y, Y
(ìpsilon, o i greca, meno com. i greco) s. f. o m. – Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e forestierismi non interamente adattati). La sua origine remota [...] e appunto con questo valore i Romani adottarono nel loro alfabeto una Y di forma un po’ modificata, che fu la V. Quando poi, nel sec. 1° a. C., si volle introdurre nell’alfabeto latino un segno che rendesse il suono ü, d’uso frequente nei grecismi, s ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] immediatamente dopo: al Concilio di Nicea (325) fu stabilito che la Pasqua si celebrasse la domenica ; Vergine madre ..., Termine fisso d’etterno consiglio (Dante). c. In grammatica, complemento di termine, complemento che risponde alla domanda ...
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rimanere
rimanére v. intr. [lat. remanēre, comp. di re- e manēre «restare»] (io rimango, tu rimani, ... essi rimàngono; pass. rem. rimasi o rimaṡi, rimanésti; fut. rimarrò; cong. pres. rimanga; condiz. [...] pranzo una persona di riguardo (invece: più fam., restare con noi). c. Si usa più spesso di restare anche in qualche caso e locuz. a persona, non ancora allontanatasi o partita: fu applaudito dai pochi ascoltatori rimasti. Anche sostantivato: ...
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atto2
atto2 s. m. [dal lat. actus -us e actum -i, der. di agĕre «spingere, agire»]. – 1. Manifestazione esterna di una determinazione della volontà. Quindi: a. Azione, spec. in quanto questa implica [...] a. di andarsene; fece l’a. di colpirlo, di schiaffeggiarlo. c. Atteggiamento, espressione: Presso la culla in dolce a. d’amore ( ., sull’a., nel momento stesso in cui si compie l’azione: fu sorpreso nell’a. di rubare; all’a. pratico, in pratica, ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano [...] o l’umana s.; la prima umana s. conciliata dalla religione fu quella de’ matrimonj (Vico); vivere nella s., riformare la s.; n. 1 a); sono detti anche, ma più raram., giochi di sala. c. letter. La compagnia di altre persone: fuggire la s. dei (o con ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico [...] sant’Erasmo, antico patrono dei marinai, il cui nome fu trasformato nel medioevo in Elmo o Ermo, lat. o ciel, che sia foco Agl’italici petti il sangue mio (Leopardi). c. Locuzioni: f. di paglia, entusiasmo o passione improvvisa e di breve durata ...
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causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato [...] la nostra rovina; lo scontro fu causato da un errore di manovra. 2. intr. pron., non com. Avere origine, determinarsi . poco com. di causale, come movente o motivo (di un delitto e sim., o anche di un pagamento, di un versamento in c/c postale, ecc.). ...
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scherzo
schérzo s. m. [der. di scherzare]. – 1. a. L’atto, il fatto di scherzare, di parlare cioè o di fare qualcosa mostrando di volersi divertire e di non dare alle parole o alle cose il significato [...] sorgenti luminose e dei corpi su cui i raggi si riflettono. c. fig. Scherzo di natura, persona, animale o cosa di di natura. L’espressione, per lo più nella forma lat. ludus Naturae, fu usata dai naturalisti dei sec. 16° e 17° per tentare di spiegare ...
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terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di [...] t.; finché siamo sulla t., su questa t., finché viviamo. c. Il globo terrestre, con riferimento ai suoi abitanti, e quindi e anticam. anche una città (soprattutto se fortificata): Quell’anima gentil fu così presta, Sol per lo dolce suon de la sua t. ...
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senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, [...] timoniere (contrapp. a due con, quattro con). Frequente la frase prov. non c’è due s. tre, con la quale si vuole per lo più affermare ., soltanto, solamente: ebbero una figliuola senza più, che fu questa Bianca Maria (Bandello). 4. Per litote, nell’ ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...