirica, musicata da P. ...
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casino
s. m. [dim. di casa]. – 1. In passato, casa signorile di campagna; in partic., edificio che, nelle ville principesche, serviva alla residenza padronale o a usi varî (c. di caccia, c. di pesca, [...] ecc.). 2. Sinon., oggi disusato, di circolo, in alcune denominazioni come c. dei nobili, c. da gioco. In senso analogo a quest’ultimo, il termine è usato (ma più spesso con pronuncia francese: v. casinò) ...
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casolare
s. m. [der. di casa]. – Piccola e rozza casa di campagna o di montagna, per lo più isolata: c’è, poco distante di là, quel c. disabitato e solo, in mezzo ai campi (Manzoni). ...
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dacia
dàcia s. f. [adattam. del russo dača, da un’ant. voce slava connessa col verbo dati «dare»; propr. «concessione», da cui il sign. attuale (cfr. anche ucraino dača «tributo, villa, villeggiatura», [...] e slov. dača «tassa, tributo, imposizione»)] (pl. -cie o -ce). – Casa di campagna, villetta circondata da giardino, in Russia. ...
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idillico
idìllico agg. [der. di idillio] (pl. m. -ci). – Proprio degli idillî o relativo agli idillî, come genere di poesia: poemetti idillici o idillico-pastorali. In genere, lo stesso che idilliaco, [...] nuora (o anche, per estens., tra i due partiti o sim.) non erano proprio dei più idillici. ◆ Avv. idillicaménte, in modo sereno, tranquillo e sognante, in un’atmosfera da idillio: trascorrere idillicamente la luna di miele in una casetta di campagna. ...
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barbudos
‹barbℏùdħos› s. m. pl., spagn. («barbuti»). – Nome con cui sono stati indicati, per l’uso di lasciarsi crescere la barba, i partigiani di Fidel Castro durante la campagna (1956-58) che portò [...] nell’isola di Cuba al rovesciamento del regime di Fulgencio Batista ...
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presidenzializzare
v. tr. Rendere presidenziale, centrale, esaltare il ruolo di qualcosa. ◆ Un referendum. Con o contro di lui. E aveva vinto. Oggi, di nuovo, [Silvio] Berlusconi ha aggregato i tradizionali [...] del capo dello Stato. Garante di quella Costituzione che nella pretesa «corsa a due», che ha presidenzializzato questa campagna per l’elezione del Parlamento, è stata tanto brandita nelle «mosse ad effetto» quanto ignorata nelle proposte concrete ...
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pre-voto
s. m. e agg. inv. Voto preliminare, consultazione che precede una tornata elettorale; a essa relativo. ◆ In California, chiunque può votare per i candidati dei due partiti, anche se non è iscritto [...] presidente degli Stati Uniti. (Foglio, 3 giugno 1998, p. 1, Prima pagina) • È partita anche a Milano la campagna per il referendum sulla procreazione assistita. Cominciano così anche in città gli appuntamenti pre-voto. (Giangiacomo Schiavi, Corriere ...
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Comune della prov. di Salerno (135,4 km2 con 15.626 ab. nel 2007).
Il centro, forse del 9° sec., assurse al rango di città (1525) e appartenne ai Pironti fino all’estinzione del vincolo feudale.
Nel Medioevo, denominazione della valle del Sacco fino al confine con il Regno di Napoli. Dal 19° sec. divenne una provincia dello Stato pontificio; nel 1833 fu trasformata nella delegazione di Frosinone.