trillo
s. m. [der. di trillare; ma v. trillare]. – In musica, abbellimento formato dal rapido alternarsi della nota reale con la nota a distanza di seconda superiore o inferiore (maggiore o minore), [...] simile: i t. dell’usignolo; il t. del campanello elettrico; le rondini coi loro voli e i loro stridi simili a trilli di chitarre animavano il luogo deserto (Deledda); a schiacciare il campanello si sentiva solo un lontano t. di suoneria (I. Calvino). ...
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soverchieria
soverchierìa (o soperchierìa) s. f. [der. di soverchiare, soperchiare]. – 1. L’azione e il fatto d’imporsi ad altri, abusando della propria maggiore forza, potenza o autorità: Dispiace poi [...] soverchierie; questa è una s. bella e buona!; Malpelo faceva un visaccio come se quelle soperchierie cascassero sulle sue spalle (Verga); è venuto a trovarmi un tale ..., per avvertirmi d’una soperchieria ai miei e ai suoi danni (I. Calvino). ...
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precisazione
preciṡazióne s. f. [der. di precisare]. – 1. Il precisare, l’essere precisato: la p. di un’idea, di un compito da affidare. 2. Indicazione precisa di particolari, chiarimento che serve a [...] ancora le p. che ho richiesto; se continuo a fare precisazioni all’interno di altre p. non ne esco più (I. Calvino). In partic., anche nel linguaggio politico, smentita, rettifica di una notizia: a questo proposito, desidero fare una precisazione. ...
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sdrucire
(ant. o non com. sdruscire) v. tr. [lat. resuĕre «scucire» (comp. di re- e suĕre «cucire»), col pref. s- (nel sign. 6)] (io sdrucisco, tu sdrucisci, ecc., raro sdrùcio, sdruci, ecc.). – Scucire, [...] : ti si è sdrucita la manica; finché la copertina non comincia a ingiallire,... il dorso a sdrucirsi agli angoli (I. Calvino); con uso fig., tagliare, ferire di taglio: con una coltellata gli hanno sdrucito la pancia. Anticam. anche con uso intr ...
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vegetare
v. intr. [dal lat. vegetare «rinforzare, incoraggiare, vivificare» (der. di vegĕtus «vegeto»), e nel lat. tardo «crescere»] (io vègeto, ecc.; aus. avere). – Vivere, crescere e svilupparsi, detto [...] un’autorità straordinaria, inimmaginabile nei paesi dove essa viene lasciata v. come un passatempo innocuo e senza rischi (I. Calvino); sopravvivere con vita solo vegetativa: è rimasto gravemente ferito in quell’incidente, e ora vegeta da più di un ...
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pudibonderia
pudibonderìa s. f. [der. di pudibondo], letter. raro. – Ostentato e talora ipocrita atteggiamento di pudore: sto tornando a relegare il seno nella penombra in cui l’hanno tenuto secoli di [...] pudibonderia (I. Calvino). ...
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stonatura
s. f. [der. di stonare1]. – 1. L’atto, il fatto di stonare, di uscire di tono; il suono sbagliato emesso invece di quello giusto: le s. di un cantante, di un pianista; una s. di violino. 2. [...] e in quella circostanza; mi sembra, scusate, prima di tutto una bella s.: due quadri moderni qua in mezzo a tutta questa rispettabile antichità (Pirandello); le due donne appaiono come una s., un’offesa alla compostezza dell’ufficio (I. Calvino). ...
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stormo
stórmo s. m. [voce longob.; cfr. ted. Sturm «assalto»]. – 1. ant. Assalto, scontro militare: Io vidi già cavalier muover campo, E cominciare stormo (Dante). 2. a. ant. o letter. Schiera, moltitudine [...] Vola sicuro (Ariosto); Tra le rossastre nubi Stormi d’uccelli neri (Carducci). In similitudini e usi estens.: questi malinconici pensieri passavano come uno s. di corvi nell’animo suo (De Marchi); venivano a votare stormi di monache (I. Calvino). ...
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torpido
tòrpido agg. [dal lat. torpĭdus, der. di torpēre «essere torpido»]. – 1. Che ha temporaneamente perduto la prontezza dei riflessi e dei movimenti, riferito al corpo o a parti del corpo: avere [...] per natura, e impazïente D’ogni pastoia (Giusti); i poliziotti oziavano, con l’occhio t. che non vede niente (I. Calvino). Con valore attivo, poet., che rende torpido: a lui nel reo cuore germoglia Torpida la selva di barbarie (Carducci). 2. Nel ...
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venato
agg. [der. di vena2]. – Percorso da vene, segnato da venature: aveva le tempie bianchissime, venate di una sottile vena azzurra; marmo v., con venature che spiccano sul fondo (e specificando: [...] impresse venature simili a quelle del legno, usata soprattuto in legatoria o per la confezione di scatole. In senso estens. e fig.: un cielo appena v. di nuvole bianche (I. Calvino); le sue parole erano v. di tristezza; un sonetto v. di malinconia. ...
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Riformatore religioso (Noyon 1509 - Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e promotore del capitolo, studiò (1523) a Parigi ove si legò d'amicizia con i figli di G. Cop e col cugino P. Robert, l'Olivetano, inclini alle idee della riforma;...