sempre
sèmpre avv. [lat. sĕmper]. – 1. Con continuità ininterrotta, senza termine di tempo (cioè senza fine, e talora senza principio); estens., per un tempo lunghissimo, nel passato o nel futuro: Dio [...] vita di chi parla o scrive o un periodo di essa: Sempre caro mi fu quest’ermo colle, E questa siepe (Leopardi); ho s. cercato di fare il treno arriva s. in ritardo; li vedo s. insieme. c. Di fatti non frequenti, ma che ogni volta che avvengono si ...
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dottore
dottóre s. m. (f. -éssa, e in alcuni usi anche dottóra) [dal lat. doctor -oris «maestro», der. di docere «insegnare»]. – 1. Propr., chi ammaestra in una dottrina, chi esercita l’ufficio d’insegnare: [...] Dal sec. 12° agli inizî del sec. 17°, il termine fu usato per designare i giuristi e i teologi più stimati, accompagnato al nome, sia assol. come vocativo o appellativo: mi ascolti, dottore; c’è il dottore al telefono (il femm., in tutti e tre i casi ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale [...] senato Brillando su gli abeti il mezzodì (Carducci). c. Nel diritto pubblico moderno, nome con cui nei sia l’adunanza dei senatori (pronunciare un discorso dinanzi al s.; Cesare fu ucciso in pieno s.); sia, infine, la dignità di senatore (aspirare ...
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operazione
operazióne s. f. [dal lat. operatio -onis, der. di operari «operare»]. – 1. In genere, l’atto dell’operare, l’attività di chi opera, di chi compie un lavoro o un’azione. Nella lingua ant., [...] varie o. di pulizia della casa; per riportare la vettura sul binario fu necessaria tutta una serie di o. preliminari. Anche di attività non materiali e terrestri; o. combinate, v. combinato, n. 3 c. 3. O. chirurgica (o, assol., operazione), qualunque ...
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fiorentino
agg. e s. m. [lat. Florentīnus, agg. di Florentia «Firenze»; cfr. la forma latineggiante Fiorenza del nome della città, frequente nell’uso poet. (anche in Dante) e in quello dialettale di [...] delle fiorentine. b. Il dialetto, la parlata di Firenze. c. Con iniziale maiuscola, il Fiorentino, il territorio, il circondario ben nota e acquistato nel 1601 da Ferdinando di Toscana, fu portato poi da Francesco di Lorena a Vienna dove scomparve ...
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complimentare
v. tr. [der. di complimento2] (io compliménto, ecc.). – 1. Rivolgere dei complimenti: appena giunto, fu complimentato da tutti; venne donna Prassede ... a c. il cardinale (Manzoni). 2. [...] Nell’intr. pron., complimentarsi con qualcuno, rallegrarsi, congratularsi: si complimentò con lui per il buon esito del suo concorso ...
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appellare
v. tr. e intr. pron. [dal lat. appellare, propr. «rivolgere la parola»] (io appèllo, ecc.). – 1. tr., letter. a. Chiamare per nome, nominare o denominare: questa, che ’l vulgo appella morte [...] che s’appella Creta (Dante); uno nobile uomo, il quale appellato fu Nicostrato (Boccaccio). b. Chiamare a sé, far venire, invocare: de’ Greci ... i più valenti appella (V. Monti). c. Incitare: te fremendo appella Ai fatti illustri il popolar favore ...
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zooforo
żoòforo agg. e s. m. [dal gr. ζῳοϕόρος agg., comp. di ζῷον «animale» e -ϕόρος «-foro» (propr. «che porta figure di animali»), lat. zoophŏrus o zophŏrus s. m.]. – In architettura, detto del fregio [...] ionico, posto fra l’architrave e la cornice, quando è decorato con figure, prevalentemente di animali: compare in Grecia già nel 6° sec. a. C. (tesori ionici a Delfi) e fu poi molto usato in Asia Minore. ...
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moresca
morésca s. f. [dall’agg. moresco]. – Antica danza, introdotta dapprima in Spagna dai Mori e divenuta popolare in tutta Europa nei sec. 15° e 16°; molto diversa da ambiente ad ambiente, non ebbe [...] un ritmo proprio ben definito, ma fu caratterizzata da una certa durezza: in Italia, nei sec. 16° e 17°, era usata contesti assumeva il carattere di una specie di balletto, con varî temi che si succedevano e si riprendevano: le m. di C. Monteverdi. ...
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fioritura
s. f. [der. di fiorire]. – 1. a. Il fiorire delle piante, consistente nello schiudersi del bocciolo del fiore, che mette allo scoperto stami, carpelli o loro parti, e rende possibile l’impollinazione: [...] determinato periodo di tempo: nella Firenze di Lorenzo il Magnifico ci fu una vera f. di poeti e di artisti; una f. : spogliato delle f., il fatto si riduce essenzialnente a questo. c. Con senso più specifico, in musica, il frazionamento delle unità ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...