nominare
v. tr. [dal lat. nominare «dare un nome; citare; eleggere», der. di nomen -mĭnis «nome»] (io nòmino, ecc.). – 1. a. Indicare con un nome, chiamare, sia nel senso di imporre il nome a persona [...] nella bibliografia sono nominate solo le opere più importanti. c. rifl., ant. Dire il proprio nome, farsi riconoscere anche sunnominato). Con altra accezione, nell’uso burocr., il nominato Giulio Rossi, la persona così chiamata, che ha questo nome; ma ...
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arbitrio
arbìtrio s. m. [dal lat. arbitrium, der. di arbĭter «arbitro»]. – 1. Capacità di scelta nell’operare e nel giudicare: fare, agire, comportarsi, regolarsi secondo il proprio a.; rimisero tutto [...] perché distribuita ad arbitrio dei funzionarî. b. Pena arbitraria, oppure aggravamento di pena parimenti rimesso all’arbitrio del giudice. c. I cinque o i dieci dell’a., suprema magistratura (soppressa da papa Giulio II) del comune di Perugia. ...
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luglio
lùglio s. m. [lat. (mensis) Iūlius, in onore di Giulio Cesare, nato in questo mese]. – Settimo mese dell’anno nel calendario giuliano e gregoriano, il quinto nell’antico calendario romano. Modi [...] prov.: vendere il sol di l., far parere rara o preziosa una cosa di cui c’è abbondanza, promettere o vantare come cosa propria ciò che ognuno può avere con facilità; farsi onore col sol di l., vantarsi di cosa in cui non si ha alcun merito. Nel ...
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vatiniano
agg. [dal lat. Vatinianus]. – Di Publio Vatinio, uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, fautore di Giulio Cesare; si conserva, nell’uso letter., l’espressione fig. odio v. (lat. [...] Vatinianum odium), per indicare un odio feroce e implacabile, come quello dimostrato da Cicerone verso Vatinio, soprattutto nell’orazione in Vatinium, pronunciata contro di lui nel 56 a. C. ...
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edizione
edizióne s. f. [dal lat. editio -onis, der. di edĕre «dar fuori, pubblicare»; v. edito]. – 1. a. Pubblicazione di un’opera a stampa: prima, seconda, sesta e.; e. postuma, stampata alla macchia; [...] e. della Divina Commedia; e. riveduta e corretta (anche fig.: Giulio è un’e. riveduta e corretta di suo fratello; il nuovo radio; come abbiamo già trasmesso nella precedente e. del Gazzettino. c. Si dice anche, per estens., del ripetersi, per lo più ...
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fare lobby
loc. v.le Esercitare pressioni in modo organizzato. ◆ Per ora, comunque, questo presunto malcontento non pare essersi concretizzato in un plebiscito verso qualche nome. C’è stata, è vero, [...] i genovesi, malgrado la loro ostica fama, rappresentano una comunità aperta, coerente con le sue tradizioni cosmopolite. (Giulio Anselmi, Repubblica, 12 novembre 2004, Genova, p. I) • Ha suscitato sconcerto e indignazione nella Comunità ebraica di ...
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buono-scuola
(buono scuola), loc. s.le m. Incentivo economico concesso, dal governo o da un’amministrazione locale, alle famiglie per sovvenzionare la formazione scolastica dei figli. ◆ Sotto la statua, [...] tra capannelli di ragazzi pelati e neri, c’è il banchetto dei giovani comunisti contro il buono scuola di [Roberto] .
Già attestato nel Corriere della sera del 1° marzo 1994, p. 12, Politica (Giulio Benedetti), nella variante grafica buono scuola. ...
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papa
papà (ant. pappà) s. m. [voce onomatopeica del linguaggio infantile]. – Padre. È voce fam. e affettuosa, largamente diffusa in tutta Italia (mentre babbo si va sempre più restringendo all’ambito [...] è seguito da un compl. di specificazione o è preceduto da un agg. poss.: il papà di Giulio; il mio papà. Per la locuz. figlio di papà, v. figlio, n. 1 c. ◆ Dim. e vezz. papino, paparino; accr. e vezz. paparóne. Come vocativo, è in uso anche la forma ...
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legge-obiettivo
(legge obiettivo), loc. s.le f. Provvedimento legislativo finalizzato a facilitare il perseguimento di obiettivi strategici superando le difficoltà burocratiche, anche a livello locale, [...] considerate per definizione “conformi a legge”». [intervista a Giulio Tremonti] (Foglio, 21 ottobre 2000, p. 3) , Prima pagina).
Composto dal s. f. legge e dal s. m. obiettivo.
Già attestato nella Repubblica del 10 agosto 1984, p. 3, Politica (E. C.). ...
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simil-Covid
(simil Covid) agg. (sempre posposto) Che ha caratteristiche simili a quelle presentate dalla malattia Covid-19; anche, s. f. o m., malattia simile alla Covid-19. ♦ Ma perché le persone dovrebbero [...] si tratta di questa infezione. Così – pensano – se c’è febbre e raffreddore e prendendo un antinfiammatorio passa tutto per loro". Lo ha spiegato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera in una conferenza stampa. Gallera ha chiarito che già ...
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Autore latino (sec. 4º d. C.) di una Ars rhetorica a uso delle scuole, scoperta da Angelo Mai (1823). Presenta interesse soltanto per le sue fonti (fra cui Quintiliano), per qualche frammento di autore conservatoci, e per l'idea che ci dà dell'insegnamento...
È una delle figure del patriziato romano che più spicca nella vita politica e letteraria al principio del sec. I a. C. Figlio dell'edile L. Giulio ed edile curule egli stesso nel 90, ponendo illegalmente la sua candidatura al consolato prima...