scandaglio
scandàglio s. m. [lat. *scandacŭlum, der. di scandĕre «salire»; nel sign. 2 è un deverbale di scandagliare]. – 1. Nome generico di strumento che serve a misurare la profondità delle acque: [...] contenute, eventualmente ripartite per tipo; il primo scandaglio celeste fu effettuato dall’astronomo F. W. Herschel (1738-1822) , a scandagli ostinati e pazienti (Carmelo Samonà). c. Nella scherma, l’indagine, generalmente compiuta mediante ...
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sinodo
sìnodo s. m. (letter. e ant. anche f.) [dal lat. tardo synŏdus (f.), gr. σύνοδος (f.) «adunanza, convegno» (e in astronomia «congiunzione di astri»: v. congiunzione), comp. di σύν «con, insieme» [...] 2. Nel linguaggio eccles.: a. ant. Sinon. di concilio: fu anco decretato di scriver lettere per nome della santa sinodo generale a’ la cura pastorale e in genere la vita della Chiesa. c. S. dei vescovi, organismo collegiale di circa 200 vescovi, ...
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cerchiare
v. tr. [der. di cerchio] (io cérchio, ecc.). – 1. a. Stringere, cingere con un cerchio o con cerchi: c. i barili, le botti, le ruote. b. Cingere, circondare: in pochi dì la terra [= la città] [...] fu cerchiata d’assedio (M. Villani). Nell’intr. pron., cerchiarsi d’azzurro, di viola, o assol. cerchiarsi, riferito agli occhi, assumere tutt’intorno una colorazione livida: gli occhi le si cerchiavano di grigio (Deledda). 2. ant. a. Percorrere all’ ...
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fatale
agg. [dal lat. fatalis, der. di fatum «fato, destino»]. – 1. a. Voluto dal fato: avvenimento f.; per f. necessità; Non impedir lo suo f. andare (Dante); quindi inevitabile, ineluttabile: era f. [...] f. di Roma; Mio fiume anche tu, Tevere f. (Ungaretti). c. Del fato, della morte: empio destin fatale, Uccidi omai questa morte, o almeno tale da produrre conseguenze gravi: quell’imprudenza gli fu f.; una stagione orribile, f. al raccolto. 3. Di ...
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gravita
gravità (ant. gravitate) s. f. [dal lat. gravĭtas -atis, der. di gravis «grave»]. – 1. In fisica, tendenza dei corpi materiali a cadere verticalmente al suolo, dovuta all’attrazione che la Terra [...] di una certa g.; g. della situazione politica, militare; non mi nascondo la g. del momento. c. Importanza, serietà: g. di un provvedimento; la g. degli indizî; fu persuaso dalla g. di quegli argomenti. d. ant. Dolore, pesante tormento: E li atti e li ...
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conquidere
conquìdere v. tr. [lat. conquīrĕre «cercare, raccogliere, requisire», comp. di con- e quaerĕre «chiedere, cercare»] (pass. rem. conquiṡi, conquidésti, ecc.; part. pass. conquiṡo), letter. [...] – Sconfiggere, vincere, conquistare: il bel verde paese Che da lui conquiso fu (Carducci); spesso fig.: c. con preghiere, con lacrime, con moine, con la propria bellezza. ...
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predica
prèdica s. f. [der. di predicare]. – 1. a. Discorso che il sacerdote tiene in chiesa ai fedeli, parlando dal pulpito, dall’altare o dal presbiterio, su qualche passo della Scrittura o su argomenti [...] morale, liturgico, sociale, ecc.: poi che tutto il popolo fu ragunato, frate Cipolla ... cominciò la sua p. (Boccaccio); fare deposero] lui della p., e feciono predicare un altro (Sacchetti). c. ant. L’insieme di fedeli che ascolta una predica: il ...
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musa2
muṡa2 s. f. [dal lat. Musa, gr. Μοῦσα]. – 1. Nella mitologia e nella tradizione letteraria greco-romana, ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della [...] devoto alle M.; essere ispirato dalle M.; allor l’Italia Fu giardino alle Muse (Foscolo). 2. Con uso più chiaramente fig m. (Dante), se merita fede il nostro maggior poeta, Virgilio. c. La donna ispiratrice del poeta: Laura, la m. del Petrarca; ...
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grazianopolitano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Gratianopolitanus], letter. – Della città di Grenoble, nella Francia di sud-est (capoluogo del dipartimento dell’Isère), che assunse il nome di Gratianopolis [...] (da cui, appunto, deriva Grenoble) dopo l’anno 374 d. C., quando l’originario centro gallo-romano fu circondato di più vaste mura dall’imperatore Graziano; come sost., abitante, originario o nativo di Grenoble. ...
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tana
s. f. [forse lat. *subtana, agg. femm. «che sta sotto» (cfr. sottana), con deglutinazione del prefisso sub- «sotto»]. – 1. Il luogo di riposo, di rifugio e, spesso, di riproduzione dei vertebrati [...] come a mul ch’i’ fui; son Vanni Fucci Bestia, e Pistoia mi fu degna tana (Inf. XXIV, 124-26). b. spreg. Abitazione o ambiente una casa (o questo non è un ufficio), è una tana. c. In giochi infantili, il luogo, precedentemente stabilito, a cui si corre ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...