g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] quando poi si vollero distinguere graficamente i due suoni, per quello sonoro s’introdusse una C lievemente modificata, che fu appunto la G. La differenziazione tra C e G si accentuò poi nelle minuscole, che oggi quanto alla forma non hanno più nulla ...
Leggi Tutto
correttore2
correttóre2 s. m. [dal lat. corrector -oris, der. di corrigĕre «correggere»]. – 1. Chi corregge, in genere (f. -trice): so quel che fo, non ho bisogno di correttori (Goldoni). Nell’ordine [...] a lui affidati, una delle sue funzioni): c. dell’ordine, c. provinciale, c. locale, il superiore che presiede rispettivamente preposto con funzione di governatore a ciascuno dei distretti in cui fu divisa l’Italia al tempo di Diocleziano. 4. Nel ...
Leggi Tutto
flagello
flagèllo (ant. fragèllo) s. m. [dal lat. flagellum, dim. di flagrum «sferza»]. – 1. Specie di sferza fatta di funicelle sparse di nodi o strisce di cuoio o filo metallico con palline di piombo [...] detto «f. di Dio» (cfr. anche Dante: Quell’Attila che fu f. in terra); certi individui sono veri f. per l’umanità; , moltitudine (soprattutto di persone o cose spiacevoli): c’era un f. di gente; c’è un f. di riviste pornografiche nelle edicole; ...
Leggi Tutto
massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] o si considerino in un insieme più o meno compatto: il paese fu investito da una m. di lava; masse di neve, di sabbia, di cianfrusaglie; anche fig.: ha fatto una m. di errori, di spropositi; c’è una m. di lavoro che mi attende. 3. Riferito a persone ...
Leggi Tutto
a2
a2 prep. [lat. ad] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate al, allo, alla, ai (a’ nella forma tronca), agli, alle; davanti a parola che comincia con la vocale [...] qualcuno brutta figura, lasciar fare agli altri, ecc.; quest’uso fu molto più frequente, e anche più largo, nella lingua antica: (oltre a quelle modali già indicate al precedente n. 4 c): tutto è andato a meraviglia; a patto, a condizione di ...
Leggi Tutto
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] cirillico. La forma della S latina fu semplificata nella scrittura minuscola antica con la di parola davanti a vocale è sempre sorda (es. seta); la s seguita da consonante sorda (c, f, p, q, t) è sempre sorda (es. scalpello, cubista); la s seguita da ...
Leggi Tutto
luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] sedere e sim.: non si trovava più l. negli alberghi; non fate ressa, c’è l. per tutti; fammi un po’ di l.; bisogna dar l. anche sollevare dall’abbattimento; passare per la mente»). ◆ Anticam. fu in uso anche una forma lugo, con riduzione del dittongo ...
Leggi Tutto
tornare
v. intr. e tr. [lat. tornare «lavorare al tornio, far girare sul tornio», der. di tornus «tornio»] (io tórno, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Avviarsi, essere diretti al luogo da cui si era partiti [...] film e tornerei volentieri a vederlo; è tornato più volte a controllare se c’eri; tornerò a farti visita sabato prossimo. Usi e sign. fig.: (Boccaccio); quel primo voto degli uomini, che fu di essere tornati alla condizione della puerizia (Leopardi); ...
Leggi Tutto
ab Urbe condita
‹... kòndita› (lat. «dalla fondazione dell’Urbe»). – Formula con cui è denominata dagli antichi storici ed eruditi romani l’era che muove dall’anno di fondazione di Roma, anno che, da [...] Varrone in poi (e cioè dalla prima metà del 1° sec. a. C.), fu fissato nel 754-753 a. C. Nei testi letterarî ed epigrafici, la formula è comunem. abbreviata in a. U. c.; in contesti italiani, è per lo più tradotta «dalla fondazione di Roma». ...
Leggi Tutto
storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. [...] di fatti nella loro semplice successione cronologica): il padre della s., lo storiografo greco Erodoto (5° sec. a. C.), che fu il primo a usare il termine, nella sua accezione etimologica, nell’espressione ἱστορίης ἀπόδεξις «esposizione della ricerca ...
Leggi Tutto
Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...