commissario
commissàrio s. m. [dal lat. mediev. commissarius, der. di committĕre «affidare»]. – 1. Funzionario cui sono affidati determinati compiti e poteri, sia in modo ordinario e permanente, alla [...] obbligatorio che gli organi ordinarî omettono o si rifiutano di compiere; c. per gli alloggi, a cui, in periodi di crisi degli così designati i capi responsabili dei varî dicasteri, denominazione che dal 1946 fu sostituita con quella di ministro. ...
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scelta
scélta s. f. [der. di scelto, part. pass. di scegliere]. – 1. a. Libero atto di volontà per cui, tra due o più offerte, proposte, possibilità o disponibilità, si manifesta o dichiara di preferirne [...] è costretti ad adottare l’unica soluzione possibile: non c’è sc., non c’era sc., non c’è stata, purtroppo, altra scelta. 2. a. della famiglia. Fu introdotto, con un enunciato equivalente, dal matematico ted. E. Zermelo nel 1908 e fu per varî decennî ...
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completo
complèto agg. e s. m. [dal lat. completus, part. pass. di complere «compiere»; in alcune locuz. del n. 1, dal fr. complet]. – 1. Che ha tutte le sue parti, compiuto, perfetto, intero: elenco [...] nessuno dei volumi che la costituiscono); estens., pieno, totale: essere in c. miseria; giacere in c. abbandono; fu un c. successo, un c. trionfo; avere una visione completa. Locuz. essere al c. (traduz. del fr. au complet), di locali o vetture dove ...
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comporre
compórre (ant. compónere) v. tr. [lat. compōnĕre, comp. di con- e pōnĕre «porre»] (coniug. come porre). – 1. a. Mettere insieme, ordinatamente, più cose: c. le idee; c. le parole nel discorso. [...] compone bene; anche sostantivato: esercitarsi nel c.; avviamento al comporre. 3. a. Acconciare, assestare, sistemare: c. i capelli; c. l’abito; anche di una salma: il cadavere fu composto nella bara. b. Atteggiare: c. il volto al sorriso, a ilarità ...
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camicia
camìcia s. f. [lat. tardo camīsia e camīsa, di origine incerta] (pl. -cie, meno bene -ce). – 1. a. Indumento di cotone, di tela, di seta, di flanella o d’altro tessuto, che si porta sulla carne [...] il centauro Nesso regalò a Deianira e che, indossata da Ercole, fu causa della sua morte); sudare sette c., faticare moltissimo; essere nato con la c., essere fortunato; giocarsi anche la c., perdere al gioco fino all’ultimo quattrino; venderebbe la ...
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comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti [...] o reciproche: essere capace, incapace di c., avere facilità o difficoltà di c.; riesce a stabilire un’immediata c. con i proprî amici, con il pubblico; la c. tra i due capi di stato fu intensa e soddisfacente. c. Più com., nell’uso corrente, l ...
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cintura
s. f. [lat. cinctūra, der. di cingĕre «cingere»]. – 1. a. Striscia di pelle, di cuoio, di tessuto o d’altro materiale che si cinge intorno alla vita per sostenere la gonna, i pantaloni, o per [...] estens. Con sign. più generico, oggetto che cinge, che chiude all’intorno: a. Cerchio di ferro o di legno: fu necessario il far mettere le quattro c. alle colonne, acciò non facessero altro movimento (Baldinucci). b. In architettura, sinon. di cembra ...
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sorite1
sorite1 s. m. [dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo»]. – 1. Termine usato dallo scrittore greco Diogene Laerzio (3° sec. d. C.) per indicare una delle argomentazioni [...] solo granello a far essere il mucchio. 2. Nell’accezione etimologica, il termine (propriam. soriticus syllogismus) fu poi ripreso dallo scrittore latino C. Mario Vittorio (4° sec.) per indicare una forma di sillogismo composto non di due ma di più ...
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cavolo
càvolo s. m. [voce di origine merid.: lat. tardo caulus, dal gr. καυλός «fusto, stelo, cavolo», da cui pure il lat. caulis: v. caule]. – 1. Pianta erbacea delle crocifere (Brassica oleracea), [...] anche amicizia rotta e poi rinnovata o sim.), da cui i prov. serva ripresa (o prete spretato) e c. riscaldato non fu mai buona (buono), e i c. riscaldati furono buoni ma non lodati, che si dicono quando si ripete una prova riuscita male una prima ...
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potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona [...] , dei suoi muscoli, e un atleta di grande p.; la p. del pugno fu tale da stordirmi; anche di animali, la p. di un toro, di un ., lo stesso che insieme delle parti (v. insieme, n. 2 b). c. In geometria, p. di un punto P rispetto a una circonferenza (o ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...