genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, [...] l’impronta del g.; avere un lampo di genio. Con sign. attenuato: c’è del g. in lui, cioè ingegno, finezza d’intuito o di gusto pittura, nella matematica, nelle scienze; fu il più grande g. del secolo; Machiavelli fu un g. della scienza politica; g ...
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consolare1
consolare1 agg. e s. m. [dal lat. consularis]. – 1. agg. a. Proprio del console, relativo al console dell’antica Roma: dignità c.; porpora c.; monete c.; vie c., le grandi vie di comunicazione [...] in età imperiale, indicò in partic. i governatori delle province imperiali (dette appunto province c.) in cui risiedeva piu di una legione, ma fu esteso anche a funzionarî che non erano stati consoli ed esercitavano determinati poteri giurisdizionali ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] la f. di un colpo, di una percossa; fig.: la f. della passione. c. Capacità di superare gli ostacoli: l’unione fa la forza. Per la locuz. idea- impersonali, esser necessario, inevitabile (cfr. giocoforza): fu f. acconsentire; mi è f. seguirti; anche ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] o persone: t. il canarino in gabbia; t. un figlio in collegio; nel passato c’era l’abitudine di t. i figli a balia; t. un malato a dieta; frenare i proprî impulsi: poi che alquanto tenuta si fu, non potendo più tenersi, pregò Ricciardo ... (Boccaccio ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] mai preso l’aereo in v. sua (o in tutta la sua vita). c. Con riferimento alle varie età in cui la vita può dividersi: l’alba, il ant., la v. nuova, l’età giovanile, la giovinezza: Questi fu tal ne la sua v. nova Virtualmente, ch’ogne abito destro ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] i suoi b. uffici presso il ministro, e la questione fu risolta; a buon diritto, a giusta ragione; a ogni comportarsi bene: mi raccomando, fa’ il buono! b. Con valore neutro, cosa buona: c’è del b. in quel che scrive; ha questo di b., che ciò che fa ...
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coincidenza
coincidènza s. f. [der. di coincidere]. – 1. Il coincidere, l’accadere simultaneo e fortuito di due o più fatti o circostanze diverse: fu una strana c.; per una fortunata c.; incontro, corrispondenza [...] arriva e un altro parte poco dopo in modo da permettere ai viaggiatori di cambiare linea: treni in c.; prendere, trovare, perdere la c. (per una data località). 2. In matematica, identità, sovrapposizione di punti, di piani e, in generale, di figure ...
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chiaro
agg. e s. m. [lat. clarus]. – 1. agg. È in generale l’opposto di oscuro, ma ha accezioni particolari secondo l’oggetto a cui si attribuisce: a. Luminoso, lucente: una luce ch.; c’è un bel sole [...] anche riferito a cosa: per l’opre sue ch. e famose Fu fatto capitan di quelle squadre (Ariosto); queste zolle, Che fien di ciò che avviene; avevo idee poco ch. in proposito. c. Nitido, facilmente intelligibile: esporre in modo ch.; ha fatto un ...
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spina
s. f. [lat. spīna, che ha la stessa radice di spica: v. spiga]. – 1. a. In botanica, elemento indurito e acuminato per lignificazione dei tessuti, quindi pungente, che si origina per trasformazione [...] con una spina. Com. le espressioni prov.: non c’è rosa senza spine, non c’è cosa gradita che non sia accompagnata da qualche quando l’uva imbruna (Dante). Corona di spine, quella che fu posta per supplizio e per dileggio sul capo di Gesù Cristo dai ...
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meschino
agg. [dall’arabo miskīn «povero, indigente»]. – 1. letter. Infelice, sventurato, che si trova in misero stato; esprime in genere commiserazione: povero e m. fu d’Atene cacciato (Boccaccio); [...] spirituale, angustia, grettezza: ha un cervello m.; sentimenti, pensieri m.; il mio primo moto fu m., frugai nello zaino per vedere se avesse tolto qualcosa, e c’era tutto (Ennio Flaiano); gente d’idee m.; quanto sei meschino! Per estens., di ciò ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...