viso2
viṡo2 s. m. [lat. vīsus -us, propr. «vista, sguardo, aspetto», der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. ant. Vista, atto del guardare, sguardo: Oscura e profonda era e nebulosa Tanto che, [...] Boccaccio); a v. aperto, con coraggiosa franchezza: fu’ io solo, là dove sofferto Fu per ciascun di tòrre via Fiorenza, Colui che l’espressione un piatto di buon viso, v. piatto, n. 2 c); e al contrario mal viso, ant.: vi recherete in mano il vostro ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della [...] di intendere, di valutare (dal suo punto di v. ha ragione; sono due diversi punti di vista). c. letter. o non com. Sguardo: La v. mia, che tanto lei seguio Quanto possibil fu (Dante); anche al plur.: vede Tutte le v. in sé fisse ed intente (T. Tasso ...
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memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli [...] a chi, al momento in cui viene decretata l’onorificenza, è già defunto. c. Con riferimento al futuro, in m. di, per m. di, per monumento in m. dei Caduti; in m. del fausto avvenimento fu scoperta una lapide; con più solennità, a perpetua m., formula ...
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gesso
gèsso s. m. [lat. gypsum, dal gr. γύψος]. – 1. Minerale monoclino, solfato di calcio biidrato, limpido e incolore se puro, con struttura molto varia: a grandi cristalli con perfetta sfaldabilità [...] si scrive sulla lavagna e altrove: a Carlo re di Francia fu licito pigliare la Italia col g. (celebre frase del Machiavelli, d’urto sulla palla e rendere quindi più efficaci i colpi. c. Nelle arti figurative, materiale (detto anche g. a pronta presa ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] secoli 16° e 17° ebbe una discreta diffusione: e fu scelta la prima soluzione. L’ortografia di compromesso sancita ai primi mozzo 〈mózzo〉 di stalla e mozzo 〈mòʒʒo〉 di ruota c’è differenza anche nel timbro della vocale tonica. La distribuzione in ...
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strumentale
(letter. istrumentale, ant. instrumentale) agg. [der. di strumento]. – 1. Eseguito, attuato per mezzo di strumenti: a. Con riferimento a strumenti di misura: osservazioni, rilievi, dati s.; [...] ; tecnica s., relativa all’uso di strumenti musicali. c. Numerazione s., sistema di numerazione che si basa sulla potrebbe produrre di per sé: la forza dunque non fu cagione movente ... ma fu cagione instrumentale, sì come sono li colpi del martello ...
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disperdere
dispèrdere v. tr. [dal lat. disperdĕre, comp. di dis-1 e perdĕre «rovinare, dissipare»] (coniug. come perdere). – 1. a. Dividere mandando o cacciando in varie direzioni, disseminando qua e [...] talora a distruggerlo: d. i dimostranti; la cavalleria nemica fu dispersa. b. Riferito a cose, frantumarne la compattezza, dissipare : disperdersi in vane ricerche; si disperde in studî troppo diversi. c. Come intr. pron., riferito a cose, e spec. a ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando [...] , ogni arma da fuoco: La machina infernal ... Prima portata fu tra gli Alamanni (Ariosto). b. Nella scenotecnica teatrale, nome ex machina, ancora in uso con sign. fig.). c. Nella tradizione popolare, nome di quelle caratteristiche costruzioni lignee ...
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olimpiade
olimpìade s. f. [dal lat. Olympias -iădis, gr. ᾿Ολυμπιάς -άδος]. – 1. In età antica: a. Complesso di gare (ginniche, atletiche, ippiche) che si celebravano ogni quattro anni nella città greca [...] punto di riferimento cronologico, l’olimpiade fu adottata come base di computo per la datazione ufficiale dallo storico Timeo e divulgata da Eratostene (per es.: la prima o., il 776 a. C.; la seconda o., il 772 a. C., ecc.). 2. In età moderna (per ...
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trofeo
trofèo s. m. [dal lat. tardo trophaeum per il class. tropaeum, che è dal gr. τροπαῖον e τρόπαιον, propr. «monumento che rammenta la sconfitta, la messa in fuga (τροπή) del nemico»]. – 1. a. Presso [...] a memoria della vittoria di Augusto sulle popolazioni ribelli delle Alpi Marittime. c. Per estens., qualsiasi segno eretto o posto a ricordare una vittoria: Orlando, che gran tempo innamorato Fu de la bella Angelica, e per lei in India, in Media, in ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...