budget
‹bḁ′ǧit› s. ingl. [dal fr. bougette «bolgetta, borsellino»; la voce è ritornata in Francia come budget ‹büdjè› e con riferimento al bilancio preventivo dello stato e di amministrazioni statali], [...] in ital. al masch. – 1. Bilancio preventivo; in partic., la somma che si decide di spendere per una campagna pubblicitaria. 2. Programmazione, basata su previsioni realistiche, delle attività di un’azienda in vista del conseguimento di risultati ...
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deserto1
deṡèrto1 (ant. diṡèrto) agg. [dal lat. desertus, part. pass. di deserĕre «abbandonare»]. – 1. a. Spopolato, disabitato: paese d.; strade d.; Venimmo poi in sul lito diserto (Dante); errava muto [...] d., non ha trovato offerenti; udienza d., rimandata per assenza delle parti. b. Squallido, incolto: terreno d.; campagna deserta. c. Abbandonato, solitario: fin presso la mensa diserta dell’altare (D’Annunzio); anche, nel linguaggio letter., riferito ...
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vaghezza
vaghézza s. f. [der. di vago1]. – 1. L’essere vago, cioè indeterminato, incerto, poco preciso: accennare con v. a un fatto; v. di un’accusa; con riferimento a opere figurative: v. di linee, [...] com., ma di solito con tono più o meno scherz.: in una di quelle notti, mio padre ebbe v. di uscir meco alla campagna (Tarchetti); gli venne v. di conoscerlo; mi punge v. di vederla ancora una volta (la locuz. mi punge v. è oggi adoperata solo ...
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merca
mèrca s. f. [der. di mercare2]. – Nella Maremma e nella Campagna Romana, la marcatura a fuoco degli animali, soprattutto bovini, nati nell’anno precedente, che si fa annualmente in primavera e [...] che fornisce l’occasione per festeggiamenti popolari ...
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champignon
‹šãpin’õ′› s. m., fr. [dal fr. ant. champegnuel, e questo dal lat. pop. (fungus) campaniolus, propr. «fungo di campagna», contrapp. ai funghi coltivati] (in ital. comunem. pronunciato ‹šampin’òn›). [...] – Fungo prataiolo coltivato, reperibile tutto l’anno, che si consuma crudo in insalata o cotto trifolato, grigliato, fritto, ecc ...
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verone
veróne (ant. raro verróne) s. m. [etimo incerto]. – 1. letter. Terrazza, loggia, coperta o scoperta; balcone: io farei volentier fare un letticello in sul verone che è allato alla sua camera e [...] in s’un verrone entrare, Che fuor del muro al discoperto uscìa (Ariosto); D’in su i veroni del paterno ostello (Leopardi). 2. tosc. Il terrazzino coperto con cui termina la scala esterna delle case di campagna. ◆ Dim. veroncino, non com. veroncèllo. ...
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Corecom
(Co.re.com.), s. m. inv. Acronimo di Comitato regionale per le comunicazioni. ◆ Assicurare a livello locale il controllo e il rispetto delle leggi nel settore delle comunicazioni. Con quest’obiettivo [...] . Dopo la Guardia di finanza, scendono in campo anche gli Organismi di vigilanza sulle tv: a lanciare una campagna contro i videoimbonitori sono ora i Comitati regionali per le comunicazioni (Corecom), le task force istituite dall’Authority in ...
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osteria
osterìa s. f. [der. di oste1]. – Nel passato, locanda dove si poteva mangiare e trovare alloggio: cammina, cammina, cammina, alla fine sul far della sera arrivarono stanchi morti all’o. del Gambero [...] pubblico, di tono modesto e popolare, con mescita di vini e spesso anche con servizio di trattoria: un’o. fuori porta; un’o. di campagna; frequentare l’o.; stare tutto il giorno all’o.; in quell’o. si beve e si gioca a carte; la piccola o., senza ...
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maio
màio s. m. [dal lat. Maius «maggio»], tosc. ant. – Nella tradizione popolare italiana, spec. della campagna toscana, il ramo fiorito o l’albero (detto anche maggio) che fanciulli e fanciulle portavano [...] intorno durante le feste del maggio, e che gli innamorati piantavano alla porta o alla finestra della bella: Se tu vuo’ appiccare un maio A qualcuna che tu ami (Lorenzo il Magnifico). Per estens., albero ...
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scorrazzata
s. f. [der. di scorrazzare]. – Breve e rapida passeggiata, gita, escursione, per lo più senza un preciso punto di riferimento: fare una s. per le strade della città; progettare una s. per [...] i boschi, in campagna, al mare; fare una s. in macchina, in motocicletta. ...
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Comune della prov. di Salerno (135,4 km2 con 15.626 ab. nel 2007).
Il centro, forse del 9° sec., assurse al rango di città (1525) e appartenne ai Pironti fino all’estinzione del vincolo feudale.
Nel Medioevo, denominazione della valle del Sacco fino al confine con il Regno di Napoli. Dal 19° sec. divenne una provincia dello Stato pontificio; nel 1833 fu trasformata nella delegazione di Frosinone.