fennec
fènnec s. m. [dall’arabo fanak]. – Animale carnivoro della famiglia dei canidi (Fennecus zerda), detto anche megaloto, affine alla volpe, ma dal corpo più corto, molto snello e con orecchie grandissime: [...] tipico animale del deserto, provvisto di sensi molto acuti, corridore, saltatore, scavatore, esce di notte a caccia di piccoli mammiferi, uccelli, rettili, ecc.; vive nell’Africa settentr., nel Sinai e nella penisola arabica. ...
Leggi Tutto
pavoncella
pavoncèlla (ant. o region. paoncèlla) s. f. [der. di pavone]. – 1. a. Uccello di palude e di prato (Vanellus vanellus), appartenente alla famiglia caradridi, che abita le località nordiche [...] nero iridescente sul dorso, bianco sul capo e nelle parti inferiori. Ha carni saporite ed è perciò oggetto di attiva caccia. b. P. armata, uccello (lat. scient. Hoplopterus spinosus), diffuso in Asia, in Africa settentr. e in Europa orientale, simile ...
Leggi Tutto
podagra
s. f. [dal lat. podagra, che è il gr. ποδάγρα, comp. di πούς ποδός «piede» e ἄγρα, che significa propriam. «caccia» e compare come 2° elemento compositivo con sign. varî]. – Nella vecchia terminologia [...] medica, lo stesso che gotta, considerata nella sua forma clinica più tipica, con interessamento iniziale e prevalente all’articolazione tra metatarso e falange dell’alluce ...
Leggi Tutto
cocker
‹kòkë› s. ingl. [der. di (to) cock «drizzare le orecchie, contendere»] (pl. cockers ‹kòkë∫›), usato in ital. al masch. e al femm. – Nome (più propriam. cocker spaniel, cioè «spagnolo») di una [...] razza di cane da caccia da riporto, ma oggi divenuto soprattutto cane di compagnia, robusto, tarchiato, di statura piuttosto piccola, con pelo folto, morbido, ondulato o liscio di colore uniforme o macchiato, orecchie molto lunghe. In Italia è ...
Leggi Tutto
guardacaccia
guardacàccia (o guardiacàccia) s. m. e f. [comp. di guarda- (o guardia-) e caccia1], invar. – Guardia giurata che ha il compito di vigilare per l’applicazione delle leggi sulla caccia, di [...] curare il popolamento della selvaggina nelle bandite e la buona conduzione di queste, di esercitare un controllo sul razionale esercizio venatorio nelle riserve ...
Leggi Tutto
bacchetta
bacchétta s. f. [forse affine al lat. bacŭlum «bastone»]. – 1. Sottile verga di legno o d’altra materia che serve a varî usi: a battere i panni; al pittore decoratore come sostegno della mano [...] ad avancarica, donde la denominazione «a bacchetta» per i fucili con canne ad anima liscia ad avancarica, impiegati per la caccia, oggi in disuso. b. Asticciola cilindrica, di legno o di metallo, scomponibile in tre elementi, sulla cui testa si ...
Leggi Tutto
insassare
v. tr. [der. di sasso], letter. ant. – Convertire in sasso, rendere simile al sasso o duro come il sasso (cfr. i più com. impetrare e impietrire): Verso il mar d’Etiopia ardito passa, Dove [...] . pron., insassarsi, trasformarsi in sasso; fig., diventar di sasso, cioè rimanere attonito, impietrito: Alfin la sorte sua colà lo caccia, Dove ad un tratto per dolor s’insassa (N. Forteguerri); anche, più raram., senza la particella pron.: Di dolor ...
Leggi Tutto
otaridi
otàridi s. m. pl. [lat. scient. Otariidae, dal nome del genere Otaria «otaria»]. – Famiglia di carnivori pinnipedi, diffusi negli oceani Pacifico e Atlantico, sia nelle acque polari sia in quelle [...] organizzati in una struttura sociale costituita da un harem femminile dominato da un singolo maschio. Sottoposte in passato a una caccia indiscriminata che ne ha fortemente ridotto le popolazioni, le varie specie sono oggi quasi dovunque protette. ...
Leggi Tutto
taurocatapsie
taurocatàpsie s. f. pl. [dal gr. (τὰ) ταυροκαϑάψια, neutro pl., comp. di ταῦρος «toro» e καϑάπτω «afferrare»]. – Gioco e rito religioso di probabile origine micenea, ben testimoniato per [...] la Tessaglia, donde si diffuse, spec. in Asia Minore: consisteva nella caccia di un toro, eseguita da persone a cavallo, non per ucciderlo, ma per legarlo, balzandogli sopra. ...
Leggi Tutto
ferma1
férma1 s. f. [der. di fermare]. – 1. Il periodo di tempo durante il quale il militare è obbligato per legge, se di leva, o si obbliga spontaneamente, se volontario, a prestare servizio: fare, [...] ), è il primo passo (della durata di un anno) per diventare militari professionisti. 2. Modo di punta di taluni cani da caccia, che si immobilizzano (cadono in f.) appena avvertono la presenza della selvaggina; il cane può spostarsi sulla f. quando ...
Leggi Tutto
Storia e diritto
Attività di cattura o di uccisione di animali selvatici, mediante l’uso di strumenti tecnici idonei e in particolare di armi.
La c. si vale di mezzi e strumenti offensivi: le prime armi furono inventate ai fini della c., piuttosto...
(VIII, p. 206).
Diritto di caccia e legislazione venatoria (p. 222). - Tutte le precedenti disposizioni in materia di caccia sono state trasfuse, con notevoli modificazioni, nel testo unico 15 gennaio 1931, n. 117 (emanato in virtù della delegazione...