disperdere
dispèrdere v. tr. [dal lat. disperdĕre, comp. di dis-1 e perdĕre «rovinare, dissipare»] (coniug. come perdere). – 1. a. Dividere mandando o cacciando in varie direzioni, disseminando qua e [...] talora a distruggerlo: d. i dimostranti; la cavalleria nemica fu dispersa. b. Riferito a cose, frantumarne la compattezza, dissipare : disperdersi in vane ricerche; si disperde in studî troppo diversi. c. Come intr. pron., riferito a cose, e spec. a ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando [...] , ogni arma da fuoco: La machina infernal ... Prima portata fu tra gli Alamanni (Ariosto). b. Nella scenotecnica teatrale, nome ex machina, ancora in uso con sign. fig.). c. Nella tradizione popolare, nome di quelle caratteristiche costruzioni lignee ...
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olimpiade
olimpìade s. f. [dal lat. Olympias -iădis, gr. ᾿Ολυμπιάς -άδος]. – 1. In età antica: a. Complesso di gare (ginniche, atletiche, ippiche) che si celebravano ogni quattro anni nella città greca [...] punto di riferimento cronologico, l’olimpiade fu adottata come base di computo per la datazione ufficiale dallo storico Timeo e divulgata da Eratostene (per es.: la prima o., il 776 a. C.; la seconda o., il 772 a. C., ecc.). 2. In età moderna (per ...
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trofeo
trofèo s. m. [dal lat. tardo trophaeum per il class. tropaeum, che è dal gr. τροπαῖον e τρόπαιον, propr. «monumento che rammenta la sconfitta, la messa in fuga (τροπή) del nemico»]. – 1. a. Presso [...] a memoria della vittoria di Augusto sulle popolazioni ribelli delle Alpi Marittime. c. Per estens., qualsiasi segno eretto o posto a ricordare una vittoria: Orlando, che gran tempo innamorato Fu de la bella Angelica, e per lei in India, in Media, in ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano [...] lettere u, n, m; l’uso diventò presto generale, ma fu sempre intes0 come una prova di eccessivo scrupolo, onde la locuz. possono spesso intervenire a dar suono vocalico anche alla semiconsonante; c) di segno diacritico, nei gruppi cia cio ciu, gia ...
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sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] treni, tram, autobus e sim. (si contrappone a posti in piedi); e così c’è da s., non ho trovato da s., ecc., cioè un posto dove sedersi questo libro più anni dopo la morte dell’auttore fu dannato da messer Beltrando cardinale del Poggetto ..., sedente ...
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sedia
sèdia (ant. sièda) s. f. [der. del v. sedere]. – 1. a. Mobile su cui può sedersi una sola persona (detto anche, spec. nell’uso tosc., seggiola), costituito da un piano orizzontale (sedile) appoggiato [...] (Petrarca), il suo posto fra i beati. d. Anticam. la parola fu anche usata come sinon. di trono o in genere per simboleggiare la potestà travi stesse e appoggiando poi queste l’una sull’altra. c. In chimica organica, è detta struttura a sedia una ...
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lieto
lièto agg. [lat. laetus «fertile», poi «lieto»; cfr. letame]. – 1. a. Che ha in sé letizia, che prova un sentimento di gioia, di contentezza intima e serena, sia nell’atto sia abitualmente: essere, [...] temperamento l.; donare con animo l.; Chi vuol esser l., sia: Di doman non c’è certezza (Lorenzo il Magnifico). Specificando il motivo della letizia (con varie costruzioni): fu l. di vedermi; sarò l. di ricevervi; lieto (o lieta) di conoscerla, nelle ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla [...] sec. 11°-9° a. C.) e i profeti «canonici» o «scrittori» (8°-5° sec. a. C.): qui, accanto a forme generiche in funzione di predicato: sei stato p.; e così in Dante: come fu creata, fu repleta Sì la sua mente di viva vertute, Che, ne la madre, ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] la testa. b. Scopo, fine che si assegna alla propria azione: fu questa l’i. di tutta la sua vita; ostinarsi in un’i costruzione che ha qualche i. degli edifici orientali; in questi versi c’è un’i. dei Canti del Leopardi; mi piacerebbe una villa sull ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...