i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano [...] lettere u, n, m; l’uso diventò presto generale, ma fu sempre intes0 come una prova di eccessivo scrupolo, onde la locuz. possono spesso intervenire a dar suono vocalico anche alla semiconsonante; c) di segno diacritico, nei gruppi cia cio ciu, gia ...
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sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] treni, tram, autobus e sim. (si contrappone a posti in piedi); e così c’è da s., non ho trovato da s., ecc., cioè un posto dove sedersi questo libro più anni dopo la morte dell’auttore fu dannato da messer Beltrando cardinale del Poggetto ..., sedente ...
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sedia
sèdia (ant. sièda) s. f. [der. del v. sedere]. – 1. a. Mobile su cui può sedersi una sola persona (detto anche, spec. nell’uso tosc., seggiola), costituito da un piano orizzontale (sedile) appoggiato [...] (Petrarca), il suo posto fra i beati. d. Anticam. la parola fu anche usata come sinon. di trono o in genere per simboleggiare la potestà travi stesse e appoggiando poi queste l’una sull’altra. c. In chimica organica, è detta struttura a sedia una ...
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lieto
lièto agg. [lat. laetus «fertile», poi «lieto»; cfr. letame]. – 1. a. Che ha in sé letizia, che prova un sentimento di gioia, di contentezza intima e serena, sia nell’atto sia abitualmente: essere, [...] temperamento l.; donare con animo l.; Chi vuol esser l., sia: Di doman non c’è certezza (Lorenzo il Magnifico). Specificando il motivo della letizia (con varie costruzioni): fu l. di vedermi; sarò l. di ricevervi; lieto (o lieta) di conoscerla, nelle ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla [...] sec. 11°-9° a. C.) e i profeti «canonici» o «scrittori» (8°-5° sec. a. C.): qui, accanto a forme generiche in funzione di predicato: sei stato p.; e così in Dante: come fu creata, fu repleta Sì la sua mente di viva vertute, Che, ne la madre, ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] la testa. b. Scopo, fine che si assegna alla propria azione: fu questa l’i. di tutta la sua vita; ostinarsi in un’i costruzione che ha qualche i. degli edifici orientali; in questi versi c’è un’i. dei Canti del Leopardi; mi piacerebbe una villa sull ...
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intero
intéro (letter. o region. intièro) agg. e s. m. [lat. integĕr -ĕgri (lat. volg. *-ègri); cfr. integro]. – 1. agg. a. Che ha tutte le sue parti, che non ha perduto o non è stato privato di alcuna: [...] un’i. giornata; m’assumo io la piena e i. responsabilità. c. In matematica: numeri i., i numeri naturali, ossia quelli della senso morale, leale, onesto, retto: e ’l giusto Mardoceo, Che fu al dire e al far così intero (Dante); un uomo, un ...
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come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] sembra vero; bisogna dirigersi secondo come soffia il vento. c. «In qualità di»: parlo come rappresentante del mio partito rispettalo come fosse tuo padre; tremava come se avesse la febbre; fu scacciato come un cane (cioè: quasi fosse un cane, come si ...
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comiziale
agg. [dal lat. comitialis]. – 1. letter. Dei comizî, relativo ai comizî: giorni c.; leggi comiziali. 2. Morbo c. o male c. (lat. comitialis morbus) fu detta nell’antichità l’epilessia, perché [...] entrata in convulsioni epilettiche di un partecipante a un comizio era ritenuta di malaugurio e provocava lo scioglimento dell’adunanza. Come sinon. di epilettico, il termine è tuttora in uso nel ling. medico: fenomenologia c., sindrome comiziale. ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] .; storicamente, il taglio o perforazione della l. fu una pena afflittiva che (soprattutto nel rincrudimento delle disposizioni danno o alle offese che si possono arrecare con la parola. c. estens., ant. Informazione, notizia data o ricevuta a voce, ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...