abbondanza
(ant. abondanza) s. f. [lat. abundantia, der. di abundare «abbondare»]. – 1. Grande quantità (e spesso anche disponibilità) di determinate cose: a. di mezzi; quest’anno c’è stata grande a. [...] di denaro: nuotare, affogare, sguazzare nell’a.; e contrapposto a carestia: fu un’annata di a.; evviva l’a.!; ora che viene un po’ derrate e soprattutto i cereali destinati all’alimentazione pubblica. c. La magistratura (ufficiali o signori dell’a., o ...
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vario
vàrio agg. [dal lat. varius, di etimo sconosciuto]. – 1. Che ha una più o meno notevole diversità sia negli elementi che lo compongono, sia in successive fasi o manifestazioni (e quindi non uniforme), [...] v. possibilità; ci si può arrivare in v. modi; bibite di v. sapori; c’è lo stesso modello in v. tinte, ecc. Altre volte predomina l’idea del : il passo è variamente inteso; l’episodio fu variamente commentato; la disposizione è variamente applicata. ...
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trieteride
trietèride s. f. [dal lat. trieteris -ĭdis, gr. τριετηρίς -ίδος, comp. di τρι- «tre» e ἔτος «anno»]. – Ciclo cronologico adottato dagli antichi Greci, comprendente il periodo di due anni lunari, [...] quali allungato con un mese intercalare; un complesso, cioè, di 738 giorni. Questo ciclo fu sostituito nel sec. 6° a. C. dall’octaeteride. Nella pratica tale ciclo non fu mai usato se non per designare il periodo di tempo dopo il quale si rinnovavano ...
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scintilla
s. f. [lat. scintilla]. – 1. a. Particella minutissima incandescente che si distacca dalla selce o da altre pietre o metalli percossi o sfregati con energia, e che si spegne rapidamente: accendere [...] sc. della passione, dell’odio; quella provocazione fu la sc. della rivolta. c. non com. Piccolissima quantità, minima parte di qualche cosa: una sc. di fede; nel suo cuore non c’era nemmeno una sc. di bontà; non hai proprio una sc. di ...
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vaso
vaṡo s. m. [lat. pop. vasum (e vasus), per il lat. class. vas vasis (ma già nel lat. class. il plur. era della 2a decl., vasa -orum)] (pl. -i, ant. le vasa). – 1. a. Nome generico dato a recipienti [...] di Maganza, Che se’ d’ogni scïenza e virtù vaso? (Pulci); Colui che fu de tutti i vizii il vaso, Rispose ... (Ariosto); v. d’elezione, laticifero, sinon. di tubo laticifero (v. laticifero). c. In arboricoltura, forma di allevamento, molto usata per ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo [...] (cfr. l’esempio di Carducci citato più avanti per grammatichina). c. In senso concr., il libro, l’opera, il testo riguardava esclusivam. il latino e non ancora il volgare): Primasso fu un gran valente uomo in gramatica (Boccaccio). 3. estens. ...
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breve1
brève1 (ant. briève) agg. [lat. brĕvis]. – 1. a. Di poca durata, detto del tempo o di un fatto che si estenda nel tempo: la vita è b., o ha b. durata; una gioia, una felicità b., una b. illusione; [...] di strada, un b. tragitto, per la via più b. (dove c’è anche l’idea della poca durata); con uso fig., in via b ) equivalente a due semibrevi, cioè a 8/4. Nella notazione medievale fu la più frequente tra le figure (brevis), mentre oggi è di uso ...
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risposta
rispósta s. f. [der. di risposto, part. pass. di rispondere]. – 1. a. L’atto e il fatto di rispondere a una domanda o a una richiesta; il modo e la forma con cui si risponde, e ciò che viene [...] ; anche seguito da una prop. dichiarativa: la sua r. fu che non intendeva partecipare alla riunione. Con riferimento al modo e il mittente paga le spese postali anche per la risposta. c. Nella letteratura antica, sonetto di r., quello con cui si ...
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lustro1
lustro1 agg. e s. m. [der. di lustrare1]. – 1. agg. Che ha la superficie lucente (di propria natura o perché lustrato); è in genere sinon. di lucido, da cui oggi tende a essere sostituito nella [...] l., con lo stesso senso fig. di stare fresco (v. fresco1, nel sign. 1 c): se ci scoprono, stiamo l.!; stai l., se aspetti qualche aiuto da lui! 2. Anche, la persona o la cosa che costituisce vanto e decoro: fu il l. della sua famiglia. 4. s. m. Nome ...
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parterre
‹partèer› s. m., fr. [comp. di par e terre, propr. «per terra»]. – Voce in uso anche in Italia (dove si pronuncia talvolta all’italiana, partèrre) con varî sign.: 1. Il complesso delle aiuole, [...] a uno spettacolo, di un pubblico di eccezione: ieri sera all’Opera c’era un p. de rois. b. La parte più bassa delle di lotta o di pugilato, immediatamente sotto di esso. ◆ La parola fu adattata, nei sec. 17°-18°, anche nelle forme partèr, partèrra, ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...