pure
avv. e cong. [lat. pūre «puramente», avv. di purus «puro»]. – Ha oggi fondamentalmente funzione di particella aggiuntiva o di cong. avversativa concessiva. Anticam. aveva anche valore avverbiale, [...] quegli potesse avere (Boccaccio); e in prop. negativa: non li fu onore Ferir me de saetta in quello stato, A voi armata non di maraviglia Pur della ninfa mira la figura (Poliziano). c. letter. Con valore asseverativo (equivalente a proprio, davvero ...
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brusco1
brusco1 agg. [der. di brusca1, o da brusco3 «pungitopo»] (pl. m. -chi). – 1. Di sapore che tende all’aspro, senza tuttavia essere sgradevole, detto spec. del vino (contr. di abboccato). 2. a. [...] avv.: se [Federigo] qualche volta si mostrò severo, anzi b., fu co’ pastori suoi subordinati che scoprisse rei d’avarizia o di sera, e fig. della espressione del viso, fra mite e severa. c. Improvviso e rapido o violento: fece un movimento b.; una b. ...
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iradiddio
iradiddìo s. f., invar. – Grafia unita, poco com., della locuz. ira di Dio (v. ira, n. 2 c): quella moto costa l’i., o un’i.!; sul camion ... e sulle quattro vetture strappate qua e là nella [...] campagna d’agosto, fu caricata un’i. di damigiane, salami, lardo, formaggi, riso (Giampaolo Pansa). ...
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clupanodonico
clupanodònico agg. [dal nome di una specie di sardina (Clupanodon melanostrichta), dalla quale fu estratto la prima volta]. – Acido c.: composto organico, acido alifatico insaturo, a 22 [...] atomi di carbonio, presente nell’olio di molti pesci (sardine, ecc.) ...
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purpureo
purpùreo agg. [dal lat. purpureus, e questo dal gr. πορϕύρεος, der. di πορϕύρα «porpora»], letter. – 1. Di color porpora: cielo p.; tramonto p.; labbra p.; tinto di un colore rosso simile a [...] scrittoria di manoscritti di lusso, già noto nel 1° sec. d. C., si diffuse dal 4° al 6° sec. sia nei territorî di lingua greca sia in quelli di lingua latina, e fu ripreso in epoca carolingia e in qualche caso anche in epoca ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare [...] gruppi radicali, i movimenti cattolici della non violenza. c. Nel diritto penale militare, atti di violenza, reato attacchi polemici: la v. dell’assalto nemico travolse ogni resistenza; fu un combattimento (e fig. uno scontro verbale) di estrema v.; ...
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scoperta
scopèrta (ant. o poet. o region. scovèrta) s. f. [femm. sostantivato di scoperto, part. pass. di scoprire]. – 1. Lo scoprire, l’essere scoperto. In partic.: a. Acquisizione alla conoscenza e [...] crisi profonda; anche, il trovarsi improvvisamente di fronte a una realtà nuova: fu per lui la s. di un nuovo modo di vivere; la s. la s. della ingratitudine umana lo amareggiò profondamente. c. Individuazione di persone e fatti, casuale o scaturita ...
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octaeteride
octaetèride s. f. [dal gr. ὀκταετηρίς -ίδος «periodo di otto anni», comp. di ὀκτα- «otta-» e ἔτος «anno»]. – Ciclo cronologico, adottato dai Greci nella seconda metà del 6° sec. a. C., composto [...] , con un mese supplementare che veniva intercalato dopo il 6°: un complesso, quindi, di 2922 giorni; questo ciclo fu introdotto in sostituzione della trieteride (di 2 anni lunari), allo scopo di conciliare con maggior approssimazione l’anno lunare ...
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slancio
slàncio s. m. [der. di slanciare; l’uso fig. è modellato sul fr. élan]. – 1. Atto di slanciarsi, rapido movimento del corpo per balzare in avanti, in alto o in basso: con uno s. saltò sulla moto [...] e partì; con uno s. improvviso il cane fu addosso alla lepre e la immobilizzò; prendere lo s., prendere la rincorsa, anche giocatore fa fare al bastone per colpire la palla (ingl. swing). c. Nel sollevamento pesi, uno dei due esercizî (l’altro è lo ...
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tabernacolo
tabernàcolo s. m. [dal lat. tabernacŭlum, der. di taberna «baracca fatta di tavole di legno, bottega»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, tenda, attendamento militare; in partic., la tenda [...] Ebrei celebravano dopo la mietitura, secondo l’uso cananeo, ma alla quale fu connesso più tardi il ricordo della loro dimora in tende durante la migrazione nel deserto. c. Nel culto cristiano, edicola o nicchia in cui sono contenute immagini sacre ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...