gabinetto
gabinétto s. m. [dal fr. cabinet, dim. di cabine: v. cabina]. – 1. a. In generale, qualsiasi piccola stanza di uso riservato, quali erano negli antichi palazzi alcuni vani, talvolta riccamente [...] , ecco si vide dinanzi agli occhi l’amico (Segneri); [Gertrude] fu condotta nel g. della principessa, per essere, sotto la sua direzione, il g. di fisica, di chimica, di scienze naturali. c. G. di lettura, specie di biblioteca pubblica a cui si ...
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recare
v. tr. [dal got. rikan] (io rèco, tu rèchi, ecc.). – 1. a. Portare; raro in senso generico: O tu che ne la fortunata valle ... Recasti già mille leon per preda (Dante); scaricate le molte pietre [...] ’ venticinque ducati (Lasca), a versarli. Nel rifl., persuadersi: io mi recherei a amar lui (Boccaccio). c. Tradurre: Tradutto poi in arabica e ’n caldea Poi fu recato in lingua sorïana (Pulci); l’Eneide recata in versi italiani da A. Caro. 4. letter ...
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tremendo
tremèndo agg. [dal lat. tremendus, der. di tremĕre «tremare» (propr. gerundivo: «di cui si deve tremare»)]. – 1. Che fa tremare di spavento, che incute (o è tale da incutere) grande paura o [...] in sé e negli effetti: abbiamo corso un t. pericolo; fu una t. sciagura; giunge notizia di un t. disastro sua fibra già logora; è spirato in mezzo a t. sofferenze. c. Con valore iperb. per indicare qualità o condizione o situazione estremamente ...
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sorridere
sorrìdere v. intr. e tr. [lat. subridēre, comp. di sub «sotto, di sotto» e ridēre «ridere», con mutamento di coniugazione] (coniug. come ridere). – 1. intr. (aus. avere) a. Ridere lievemente, [...] , dire sorridendo: S’io fui del primo dubbio disvestito Per le sorrise parolette brevi, Dentro ad un nuovo più fu’ inretito (Dante). c. Rendere lieto, piacevole alla vista (in costruzione passiva): [palude] da sì dense Famiglie di vivaci erbe sorrisa ...
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signore
signóre (ant. segnóre) s. m. [lat. senior -ōris «uomo anziano, d’età tra i 45 e i 60 anni» (compar. di senex «vecchio»), già usato nel lat. tardo come titolo distintivo e onorifico]. – 1. a. [...] dell’amore: Di’, signor, con che lacci da te presa Fu l’alta mente del baron toscano (Poliziano). d. Con uso gusti: è un s., un vero s.; un s. non si comporterebbe così. c. Persona ricca, che dispone di larghi mezzi: è diventato un s.; fare il s ...
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mensa
mènsa s. f. [dal lat. mensa]. – 1. a. La tavola a cui si mangia, e s’intende in genere la tavola apparecchiata: mettersi, sedere, essere a m., a tavola per mangiare; levarsi da mensa. Con questo [...] fornita; una m. povera, frugale; sedere a una parca mensa. c. Il fatto stesso di mangiare, considerato nel tempo, nella sua durata: eucaristico; ma nella letteratura cristiana antica il termine fu variamente usato anche per indicare sia l’Eucaristia ...
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spedire
v. tr. [dal lat. expedire «liberare dalle pastoie», e fig. «trarre d’impaccio, agevolare, allestire» (der. di pes pedis «piede», col pref. ex- «via da»), contrapp. a impedire: v. impedire] (io [...] incominciando a spedire la lingua; finalmente giambico, poiché fu spedita affatto (Vico). Nell’intr. pron. spedirsi, elettronica; s. una partita di merce via mare, via terra, per aereo. c. fig. S. all’altro mondo (meno com. al diavolo, all’inferno), ...
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spedizione
spedizióne s. f. [der. di spedire; dal lat. expeditio -onis, che aveva anche altri sign., ma non quello di «invio», deriva soltanto quello di impresa militare (da expedire nell’accezione di [...] dei Mille; s. geografiche, oceanografiche, archeologiche; il polo Nord fu raggiunto dalla s. di Peary nel 1909; la s. italiana una banda rivale; le s. punitive dei fascisti (v. anche punitivo). c. In usi fam. e scherz., puntata in un luogo da parte ...
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spegnere
spègnere (o spégnere; tosc. o letter. spèngere o spéngere) v. tr. [lat. expĭngĕre «scolorire» (comp. di ex- «via da» e pingĕre «colorare, dipingere»), incrociatosi con extingĕre e extinguĕre] [...] è mancata la corrente e il forno elettrico si è spento. c. Con ulteriore estens., nella tecnica, s. un arco voltaico, persona, uccidere, sopprimere: È Opizzo da Esti, il qual per vero Fu spento dal figliastro sù nel mondo (Dante); si ha a notare che ...
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uguaglianza
(o eguaglianza) s. f. [der. di uguagliare, eguagliare]. – 1. a. Condizione di cose o persone che siano tra loro uguali, cioè abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi (in generale, [...] b = a; proprietà transitiva, se a = b e b = c allora a = c); in partic.: u. di insiemi, il fatto di avere gli stessi . dei cittadini di fronte alla legge; l’u. fu uno dei principî fondamentali della rivoluzione francese. Nel diritto costituzionale ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...