ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata [...] (scherz. o iron., buon u.), in una gara, in un concorso, ecc.; Ultimo viene il corvo, titolo di un racconto di I. Calvino; si è presentata u., e il posto era già preso (ma nell’uso corrente, quando ha funzione appositiva, è preceduto dalla prep. per ...
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masnada
s. f. [dal provenz. maisnada, che è il lat. *mansionata (cfr. lat. mansio -onis «soggiorno, dimora», da cui il fr. maison «casa» e l’ital. magione)]. – 1. Nel medioevo: a. L’insieme dei servi [...] masnade di ragazzi in gita; la sera e la notte fino alle ore piccine ... coinvolto alla rumorosa m. dei pittori e dei poeti (Soffici); pensò alle m. dei ragazzi poveri ... che scavalcavano i muri e le siepi e saccheggiavano i frutteti (I. Calvino). ...
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serpigno
agg. [der. di serpe1], letter. – Di serpe, proprio delle serpi; per lo più in usi estens. e fig.: che ha forma serpeggiante: fronte bassa, con tre rughe s. appena percettibili sulla magra pelle [...] (Pea); che si muove, si comporta come i serpenti: foglio istoriato di donne s. e uomini dal lucido sorriso (I. Calvino); che avviene o si manifesta in modo tortuoso e strisciante: una crisi politica s. e poco chiara; più raro, che assomiglia ...
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sciacquata
s. f. [der. di sciacquare]. – Lo sciacquare una volta e in fretta, alla meglio: dare una sc. alle posate; questa biancheria ha bisogno di un’altra sc.; mi diedi solo una sc. perché mi seccava [...] aprire la valigia per cercare il sapone (I. Calvino). ◆ Dim. sciacquatina. ...
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bracconare
v. intr. [dal fr. braconner, in origine «cacciare col bracco»], raro. – Esercitare il bracconaggio, cacciare o uccellare abusivamente: si difese dicendo che quei cavalieri erano venuti bracconando [...] nelle nostre terre, e lui li aveva fermati e disarmati credendoli appunto bracconieri (I. Calvino). ...
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eccepire
v. tr. [dal lat. excipĕre «trar fuori», comp. di ex- e capĕre «prendere»] (io eccepisco, tu eccepisci, ecc.). – Fare eccezione, muovere obiezioni, addurre in contrario: non c’è nulla da e.; [...] dovrei e. che ...; e. su o circa qualche cosa; tu che hai sempre da e. sulle imprese degli altri (I. Calvino). È usato soprattutto nel linguaggio giuridico. ...
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zuinglismo
żuinġlismo (o żwinġlismo) s. m. – Il movimento di pensiero teologico derivato dal riformatore religioso svizzero Zwingli (v. la voce prec.), fondatore della Chiesa «riformata» (che fu poi [...] diffusa e rafforzata da Calvino), le cui dottrine ebbero un’impronta originale rispetto a quelle di Lutero: concetto universalistico della fede cristiana, concezione della maestà assoluta e unica di Dio creatore, critica radicale dei sacramenti e ...
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sottobosco
sottobòsco s. m. [comp. di sotto- e bosco]. – 1. a. L’insieme dei vegetali non arborei (arbusti, suffrutici, erbe, muschi, licheni, macromiceti) che vivono nel bosco e sono riparati dalla [...] , un intricato s.; c’era un bosco fitto d’alberi deformi, nel s. non crescevano che stecchi e spini (I. Calvino). b. Con funzione attributiva, sempre invar., tonalità di verde che ricorda quello della vegetazione che vive nel bosco sotto la chioma ...
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scampaforca
scampafórca (non com. scampafórche) s. m. [comp. di scampare e forca], invar. – Furfante, avanzo di galera: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono, a un sedizioso, [...] a uno scampaforca in somma (Manzoni); «lingera» è una parola di qui per dire vagabondo e scampaforche (I. Calvino). ◆ Raro, ma possibile, l’uso al femm., con riferimento a donna (una scampaforca). ...
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masticare
v. tr. [lat. tardo masticare, dal gr. μαστιχάω] (io màstico, tu màstichi, ecc.). – 1. a. Schiacciare, triturare il cibo tra i denti prima di inghiottirlo (v. masticazione): m. un pezzo di carne; [...] a masticazione: qualche lacrima gli cola per le guance e lui la inghiotte assieme al pane masticato (I. Calvino); risputare il tabacco masticato; in senso fig., meditato, sottoposto a matura riflessione, o assimilato: parole, verità, lezioni ben ...
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Riformatore religioso (Noyon 1509 - Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e promotore del capitolo, studiò (1523) a Parigi ove si legò d'amicizia con i figli di G. Cop e col cugino P. Robert, l'Olivetano, inclini alle idee della riforma;...