posticcio
postìccio agg. e s. m. [dall’ant. apposticcio, che è il lat. tardo appositicius, der. di apposĭtus, part. pass. di apponĕre «porre accanto»] (pl. f. -ce). – 1. a. Aggiunto o applicato dopo, [...] degli uomini che, nelle galee, vogavano allo stesso remo, venendo dopo il vogavanti. In questo e nel seguente sign., fu in uso anche apposticcio. c. s. m. Nella costruzione delle galee, grande telaio di travi di legno, che correva a murata, da poppa ...
Leggi Tutto
suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono [...] tra la soglia di udibilità (al di sotto della quale non c’è sensazione di suono) e la soglia di dolore (al di ; e fig.: l’oratore fu accolto a suon di fischi; li buttarono fuori a suon di pugni e schiaffi; la rivolta fu domata a suon di cannonate. ...
Leggi Tutto
uguale
(meno com. eguale, ant. equale) agg. e s. m. e f. [lat. aequalis, der. di aequus «uguale, piano, equo»]. – 1. agg. a. Che nella natura, o nell’aspetto, non differisce, non si discosta sostanzialmente [...] stesso, coerente, lineare nelle sue azioni; con enfasi: in quell’occasione fu u., o pari, a sé stesso, fu all’altezza della propria fama, del proprio valore (quindi molto bravo, eccellente). c. Che resta sempre uniforme per tutto il tempo che dura o ...
Leggi Tutto
concitare
v. tr. [dal lat. concitare, frequent. di conciere o concire «eccitare, incitare»] (io còncito, ecc.), letter. – Eccitare, stimolare, muovere violentemente: c. l’ira, lo sdegno, le passioni; [...] guerra servile perché da servi fu concitata (T. Tasso); rifl., sarebbe stato lo stesso che ... concitarsi contro tutte l’autorità ecclesiastiche (Manzoni). Anche, agitare, sommuovere, sobillare: c. il popolo; c. la plebe alla vendetta. ◆ Part ...
Leggi Tutto
defensor
s. m., lat. – Parola, corrispondente all’ital. difensore, che ricorre in alcune note locuz. storiche e giuridiche: 1. D. civitatis «difensore della città», titolo di un magistrato cittadino [...] che nella prima metà del sec. 4° d. C. fu istituito per difendere i plebei dai possibili abusi di alti funzionarî, III nel 1538 dopo la rottura delle relazioni con il re, fu nuovamente attribuito a questo dal parlamento inglese nel 1543, ed è ...
Leggi Tutto
concordare
v. intr. e tr. [dal lat. concordare «essere concorde», der. di concors -ordis «concorde»] (io concòrdo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Essere o trovarsi d’accordo: il mio carattere non concorda [...] tr. a. Stabilire di comune accordo: c. il prezzo; alle condizioni concordate; fu concordata una breve tregua; s’era concordato proposizione secondo le relazioni di numero, genere, caso, persona: c. l’aggettivo col nome; il predicato è concordato col ...
Leggi Tutto
eblaita
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Di Ebla, antica città della Siria (identificata con l’attuale località di Tell Mardīkh, circa 70 km a sud di Aleppo), che tra il 2500 e il 2250 a. C. fu sede [...] in caratteri cuneiformi, il cui contenuto fornisce importantissime notizie sulla storia del Vicino Oriente nella 2a metà del 3° millennio a. C. Abitante o nativo della città e del regno di Ebla. 2. s. m. Eblaita, lingua semitica del gruppo nord-occid ...
Leggi Tutto
lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] lo lascia mai; le forze lo lasciavano a poco a poco. c. L. un luogo, allontanarsene per un tempo più o meno lungo per la campagna; l. la casa vecchia; ha lasciato l’ufficio alle 10; fu costretto a l. la patria per sempre; l. il mondo, la vita, morire ...
Leggi Tutto
cistercense
cistercènse (o cisterciènse) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cisterciensis, dal nome di Cistercium, città della Francia orient. (l’odierna Cîteaux) ove nel 1098 Roberto di Molesme fondò l’abbazia [...] che fu il primo nucleo dell’ordine cistercense]. – Relativo o appartenente all’ordine dei monaci cistercensi, diffuso in Europa e alla colonizzazione delle terre: monastero, regola c.; abbazie c.; monaci c.; anche sost., i c. di Fossanova e Casamari. ...
Leggi Tutto
vano
agg. e s. m. [lat. vanus, agg., con i varî sign. dell’agg. ital.]. – 1. agg. Vuoto, internamente vuoto, cavo: un guscio v.; la fe’ salire Là dove il monte era forato e vano (Ariosto); ella, più [...] inutilmente: in van per lui Fu pregato e promesso (Parini); più com. la grafia unita, v. invano. c. Riferito a persona, indica essere lodato e ammirato: è un uomo v., una donna v.; or fu già mai Gente sì vana come la sanese? (Dante). Estens., di atti ...
Leggi Tutto
Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...