tripudio
tripùdio s. m. [dal lat. tripudium, comp. di tri- «tre» e pes pedis «piede»]. – 1. Presso gli antichi Romani, danza sacerdotale ritmica, che veniva forse eseguita battendo tre volte il piede [...] dello scudetto; Lunge il grido e la tempesta De’ tripudi inverecondi (Manzoni). b. fig. Esultanza festosa della natura: il t. della campagna a primavera; intorno era tutto un t. di luci, di colori. E con sign. più astratto, letter. o poet.: il t ...
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allettare1
allettare1 v. tr. [lat. allectare, forma intens. di allicĕre «attrarre», part. pass. allectus] (io allètto, ecc.). – 1. Attrarre con lusinghe, con promesse, con inviti, con mezzi di seduzione [...] con sguardi provocanti; attrarre in genere: essere allettato dal guadagno; non si lasciava a. dalle false ideologie; la pace della campagna mi allettava; a. la vista, gli occhi; Una in tanto drizzossi e le mammelle E tutto ciò che più la vista ...
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chiarentana
(o chiarenzana, chiaranzana, chiarinzana, chirintana, chirinzana) s. f. [da Chiarentana, antico nome della Carinzia, regione alpina], ant. – Specie di ballo a tondo, diffuso spec. in campagna: [...] E’ si faceva tante chiarentane (Pulci) ...
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merco1
mèrco1 s. m. [der. di mercare2] (pl. -chi), ant. – Marchio fatto sulla merce o sul bestiame (in questo secondo sign., è ancora in uso in parte della Campagna Romana, accanto al più diffuso merca). ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] parola): via comunale, provinciale, nazionale; via maestra, secondaria; vie urbane (e vie centrali, periferiche, ecc.), suburbane, di campagna; una via stretta, larga, lunga, breve, dritta, tortuosa, ecc.; fare una v., seguirla («Maestro mio», diss ...
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contado
s. m. [dal provenz. comtat, che è il lat. comitatus -us, nel sign. mediev. di «feudo di un conte», der. di comes -mĭtis «conte»]. – 1. ant. Dominio e giurisdizione di un conte. 2. Territorio [...] alla giurisdizione di un comune medievale: ciascuno Comune si volea dilatare e crescere il suo c. (G. Villani). 3. a. La campagna che sta intorno a una città, compresi i villaggi, poderi, ville e altre proprietà: il c. di Milano, di Arezzo, di ...
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triste
agg. [dal lat. tristis (v. tristo)]. – 1. Che è in uno stato psichico di afflizione e depressione, causate da qualche dolore o dispiacere o preoccupazione, anche non ben definiti, e che dimostra [...] .: è triste!, è gravoso, è pesante, riferito a faccenda, lavoro, ecc. b. Che ispira tristezza e malinconia: che casa, che campagna t.!; Bell’edificio t. inabitato (Gozzano). 3. Nell’uso ant., anche con le accezioni che oggi sono proprie della forma ...
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tristezza
tristézza s. f. [der. di triste, tristo]. – 1. a. Il fatto, la condizione di essere triste, come stato d’animo e come suo riflesso esteriore: Diman tristezza e noia Recheran l’ore (Leopardi); [...] di tristezza. b. Condizione, visione, fatto che affligge, che ispira sentimenti dolorosi: è una t. vedere la campagna così devastata; che tristezza, che squallore!; dispiacere, fatto o pensiero spiacevole: queste sono le t. della vita; dimentichiamo ...
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disperdere
dispèrdere v. tr. [dal lat. disperdĕre, comp. di dis-1 e perdĕre «rovinare, dissipare»] (coniug. come perdere). – 1. a. Dividere mandando o cacciando in varie direzioni, disseminando qua e [...] e in là: i banditi si dispersero su per i monti; all’apparire del contadino i monelli si dispersero per la campagna. b. Di persona singola, sprecare le proprie forze intellettuali dedicandosi a lavori senza frutto o a più attività contemporaneamente ...
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lezio
lèzio s. m. (ant. o letter. lèzia, f.) [forse dal lat. dilectio «affetto», der. di diligĕre «amare»], non com. – Atto affettato e svenevole, smanceria, moina; usato per lo più al plur.: non posso [...] soffrire tutti quei suoi lezî; quanti lezii ha fatto questa mia pazza! (Machiavelli); gli sembrava evidente che essa lo trattasse secondo una sua particolare idea educativa, senza le lezie che la gente di campagna dedica agli infanti (A. Banti). ...
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Comune della prov. di Salerno (135,4 km2 con 15.626 ab. nel 2007).
Il centro, forse del 9° sec., assurse al rango di città (1525) e appartenne ai Pironti fino all’estinzione del vincolo feudale.
Nel Medioevo, denominazione della valle del Sacco fino al confine con il Regno di Napoli. Dal 19° sec. divenne una provincia dello Stato pontificio; nel 1833 fu trasformata nella delegazione di Frosinone.