mole1
mòle1 s. f. [dal lat. moles]. – 1. a. Edificio, costruzione monumentale di grosse proporzioni e di aspetto piuttosto massiccio; spesso determinato da aggettivi: la solenne m. del tempio; la superba [...] impegni mi impedisce di partecipare alla cerimonia; scrivo breve e in fretta per la m. delle cose che ho a fare (Carducci). c. Importanza, o peso, gravità: lavoro, opera, impresa di grande mole. Con sign. affine: Di sì gravoso affar, di sì gran mole ...
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procelloso
procellóso agg. [dal lat. procellosus, der. di procella «tempesta»], letter. – 1. Tempestoso: notte p.; agitato dalla tempesta: mare p.; onde p.; che minaccia o porta tempesta: tempo p.; vento [...] La bella ... immagin di colei Che al p. viver mio fu stella (Graf); anche con riferimento a gravi calamità, a b. Che turba, che agita fortemente l’animo: una p. passione. c. Rumoroso, fragoroso come uno scroscio di tempesta: tra i monatti s’alzò ...
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richiamare
v. tr. [comp. di ri- e chiamare]. – 1. Chiamare di nuovo: se avrò ancora bisogno di te, ti richiamerò; il telefono è ancora occupato, richiamerò più tardi; l’ho chiamato e richiamato, ma non [...] dall’esilio, dalla relegazione; o con quella della punizione: il funzionario incapace fu richiamato in sede. In partic., r. in vita, e più raram. da da effettuare la richiamata (v. richiamata, n. 2). c. fig. Rievocare, far ricordare: r. alla mente un ...
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richiesta
richièsta s. f. [der. di richiesto, part. pass. di richiedere]. – 1. L’azione di richiedere, il fatto di venire richiesto, il modo con cui si effettua e ciò stesso che si richiede: fare, accettare, [...] ragazza che ha avuto molte r.); in questi giorni di gelo c’è gran r. di combustibile; il governo ha risposto negativamente alle r.), in seguito a domanda, per desiderio espresso da ...: fu trasferito a sua r., poiché egli stesso aveva domandato il ...
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intatto
agg. [dal lat. intactus, comp. di in-2 e tactus, part. pass. di tangĕre «toccare»]. – 1. Propr., che non è stato toccato: Vinceano di candor le nievi i. (Ariosto); anche con funzione e con reggenza [...] il bombardamento non ha lasciato nessun edificio i.; il cadavere fu trovato i. fra le macerie; i sigilli del plico sembravano i. una questione, non trattarla, non cercare di risolverla. c. Riferito a donna, che non ha avuto contatti sessuali, vergine ...
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rovina
(ant. o letter. rüina) s. f. [lat. rŭīna, der. di ruĕre «precipitare»]. – 1. a. Grave distruzione e crollo, totale o parziale, di edifici e strutture edilizie: la bomba provocò la r. del palazzo; [...] e opera di pittura o grafica che ritrae rovine di antichi edifici e complessi secondo un gusto che fu caratteristico dei sec. 16°, 17° e 18°. c. Con uso locale, ancora al plur., rovine, lo stesso che masiera, come frane postglaciali del Bellunese: le ...
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ricogliere
ricògliere v. tr. [comp. di ri- e cogliere; cfr. lat. recolligĕre, comp. di re- e colligĕre «cogliere»] (coniug. come cogliere). – 1. non com. Cogliere di nuovo: r. qualcuno in fallo. 2. Forma [...] qui col senso di ripescare. b. Accogliere, ricevere: Benignamente fu’ da lui ricolto (Dante). In senso fig., udire, ricolte L’hai come dei, è l’argomento casso (Dante). c. Riscuotere, ricuperare cosa prestata o impegnata, riscattare: se voi mi ...
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cabochon
‹kabošõ′› s. m., fr. [der. di caboche «capocchia»]. – Tipo di taglio delle pietre preziose secondo una superficie curva limitata inferiormente da un piano, in uso per pietre opache e per pietre [...] trasparenti che poco acquisterebbero dal taglio a faccette; fu in uso soprattutto nel medioevo. Montatura a c., montatura di pietra preziosa, liscia, senza cerniera o grappa. Il termine è stato tradotto in italiano in varî modi: goccia di sego, ...
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frangere
fràngere (ant. fràgnere) v. tr. [lat. frangĕre] (io frango, tu frangi; pass. rem. fransi, frangésti, ecc.; part. pass. franto). – Rompere, spezzare; nel linguaggio corrente, è usato solo nell’espressione [...] soli che avessero mostrato ... renitenza a f. la data fede (C. Cattaneo), a violarla; le delizie di Capua e la dimora in come s. m. (v. la voce). ◆ Part. pass. franto; fu in uso anticam. anche fratto, che oggi sopravvive come agg. solo con particolari ...
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subisso
(ant. subbisso) s. m. [der. di abisso, con sostituzione del supposto prefisso (v. subissare)]. – 1. letter. Rovina precipitosa, distruzione, sterminio: Don Gesualdo, appostato alla finestra col [...] da per tutto era un subisso di fiori, fiori nelle piante, fiori tra l’erba, fiori per cielo e per terra (Carducci); in alcune espressioni del linguaggio com.: c’era un s. di gente; il regista fu accolto da un s. di applausi; costa un s., moltissimo. ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...