svastica
svàstica s. f. [dal sanscr. svastika, s. m. (der. di svasti «fortuna, felicità»), passato al genere femm. nel ted. Swastika e quindi in ital. e in altre lingue]. – Segno e simbolo magico-religioso [...] , cioè in senso antiorario: presente fin dal 4° millennio a. C. nell’Asia mesopotamica, poi in India e nel Tibet e in varie altre civiltà europee e anche africane, con valori diversi, fu certamente in India simbolo di buon augurio, di fortuna e ...
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sentenza
sentènza (ant. sentènzia) s. f. [dal lat. sententia, der. di sentire «ritenere, giudicare»]. – 1. Nel sign. originario (oggi letter. o ant.), parere, giudizio, opinione in merito a qualche cosa: [...] , una norma, un principio: le s. di Paolo, raccolta di massime di diritto romano, che fu erroneamente attribuita al giureconsulto Paolo (sec. 3° d. C.), ma che è un’opera di tarda compilazione con intenti piuttosto pratici che didattici. Comunem., si ...
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morire
v. intr. [lat. *mŏrīre per il lat. class. mŏri] (pres. muòio, muòri, muòre, moriamo, morite, muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. muòia ..., [...] di (o dalla) noia; smettila con codesta nenia, mi fai m.; c’era da morir dal ridere (o dalle risa); lo fa m. dalla (quasi esclusivam. nel part. pass. e nei tempi composti): fu nella battaglia morto e il suo esercito sconfitto e disperso (Boccaccio ...
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udienza
udiènza (letter. ant. udiènzia) s. f. [dal lat. audientia, der. di audire, rifatto su udire]. – 1. Il fatto di udire qualcuno, di dargli ascolto per rispondere e provvedere a quanto chiede o [...] il capo dello stato ha sospeso tutte le u.; l’u. fu annullata. Concr., l’incontro e il colloquio tra l’alto personaggio fronte al giudice, normalmente col contraddittorio delle parti: stamani c’è u. al Tribunale, alla Corte costituzionale; il giudice ...
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mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; [...] degli spiriti, la parte mortale di me, il mio corpo. c. agg. Che è proprio dell’uomo, della parte materiale dell’uomo ferita m.; un colpo m. (anche fig.: quella perdita, quella notizia fu per lui un colpo m.); un m. veleno; la caduta poteva essere m ...
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comune3
comune3 s. f. – 1. Variante ant. del s. m. comune2, per indicare il comune medievale (si disse anche la comuna). 2. Nome (fr. la Commune) dato al governo municipale di Parigi dal 1789 al 1795, [...] , che si ispirava a principî democratici e socialisti, fu rovesciata da Thiers nello stesso anno con una repressione ideali condivisi e affinità ideologiche: da giovani sono vissuti in una c.; una c. femminista degli anni Settanta del Novecento. ...
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terribile
terrìbile agg. [dal lat. terribĭlis, der. di terrere «atterrire»]. – 1. a. Che incute terrore, che atterrisce: un t. mostro; visione, scena t.; una t. bufera; infliggere una pena t., t. castighi; [...] in uno stato di ansia, di angoscia: abbiamo trascorso giorni t.; fu un momento t.; è t. questa incertezza. b. Che ha un era t.; lo guardò con occhi t., con t. cipiglio. c. Di persona, che non conosce pietà o indulgenza; spietato, eccessivamente ...
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illudere
illùdere v. tr. [dal lat. illudĕre «deridere, farsi beffe», comp. di in-1 e ludĕre «scherzare»] (pass. rem. io illuṡi, tu illudésti, ecc.; part. pass. illuṡo). – 1. a. Ingannare, attrarre a [...] e più fam., c’è poco da illudersi, non è il caso d’illudersi, frasi con cui si vuole moderare l’ottimismo proprio o altrui dichiarando vane o molto scarsamente fondate le speranze e le attese. 2. ant. Deridere: la seconda volta fu illuso e schernito ...
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martellare
v. tr. e intr. [der. di martello] (io martèllo, ecc.). – 1. tr. a. Battere col martello, ripetutamente e ritmicamente, la superficie di un oggetto, di una struttura o la massa di un materiale [...] (Pascoli); fu svegliato dal m. delle campane, cioè dai rintocchi delle campane suonate a martello. c. fig. (Carducci); nella testa mi martellava quel pensiero (Civinini). c. Con uso assol., nel linguaggio venatorio, emettere un caratteristico ...
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reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la [...] ’oratore provocò la viva r. degli ascoltatori; un sonoro schiaffo fu l’immediata sua r. all’insulto; al sentire quella calunnia campione di materiale (sangue, urina, liquido pleurico, ecc.). c. In biologia e in medicina, modificazione complessa e di ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...