germinare
v. intr. [dal lat. germinare, der. di germen -mĭnis «germe»] (io gèrmino, ecc.; aus. essere o avere). – 1. In botanica, iniziare lo sviluppo (detto di embrione, spora, conidio, granello di [...] polline). Nel linguaggio letter., anche germogliare, e per estens. svilupparsi, in senso proprio o fig.: il calore del sole fa g. le piante; Così è germinato questo fiore (Dante), cioè la rosa dei beati nell’Empireo; con la particella pron.: Ond’ ...
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turco1
turco1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo turk (plur. di turkī) «le genti turche», che è dal pers. turkī o turk; in turco osmanico türk «turco»] (pl. m. -chi). – Della Turchia, stato storico e moderno, [...] qualità di alizarina (v. rosso, n. 3 b); bagno t., modalità di termoterapia, che sfrutta l’azione biologica del calore secco sotto forma di aria diversamente calda, accompagnata alla massoterapia e alla doccia fredda. Comune la locuz. avv. e agg ...
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eliogeno
eliògeno agg. [comp. di elio- e -geno]. – In chimica, detto di una classe di coloranti organici derivati dalle ftalocianine, caratterizzati da buona stabilità alla luce, al calore, agli agenti [...] chimici; quelli insolubili sono stati usati come pigmenti, quelli solubili sono impiegati nella tintura di fibre tessili ...
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desurriscaldamento
desurriscaldaménto s. m. [der. di desurriscaldare]. – Operazione mediante la quale si sottrae calore a un vapore surriscaldato, senza lavoro esterno: si ottiene, in genere, iniettando [...] liquido finemente nebulizzato entro il vapore surriscaldato ...
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qualitativo
agg. [dal lat. tardo qualitativus, der. di qualĭtas -atis «qualità»]. – 1. Di qualità, che riguarda la qualità o le qualità (contrapp. di solito a quantitativo): la differenza non è solo [...] la qualità: qualitativamente ottimo, o scadente; qualitativamente superiore, inferiore; o, in usi scient., nell’ambito di punti di vista qualitativi: qualitativamente parlando, la temperatura di un corpo cresce somministrando calore al corpo. ...
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laconico
lacònico agg. e s m. [dal lat. Laconĭcus, gr. Λακωνικός, der. di Λάκων «lacedemone, spartano»; nel sign. 3, dal lat. laconĭcum, neutro sostantivato dell’agg.] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Della [...] tipico degli Spartani), di pianta circolare o poligonale, con aperture in alto sulla volta, posto vicino alla sorgente di calore. Avv. laconicaménte, in modo laconico, concisamente, con poche e asciutte parole: parlare, rispondere laconicamente. ...
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riattivazione
riattivazióne s. f. [der. di riattivare]. – L’azione, l’operazione di riattivare, il fatto di venire riattivato: r. di un tronco ferroviario, delle comunicazioni telegrafiche, di un cantiere; [...] siero fresco (contenente il «complemento») a siero il cui complemento sia stato precedentemente inattivato, per lo più col calore. b. In psicanalisi, il rivivere più o meno intenso di esperienze passate, allorché un elemento della situazione attuale ...
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acetiluro
s. m. [der. di acetile, col suff. -uro 2]. – In chimica organica, nome di derivati metallici, ottenuti per sostituzione di uno o di entrambi gli atomi di idrogeno dell’acetilene. Gli acetiluri [...] dei metalli alcalini e alcalino-terrosi vengono decomposti dall’acqua con sviluppo di acetilene; quelli dei metalli pesanti sono molto instabili al calore, e allo stato secco esplodono facilmente. ...
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cogenerazione
cogenerazióne s. f. [comp. di co-1 e generazione (nel sign. 5)]. – Produzione contemporanea, da parte di un impianto generatore o convertitore di energia (una centrale elettrica, ma anche [...] un motore, un autoveicolo, ecc.), di energia meccanica, eventuale energia elettrica e calore (impiegabili a fini diversi: agricoli, urbani, ecc.), con lo scopo di recuperare l’energia termica altrimenti dispersa. ...
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Particolare forma di energia (energia termica) che si trasmette, si trasferisce, si propaga da un punto a un altro di un corpo, da un corpo a un altro, da un sistema a un altro per il solo effetto di una differenza di temperatura.
Fisica
Come...
Fiume del Cilento settentrionale e affluente di sinistra del Sele (da non confondere con l'affluente dallo stesso nome, del Volturno). Il suo corso alto è costituito da tre rami: Felitto o Calore (che nasce da varie sorgenti a circa 1350 m....