ecatombe
ecatómbe s. f. [dal gr. ἑκατόμβη, comp. di ἑκατόν «cento» e βοῦς «bove»]. – 1. Sacrificio di più vittime (anche non bovine) presso gli antichi Greci: secondo il significato etimologico, sacrificio [...] di 100 buoi come quello che, unico in età storica, fu offerto da Conone dopo la vittoriosa battaglia di Cnido (394 a. C.). 2. fig. Strage: quella battaglia fu una e. (o, specificando, una e. di guerrieri, o sim.); scherz.: gli esami sono stati una ...
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cirillico
cirìllico (meno com. cirilliano) agg. [dal nome di s. Cirillo (827-869), al quale si attribuisce l’invenzione di quest’alfabeto (ma che in realtà fu l’inventore del glagolitico)] (pl. m. -ci). [...] ortodossa; derivato da un tipo di scrittura onciale greco-bizantina, comprende suoni mancanti all’alfabeto greco, indicati con segni nuovi, ed è ancora usato per il russo, l’ucraino, il serbo, il bulgaro. Analogam., scrittura c., caratteri cirillici. ...
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cirro
s. m. [dal lat. cirrus «ricciolo, frangia, viticcio»; col sign. 2, il termine è stato introdotto nella terminologia scient. dal meteorologo ingl. L. Howard nel 1803]. – 1. letter. Ricciolo, ciocca [...] di capelli inanellati: Quinzio [Cincinnato], che dal cirro Negletto fu nomato (Dante); i c. delle capellature ribelli (D’Annunzio). 2. Tipo di nube bianca di alta quota (superiore a 6000 m alle medie latitudini), di struttura fibrosa, trasparente, di ...
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oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i [...] macchina semplice; con la stessa locuz., nell’esegesi neotestamentaria, fu indicata la massima evangelica (Matteo 7, 12; Luca 6 conferito dalla produzione di agrumi, un tempo molto abbondante. c. Locuzioni e modi prov.: vendere, comprare, pagare a ...
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arca
s. f. [lat. arca, dal tema di arcēre «contenere»]. – 1. a. Mobile, usato spec. nell’età antica e nel medioevo, a forma di cassa: di uso sacro, come quelle, talora preziose per materia e per lavoro, [...] ] che nuovo Olimpo Alzò in Roma a’ Celesti (Foscolo). c. Sinon., poco com., di arcella nell’altare paleocristiano. 3. e nella traduzione greca, per indicare la cassetta entro cui fu posto sulle acque del fiume Mosè fanciullo. Locuzioni: essere, ...
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parlante
agg. [part. pres. del v. parlare]. – 1. a. Che parla; talora in aggiunta a vivo, per indicare la pienezza della vita e il perfetto stato di salute: il giovane, che ormai tutti piangevano per [...] parla bene, che ha la parola facile e ornata, faconda: si fu egli leggiadrissimo e costumato e p. uom molto (Boccaccio). b. Dotato Fig., una prova p., eloquente, cioè decisiva, indiscutibile. c. Come s. m., didascalia usata talora nella musica ...
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lunare
agg. [dal lat. lunaris]. – 1. a. Della luna: il disco l., la superficie l.; i raggi l.; la luce l.; un chiarore l.; macchie l., o macchie della luna, le zone più oscure della sua superficie, in [...] ., anticam. anche s. m.: or sappi ch’avarizia fu partita Troppo da me, e questa dismisura Migliaia di lunari la lettera associata al plenilunio di marzo, cioè quello pasquale. c. Con altro sign., lettere l., nella grammatica araba, le consonanti ...
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muciano
agg. [dal lat. Mucianus]. – Relativo al giureconsulto romano Quinto Mucio Scevola (c. 140-82 a. C.); in partic., fu detta nel diritto romano presunzione m. (lat. praesumptio Muciana) la presunzione [...] per cui tutto ciò che si trova in possesso della moglie è considerato, nel dubbio, come appartenente al marito, e perciò soggetto al procedimento esecutivo intentato dai creditori contro di lui (a Mucio ...
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infelice
agg. [dal lat. infelix -icis, propr. «infecondo», comp. di in-2 e felix (v. felice)]. – 1. a. In senso soggettivo, di persona che non si sente felice, che ha lo spirito profondamente rattristato, [...] risultato i.; le i. condizioni dell’economia di una nazione. c. Che ha avuto esito dannoso o funesto, o in genere altri diversi e spiacevoli: impresa, guerra i.; un tentativo i.; fu un matrimonio i.; idea, scelta, decisione i.; riferito alla persona ...
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pantheon
pàntheon ‹pànteon› (o pànteon) s. m. [dal lat. pantheon (o pantheum), che è dal gr. πάνϑεον o πάνϑειον (ἱερόν) «(tempio) di tutti gli dei», comp. di παν- «pan-» e ϑεός «dio»; il sign. 2, sull’esempio [...] Agrippa nel 27 a. C. e condotto alla sua forma attuale dall’imperatore Adriano; nel 609 fu dedicato al culto cristiano dal il nome di S. Maria ad Martyres (e popolarmente la chiesa fu chiamata, per la tipica forma circolare, S. Maria della Rotonda, ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...