destituire
destitüire v. tr. [dal lat. destituĕre (comp. di de- e statuĕre «collocare»), attraverso il fr. destituer] (io destitüisco, tu destitüisci, ecc.). – 1. Rimuovere da un impiego, da un ufficio, [...] un funzionario, un sindaco, un ufficiale; il capo della polizia fu destituito dal ministro. 2. letter. Privare: essere destituiti della naturale di ogni umano soccorso (Foscolo); frasi destituite di senso (C. E. Gadda); e raro con la prep. da: ormai ...
Leggi Tutto
stritolare
v. tr. [der. del lat. tardo tritare (v. tritare), col pref. s- (nel sign. 6)] (io strìtolo, ecc.). – 1. a. Rompere riducendo in pezzi minuti: il rullo compressore avanzava stritolando la ghiaia; [...] di grano; il cane stritolò l’osso in un baleno; il muro fu stritolato dall’esplosione; in senso fig.: l’amore, demonio beffardo, .: il brigadiere ... stritolò una mezza bestemmia fra i denti (C. E. Gadda). 2. fig. Annientare, demolire un avversario ...
Leggi Tutto
bacile
s. m. [lat. mediev. bacile, prob. da *bac(c)inum con cambio di suffisso: v. bacino]. – 1. Piatto metallico grande e profondo, destinato in passato a varî usi, ma spec. per lavarsi; di forme varie, [...] a seconda degli usi speciali a cui era adibito (come il bacile da barbiere), fu talora prezioso per materia e per pregio artistico della lavorazione, spec. il bacile per usi liturgici, e quelli adoperati nelle famiglie ricche in occasione di ...
Leggi Tutto
mitra1
mitra1 (pop. mìtria; ant. mìtera) s. f. [dal lat. mitra, gr. μίτρα]. – 1. Fascia di stoffa, di cuoio o di metallo con cui gli antichi Greci, spec. i guerrieri, cingevano il ventre a scopo protettivo. [...] tèmpi (T. Tasso). 3. ant. Specie di copricapo infamante; in questo senso, fu più usata la forma mitera (v.). 4. Usi fig.: a. M. d’ e per evitare caduta all’interno di pioggia, neve, ecc. c. In botanica, sinon. di caliptra dei muschi; anche, il ...
Leggi Tutto
malanno
s. m. [comp. di malo e anno]. – 1. Genericam., disgrazia, sventura: tutti miei consorti Ha ella [la superbia] tratti seco nel m. (Dante); portare il m., il malaugurio; Dio ti dia il m.; avere [...] : un m. finisce e un altro ne viene; quella grandine fu un vero malanno. 2. Malattia, acciacco, male fisico: la vecchiaia porta con sé tutti i m.; con questo freddo c’è da buscarsi un malanno. 3. spreg. Persona che è causa di mali; ...
Leggi Tutto
prezioso
prezióso agg. [dal lat. pretiosus (der. di pretium «prezzo, pregio»), propr. «costoso, di gran prezzo»]. – 1. a. Che ha grande valore economico, grande pregio, gran prezzo: Né mai saggio nocchier [...] ); anche riferito a persona: è stato per me un amico p.; fu un p. testimone del suo tempo. b. In senso religioso, detto il preziosissimo Sangue di N. S. Gesù Cristo, v. sangue. c. Di grande pregio e utilità dal punto di vista culturale e artistico: ...
Leggi Tutto
guasto1
guasto1 agg. [part. pass. di guastare, senza suffisso]. – 1. Guastato, nei varî sign. di guastare, e in partic.: a. ant. Devastato, ridotto in rovina: In mezzo mar siede un paese g. (Dante); [...] termosifone è g.; avere la radio g., il televisore, il computer guasto. c. Di cibi, putrefatto, andato a male: carne g., pesce g., un anticam., anche di membra ferite, piagate e sim.: al medico fu messo tra le mani uno infermo, il quale aveva guasta l ...
Leggi Tutto
qualcosa
qualcòsa pron. indef. [comp. di qual(che) e cosa]. – 1. Indica in modo indeterminato una o alcune cose e può essere sostituito dalla locuz. qualche cosa, dalla quale deriva; ha valore neutro [...] da un altro pron.: hai qualcos’altro da dirmi?; o da un compl.: C’è q. di nuovo oggi nel sole, Anzi d’antico (Pascoli); q. come perifrasi enfatica equivalente a un superl.: quello spettacolo fu veramente q. di straordinario, una cosa del tutto ...
Leggi Tutto
oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] un’attività, un comportamento, o alla quale è rivolto un sentimento: quell’opera fu per molto tempo l’o. dei suoi pensieri; il lavoro è l’o. cui il debitore è tenuto in ragione del vincolo obbligatorio. c. Ciò che costituisce il fine, lo scopo di un’ ...
Leggi Tutto
quale
agg. e pron. [lat. qualis]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, singoli elementi (cose, persone, animali, ecc.), o categorie di elementi, in relazione alla qualità per cui si caratterizzano [...] non so quale, che conferisce vaghezza e indeterminatezza alla frase: c’era in lei non so qual grazia esotica; provava non diede tale esempio quale ancora non s’era mai visto; l’esito non fu tale, quale s’era sperato; ma l’espressione tale quale (o tal ...
Leggi Tutto
Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...