casa
s. f. [lat. casa, propr. «casa rustica»]. – 1. Costruzione eretta dall’uomo per propria abitazione; più propriam., il complesso di ambienti, costruiti in muratura, legno, pannelli prefabbricati [...] dal proprietario del ristorante. Il termine compare inoltre nell’insegna di negozî di vendita di determinati prodotti: c. del caffè, c. del prosciutto, c. dell’arredamento, del giocattolo, dell’automobile; c. di moda, di confezioni. 6. a. Nel gioco ...
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miscelare
v. tr. [der. di miscela] (io miscèlo, ecc.). – Mescolare due o più sostanze diverse (o di qualità diversa) per ottenerne una miscela: m. olio e benzina, o m. l’olio alla (o con la) benzina. [...] Per estens., mescolare, combinare insieme luci, suoni, emessi da varie sorgenti. ◆ Part. pass. miscelato, anche come agg.: caffè miscelato; luce miscelata. ...
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addolcire
v. tr. [der. di dolce 1] (io addolcisco, tu addolcisci, ecc.). – 1. Rendere dolce, privare dell’amaro: a. il caffè; a. il latte con il miele; estens.: a. le ombre di una pittura, toglierne [...] le crudezze; a. l’acciaio, renderlo meno duro; a. l’acqua, dolcificarla; a. la terra, renderla adatta a lavorarsi. 2. fig. Mitigare, calmare: a. il dolore, la sofferenza; rendere più mite, più gentile, ...
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specchio
spècchio s. m. [lat. specŭlum, der. di specĕre «guardare»; il n. 11 attraverso il sign. di «che si vede subito, in un’occhiata»]. – 1. Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, [...] del Settecento; un prezioso s. liberty; sala degli s., decorata con una serie di specchi affissi alle pareti, in caffè, ristoranti e altri locali pubblici, palazzi reali o signorili, ecc. (la galleria degli s. di Versailles); gioco di specchi ...
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pomposo
pompóso agg. [dal lat. tardo pomposus, der. di pompa «pompa2»]. – 1. Sfarzoso, fastoso, appariscente: una cerimonia p.; vesti p.; arredato con lusso, con sontuosità: i chioschi variopinti si [...] fanno più fitti, le botteghe più splendide, i caffè più pomposi (De Amicis). 2. fig. Borioso, vanaglorioso, ostentatamente altezzoso e solenne: modi p.; assumere un atteggiamento, un tono pomposo; ampolloso, ridondante: uno stile p.; un discorso p. ...
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frequentatore
frequentatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. tardo frequentator -oris]. – Chi frequenta abitualmente un luogo: è uno dei f. del Caffè Centrale; i f. della Biblioteca Nazionale, del circolo; [...] non com., chi s’intrattiene spesso con persone di una determinata categoria: è un f. di artisti e letterati, di uomini politici, di salotti intellettuali ...
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pidocchietto
pidocchiétto s. m. [dim. di pidocchio, in senso fig.]. – 1. fam. Persona avara, spilorcia, riferito spec. a chi nel gioco punta somme molto piccole. 2. region. Sala cinematografica poco [...] andavamo a vedere i film d’avventure in un p. del quartiere; i giovincelli passavano a cricche, uscendo dal Reale, dall’Esperia ... o da qualche p. dei preti (Pasolini). Meno com. con riferimento ad altri locali pubblici (bar, caffè, trattoria). ...
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diva
s. f. [dal lat. diva; v. divo2]. – 1. poet. Dea, divinità pagana femminile: Cantami, o Diva, del Pelide Achille L’ira funesta (V. Monti); Facean dubbiar, se mortal donna o diva Fosse (Petrarca). [...] attrice o cantante giovane, che ha già un certo successo, o (con leggero senso spreg.) che cerca di raggiungerlo pur non avendo sufficienti qualità artistiche; in passato, anche (per traduz. del fr. divette) cantante di caffè-concerto, canzonettista. ...
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sei
sèi agg. num. card. [lat. sĕx]. – Il numero intero che segue immediatamente al cinque e precede il sette, pari a mezza dozzina, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 6, nella numerazione [...] romana VI): sei tazzine da caffè; sei rose; sei km, ecc.; per la gara ciclistica detta sei giorni, v. sei giorni. Con ellissi del sostantivo: siamo in sei; servizio per sei; tiro a sei (cavalli); sono già le sei (ore); corpo sei, corpo di carattere ...
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mestiere
mestière (ant. o pop. tosc. mestièro; ant. mestièri, soprattutto nel sign. 5, e anche mistière, mistièro, mistièri) s. m. [lat. mĭnĭstĕrium «funzione di minister (v. ministro), aiuto; servizio», [...] mia normale attività, o anche, in frasi scherz., è cosa che faccio benissimo: scrivere è il mio m.; se so preparare un buon caffè? ma è proprio il mio m.!; talvolta in senso spreg.: imbrogliare la gente è il suo m., è cosa che egli fa di consueto ...
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caffè Specie del genere Coffea, dai cui semi, torrefatti e macinati in polvere, si ricava per infuso l’omonima bevanda.
Botanica
Delle 40 specie di Coffea (famiglia Rubiacee), la più pregiata è Coffea arabica (v. fig.); in minor misura si coltivano...
Locale in cui si servono al pubblico, oltre all'infuso da cui esso prende il nome, gelati, bibite e pasticceria. Non abbiamo notizia che nell'antichità ci fossero locali pubblici corrispondenti a quelli che noi chiamiamo caffè; tutt'al più si...