fatale
agg. [dal lat. fatalis, der. di fatum «fato, destino»]. – 1. a. Voluto dal fato: avvenimento f.; per f. necessità; Non impedir lo suo f. andare (Dante); quindi inevitabile, ineluttabile: era f. [...] f. di Roma; Mio fiume anche tu, Tevere f. (Ungaretti). c. Del fato, della morte: empio destin fatale, Uccidi omai questa morte, o almeno tale da produrre conseguenze gravi: quell’imprudenza gli fu f.; una stagione orribile, f. al raccolto. 3. Di ...
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gravita
gravità (ant. gravitate) s. f. [dal lat. gravĭtas -atis, der. di gravis «grave»]. – 1. In fisica, tendenza dei corpi materiali a cadere verticalmente al suolo, dovuta all’attrazione che la Terra [...] di una certa g.; g. della situazione politica, militare; non mi nascondo la g. del momento. c. Importanza, serietà: g. di un provvedimento; la g. degli indizî; fu persuaso dalla g. di quegli argomenti. d. ant. Dolore, pesante tormento: E li atti e li ...
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conquidere
conquìdere v. tr. [lat. conquīrĕre «cercare, raccogliere, requisire», comp. di con- e quaerĕre «chiedere, cercare»] (pass. rem. conquiṡi, conquidésti, ecc.; part. pass. conquiṡo), letter. [...] – Sconfiggere, vincere, conquistare: il bel verde paese Che da lui conquiso fu (Carducci); spesso fig.: c. con preghiere, con lacrime, con moine, con la propria bellezza. ...
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predica
prèdica s. f. [der. di predicare]. – 1. a. Discorso che il sacerdote tiene in chiesa ai fedeli, parlando dal pulpito, dall’altare o dal presbiterio, su qualche passo della Scrittura o su argomenti [...] morale, liturgico, sociale, ecc.: poi che tutto il popolo fu ragunato, frate Cipolla ... cominciò la sua p. (Boccaccio); fare deposero] lui della p., e feciono predicare un altro (Sacchetti). c. ant. L’insieme di fedeli che ascolta una predica: il ...
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musa2
muṡa2 s. f. [dal lat. Musa, gr. Μοῦσα]. – 1. Nella mitologia e nella tradizione letteraria greco-romana, ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della [...] devoto alle M.; essere ispirato dalle M.; allor l’Italia Fu giardino alle Muse (Foscolo). 2. Con uso più chiaramente fig m. (Dante), se merita fede il nostro maggior poeta, Virgilio. c. La donna ispiratrice del poeta: Laura, la m. del Petrarca; ...
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grazianopolitano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Gratianopolitanus], letter. – Della città di Grenoble, nella Francia di sud-est (capoluogo del dipartimento dell’Isère), che assunse il nome di Gratianopolis [...] (da cui, appunto, deriva Grenoble) dopo l’anno 374 d. C., quando l’originario centro gallo-romano fu circondato di più vaste mura dall’imperatore Graziano; come sost., abitante, originario o nativo di Grenoble. ...
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tana
s. f. [forse lat. *subtana, agg. femm. «che sta sotto» (cfr. sottana), con deglutinazione del prefisso sub- «sotto»]. – 1. Il luogo di riposo, di rifugio e, spesso, di riproduzione dei vertebrati [...] come a mul ch’i’ fui; son Vanni Fucci Bestia, e Pistoia mi fu degna tana (Inf. XXIV, 124-26). b. spreg. Abitazione o ambiente una casa (o questo non è un ufficio), è una tana. c. In giochi infantili, il luogo, precedentemente stabilito, a cui si corre ...
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luna blu
loc. s.le f. Il secondo plenilunio ricorrente nello stesso mese. ◆ Il 1999 sarà un anno di «blue moon», le «lune blu», un evento molto raro, accaduto l’ultima volta 80 anni fa. L’espressione [...] Bach (Stampa, 7 marzo 2001, p. 39, Speciale Città) • C’è sempre qualcuno che in notti come queste resta stupito e deluso perché francese la seconda luna piena che cadeva nello stesso mese fu stampata in blu per distinguerla dalla prima. Secondo altri ...
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ospitare
v. tr. [dal lat. tardo hospitare; il lat. class. aveva soltanto l’intr. hospitari «prendere alloggio presso qualcuno, esser suo ospite», der. di hospes -pĭtis «ospite»] (io òspito, ecc.). – [...] poterci o., avendo già tutte le stanze prenotate; il viandante fu ospitato per la notte da una famiglia di contadini. Con città: domenica prossima la Fiorentina ospiterà il Napoli. c. In parassitologia, fornire nutrimento nel proprio organismo a ...
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macabro
màcabro (raro macàbro) agg. [dal fr. macabre, dalla locuz. danse macabre, alteraz. di danse de Macabré (1376) dove, ma è opinione discussa, Macabré sarebbe un nome proprio tratto dalle canzoni [...] cultura romantica. 2. Per estens., di cosa o visione spaventosa, sia per la presenza di cadaveri, sia perché truce, orrida in sé: fu lui a fare la m. scoperta; un m. spettacolo; gusto m., di chi accorre curioso a vedere scene o spettacoli di tal ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...