mossa
mòssa s. f. [femm. sostantivato di mosso, part. pass. di muovere]. – L’atto del muoversi o del muovere; movimento singolo e rapido. In partic.: 1. a. Movimento del corpo o di una parte di esso: [...] scultorie: la m. del braccio è molto naturale. c. Negli spettacoli di varietà del passato, movimento provocante compiuto una m. abile, accorta, intelligente; una m. da maestro; la tua fu una m. sbagliata; fare la prima m., il primo gesto necessario a ...
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decurione
decurióne s. m. [dal lat. decurio -onis]. – 1. Presso i Romani: a. Comandante di una decuria di cavalieri. b. Chi presiedeva a una decuria di un corpo o collegio. c. Ciascuno dei membri del [...] dei coloni e ogni membro era come il capo di una decuria di coloni. 2. In epoche successive, il nome fu rinnovato dall’età comunale in poi per i membri di numerose amministrazioni locali italiane, in partic. dell’Italia merid., che sopravvissero ...
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ciprio
cìprio agg. [dal lat. Cyprius, gr. Κύπριος]. – Di Cipro, isola del Mediterraneo orientale: vino ciprio. Più spesso usato come epiteto inerente alla mitologia classica: la cipria Dea, Venere, perché [...] dopo la sua nascita dalla spuma del mare fu condotta dagli zefiri a Cipro; il c. giovinetto (Parini), Adone. ...
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sospettare
v. tr. e intr. [lat. suspĕctare, forma intens. di suspicĕre (part. pass. suspectus), «guardare dal di sotto, sospettare»] (io sospètto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Ritenere una persona [...] omicidio; le autorità sospettano un atto di sabotaggio; nelle sue proposte c’è sempre da s. un inganno, un doppio fine. Come intr le mani un importante reperto archeologico; Certo ’l rischio fu grande, ed ella avea Giusta cagion di sospettarmi morta ( ...
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ordinanza
s. f. [der. di ordinare; negli usi mod. del sign. 2 e in alcuni usi del sign. 3, ricalca il fr. ordonnance]. – 1. Ordine, cioè collocamento, disposizione ordinata. Il termine, che anticam. [...] decidere la controversia o almeno parti rilevanti di essa. c. Nel diritto corporativo, o. corporative, le norme addetto al servizio personale di un ufficiale. Con tale termine fu anche designato il militare che aveva mansioni analoghe nell’esercito e ...
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ordinare
v. tr. [dal lat. ordinare «mettere in ordine, dare assetto» e poi anche con i sign. del n. 3; der. di ordo -dĭnis «ordine»] (io órdino, ecc.). – 1. a. Mettere in ordine, collocare un insieme [...] Chiesa], Che quinci e quindi le fosser per guida (Dante). c. Predisporre, stabilire: avendo tra sé ordinato quello che a fare un ordine cavalleresco (costruito con il compl. predicativo): fu ordinato cavaliere; sta per essere ordinato prefetto. Con ...
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mascherone
mascheróne s. m. [accr. di maschera]. – 1. a. In senso proprio, non com., grossa maschera. b. Raffigurazione plastica di una maschera o di un volto umano fortemente stilizzato in fogge diverse, [...] di fogliame, dalla cui bocca spalancata sgorga l’acqua. c. In marina, furono così chiamate dapprima le figure scultorie che ornano l’estremità prodiera delle navi, cui più tardi fu dato il nome di polena. 2. In senso fig., volto dai ...
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superbire
v. intr. [dal lat. superbire, der. di superbus «superbo»] (io superbisco, tu superbisci, ecc.; aus. essere), letter. – Insuperbire, montare in superbia, fare atti di superbia: Principio del [...] cader fu il maladetto Superbir di colui [Lucifero] che tu vedesti Da tutti i pesi del mondo costretto (Dante); andare fiero, s. al paragone delle rare e povere armonie della selvaggia natura (C. Cattaneo). ◆ Part. pres. superbiènte, anche come agg., ...
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concionare
v. intr. e tr. [dal lat. contionari, der. di contio -onis «concione»] (io concióno, ecc.), letter. – 1. intr. (aus. avere) Tenere concione, parlare in pubblico solennemente, arringare: quante [...] volte gli fu necessario c. e parlare pubblicamente all’esercito (Machiavelli); oggi è usato per lo più in tono iron. o scherz., o di biasimo nei confronti di chi fa discorsi retorici e altisonanti. 2. tr. Recitare: concionavano declamazioni su l’ ...
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galera
galèra s. f. [variante di galèa]. – 1. a. Lo stesso che galea: le g. veneziane; altre vittorie guadagnate dalle g. di S. A. Serenissima (Redi); spec. con riferimento alla condanna al remo che [...] vi si scontava: fu condannato alla g. a vita. b. Per estens., la pena dei lavori forzati, dell’ergastolo; quindi, nel linguaggio di g., persona disonesta e capace delle peggiori azioni. c. fig. Luogo dove la vita riesca materialmente e moralmente ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...