cesta
césta s. f. [lat. cĭsta, gr. κίστη]. – 1. a. Sorta di grande paniere, in forma di parallelepipedo rettangolo o anche diversa, intessuto di vimini o di strisce di castagno o di salici, che può servire [...] per varî usi, ma spec. per portare o riporre, in campagna o ai mercati, frutta, verdura o altro; anche, soprattutto in passato, quel paniere con cui i garzoni dei fornai portavano alle case o ai rivenditori il pane e altri generi alimentari. b. ...
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magnetometro
magnetòmetro s. m. [comp. di magneto- e -metro]. – In fisica, strumento che serve a misurare la direzione e l’intensità di un campo magnetico e in partic. del campo magnetico terrestre. [...] di un campo artificiale, come i magnetometri a protoni, e perciò sono gli strumenti preferiti per misurazioni di campagna o a bordo di veicoli spaziali, dove una modesta richiesta di alimentazione elettrica è una qualità molto importante. Di ...
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rogazione
rogazióne s. f. [dal lat. rogatio -onis «richiesta, preghiera», «proposta di legge», der. di rogare: v. rogare]. – 1. Nel culto cattolico, per lo più al plur., le pubbliche processioni supplicatorie, [...] tre giorni avanti l’Ascensione; in origine avevano carattere penitenziale ma sono poi diventate processioni, soprattutto di campagna. In seguito alla revisione dell’anno liturgico, voluta dal concilio ecumenico Vaticano II, le rogazioni maggiori sono ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: [...] novembre 2003, p. 47, Tempo liberato) • Un paesaggio volubile […], le cui trasformazioni possono sembrare impreviste: così come la campagna perde peso nella struttura territoriale (-16%), a prendere il suo posto non sono soltanto il tessuto urbano o ...
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impoverire
v. tr. e intr. [der. di povero] (io impoverisco, tu impoverisci, ecc.). – 1. tr. Rendere povero, ridurre in condizione di povertà: i. la famiglia sperperando i denari al gioco; tributi esosi [...] impoveriscono la popolazione. Anche con i sign. estens. e fig. di povero: il fenomeno dell’urbanesimo impoverisce la campagna; i. un terreno, sfruttarlo mediante coltivazioni non opportunamente avvicendate; i. un corso d’acqua, con diversioni; i. una ...
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accollatico
accollàtico s. m. [der. di accollare]. – Tassa sui buoi, in quanto atti a portare sul collo il giogo: si pagava nella campagna di Roma e nelle legazioni pontificie (Bologna, Ferrara, Ravenna, [...] Forlí) nei sec. 16° e 17° ...
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escursione
escursióne s. f. [dal lat. excursio -onis, der. di excurrĕre «correr fuori»]. – 1. ant. Scorreria. 2. a. Gita o breve viaggio fatto a scopo scientifico, o turistico, o igienico; si dice in [...] partic. di gite in montagna. b. Ciascuna delle esercitazioni di campagna di reparti militari che si spostano quasi giornalmente da una località all’altra, aventi come scopo l’allenamento fisico e l’addestramento dei quadri e delle truppe. 3. Nel ...
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forno
fórno s. m. [lat. fŭrnus, affine a formus «caldo»]. – 1. a. Costruzione in muratura a volta, con apertura semicircolare o rettangolare (detta bocca), che viene scaldata con fascine accese o elettricamente [...] , vitello, lasagne al f. (meno com. in forno); polli cotti al f. o in forno. Ha la stessa funzione il f. da campagna, costituito da una specie di grande teglia di ferro, lamiera o alluminio con coperchio, che viene posta sopra un comune fornello. Per ...
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sogatto
(o sugatto; anche sovatto e soatto) s. m. [der. di soga], ant. o region. – Striscia di cuoio, spec. per finimenti e cinghie. ◆ Dim. sogàttolo o sugàttolo, tuttora usato localmente per indicare [...] le strisce di cuoio usate in campagna come legacci per scarpe alte. ...
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prestanza2
prestanza2 s. f. [der. di prestare]. – Termine usato anticam. come sinon. di prestito, sia con sign. generico, sia nel senso di prestito di denaro, e in partic. di prestito allo stato, debito [...] tali entrate erano amministrate. Nel periodo delle milizie mercenarie, si chiamò prestanza la paga anticipata che veniva versata ai condottieri in previsione di una campagna: volendo e’ capitani la p., non basterebbono 40 mila ducati (Machiavelli). ...
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Comune della prov. di Salerno (135,4 km2 con 15.626 ab. nel 2007).
Il centro, forse del 9° sec., assurse al rango di città (1525) e appartenne ai Pironti fino all’estinzione del vincolo feudale.
Nel Medioevo, denominazione della valle del Sacco fino al confine con il Regno di Napoli. Dal 19° sec. divenne una provincia dello Stato pontificio; nel 1833 fu trasformata nella delegazione di Frosinone.