gelato
s. m. [propriam., part. pass. di gelare]. – 1. Alimento dolce i cui ingredienti fondamentali sono costituiti da uova, zucchero, latte o panna (talvolta con l’aggiunta di cioccolata, caffè, liquori [...] , munito di un bastoncino che permette di consumarlo in piedi, oppure passeggiando. 2. Per analogia, g. di campagna, dolce siciliano, non gelato, di zucchero fondente variamente profumato, con mandorle, pistacchi e frutta candita. ◆ Dim. gelatino ...
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spalto
(ant. o letter. spaldo) s. m. [dal longob. *spald, *spalt, che significava prob., in origine, «fessura», «apertura in un muro» (cfr. ted. spalten «fendere»), da cui si sono sviluppati successivamente [...] nemico, volendola battere, è costretto o a tagliare detto spalto o contrascarpa, o vero alzarsi con cavalieri al piano della campagna»). Con usi estens. nel linguaggio letter.: Passammo tra i martìri e li alti spaldi (Dante), le mura che cingono il ...
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greppo
gréppo s. m. (ant. gréppa s. f.) [prob. voce preromana], region. o letter. – 1. Fianco brullo e ripido di un’altura: Io me n’andai, poi che la cosa seppi, Il traditor cercando per quei g. (Ariosto); [...] , Il rigido impero, le fami durar (Manzoni); la luna ... navigava nel cielo caldo a filo del g. della langa (Fenoglio); estens.: quando piovvi in questo g. (Dante), in questa bolgia. 2. Sponda rialzata di una strada di campagna o di un fosso. ...
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energia verde
loc. s.le f. Energia che inquina relativamente poco l’ambiente. ◆ Eppure, come dice uno studio del KyotoClub, il futuro con «energia verde» garantirebbe anche maggiori posti di lavoro. [...] Zanardelli da Gussago. È lui che ha fondato «La 220 spa» e che si è inventato, per lanciarla, una campagna pubblicitaria lungimirante. L’imprenditore che di professione fa il trader, cioè come tanti altri compra e rivende energia elettrica, ha ...
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villanella
villanèlla s. f. [dim. di villana, femm. di villano]. – 1. letter. Contadinella; ragazza, giovane donna di campagna (ha tono vezz. e affettivo, e in questo uso e sing. può sussistere anche [...] il masch. villanèllo: v. villano): La v. all’uom suo el desco ingombra (Poliziano). 2. Forma di poesia pseudo-popolare, di argomento rusticano (di qui il nome, anche nella variante villanesca), senza uno ...
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tiro2
tiro2 s. m. [der. di tirare]. – 1. a. L’azione di tirare, cioè di applicare una forza a un oggetto, per muoverlo: in questo senso si usa soltanto per indicare l’esercizio ginnico-sportivo del tiro [...] arco, attività sportiva con tre tipi di gare: tiro alla targa (tiri a bersagli disposti a 90, 70, 60, 50 e 30 m), tiro di campagna (con bersagli disposti in modo variabile da 5 a 70 m), tiro alla targa indoor (con bersagli a 18 e 25 m); nell’attività ...
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gelo
gèlo (ant. gièlo) s. m. [lat. gĕlu]. – 1. Nel linguaggio corrente, freddo intenso, con temperature inferiori o appena superiori a 0 °C: è arrivato il g.; ha fatto g. stanotte; guardarsi dai primi [...] , mentre giorni di g. sono quelli nei quali la temperatura si mantiene sotto 0 °C. 2. Con sign. concr.: a. Ghiaccio: la campagna era coperta di gelo; Ed era letto agli egri corpi il gelo (Leopardi). Poet., notturno g., la brina: La terra, in vece del ...
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villeggiatura
s. f. [der. di villeggiare]. – Il villeggiare, il trascorrere le vacanze, un periodo di riposo o di svago, in campagna, al mare o ai monti: l’estate è la stagione della v.; la v. ti ha [...] fatto bene; è stata una bella v.; fare una lunga v. al mare, in montagna; andare, essere in v.; tornare dalla v.; Le smanie della v., Le avventure della v., Il ritorno dalla v., titoli di tre commedie ...
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villereccio
villeréccio agg. [der. di villa] (pl. f. -ce), letter. – Di campagna: campagnolo, contadinesco: modi, costumi v.; usanze villerecce. ...
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villesco
villésco agg. [der. di villa] (pl. m. -chi), ant. o letter. – Di campagna, contadinesco: l’alta vertù di costei nascosa sotto i poveri panni e sotto l’abito v. (Boccaccio); la schiera Villesca [...] alzava per insegna un fascio D’erba (Pascoli) ...
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Comune della prov. di Salerno (135,4 km2 con 15.626 ab. nel 2007).
Il centro, forse del 9° sec., assurse al rango di città (1525) e appartenne ai Pironti fino all’estinzione del vincolo feudale.
Nel Medioevo, denominazione della valle del Sacco fino al confine con il Regno di Napoli. Dal 19° sec. divenne una provincia dello Stato pontificio; nel 1833 fu trasformata nella delegazione di Frosinone.