stagione
stagióne s. f. [lat. statio -ōnis, propr. «sosta, fermata», der. di stare «stare fermo»; cfr. stazione]. – 1. Ciascuno dei quattro intervalli di tempo (s. astronomiche) nei quali l’anno resta [...] , delle vacanze. Con valore generico le locuz.: ogni cosa ha la sua s., c’è un momento adatto per ogni cosa; non è questa la s., non è questa ciò che più spiace (T. Tasso); Ivi Letizia ... fu madre felice, Ahi troppo breve stagione! (Carducci). 5. ...
Leggi Tutto
rimettere
riméttere v. tr. [lat. remĭttĕre «rimandare», «rallentare, scemare», «concedere, perdonare», comp. di re- e mĭttĕre (v. mettere); quando ha valore iterativo, è comp. di ri- e mettere] (coniug. [...] lancette o gli altri segni che indicano le ore e i minuti. c. R. i germogli, i polloni, ecc., e più comunem., con merce ordinata; r. a qualcuno una somma di denaro; l’intimazione fu rimessa nelle sue mani. In partic., mandare denaro, fare una rimessa ...
Leggi Tutto
trasportare
(ant. transportare) v. tr. [dal lat. transportare, comp. di trans- «trans-» e portare «portare»] (io traspòrto, ecc.). – 1. a. Portare al di là, portare oltre: t. le truppe al di là del fiume; [...] dal vento. Meno com., trasferire mutando di sede: la capitale fu trasportata da Firenze a Roma. b. In talune frasi del nella tecnica del restauro di dipinti (v. trasporto, n. 3 c). c. In musica, notare o eseguire un brano in un tono diverso dall ...
Leggi Tutto
periodo
perìodo s. m. [dal lat. periŏdus (nel senso temporale e grammaticale), gr. περίοδος, propr. «circuito, giro», comp. di περι- «peri-» e ὁδός «via»]. – 1. a. In generale, nel linguaggio scient., [...] geologica, ciascuna delle sezioni in cui si dividono le ere. c. In chimica, p. d’induzione, il tempo iniziale durante il , difficile, critico; siamo in un p. di assestamento; quello fu un p. glorioso della nostra storia; il p. delle vacanze, ...
Leggi Tutto
tratta
s. f. [der. di trarre, part. pass. tratto]. – 1. ant. o raro. a. L’azione del trarre, del tirare, e anche la quantità, l’estensione di ciò che si è tirato, lo spazio per cui si è tirato: Dopo [...] compreso, in altri continenti, spec. in America, per rivenderli come schiavi. c. T. delle bianche, t. di donne, t. di minori, attività di sfruttamento e di lucro personale; con sign. analogo fu in uso in passato anche l’espressione t. dei bianchi ...
Leggi Tutto
logaedico
logaèdico agg. [dal gr. λογαοιδικός, comp. di λόγος «discorso» e ἀοιδή «canto»] (pl. m. -ci). – Nella metrica greca, verso l., tipo di verso racchiudente in unità ritmica dattili (piedi del [...] canto) e trochei (piedi del discorso comune); il termine (dovuto al metricista greco Efestione, del 2° sec. d. C.) fu esteso poi per analogia a versi comprendenti anapesti e giambi e usato anche da metricisti del sec. 19°, che ne trassero il s. m. ...
Leggi Tutto
glossa1
glòssa1 (ant. glòṡa) s. f. [dal lat. glossa e glosa, gr. γλῶσσα, propr. «lingua; vocabolo che ha bisogno di spiegazione»]. – 1. Termine che indicò in origine, presso i Greci, le locuzioni arcaiche, [...] che risale a tempi molto antichi (già nel sec. 5° a. C. si avevano glosse a Omero) e si sviluppa ampiamente con i grammatici di Bologna. c. Il metodo stesso di studio esercitato dai glossatori di Bologna nei sec. 12°-13°, di cui fu iniziatore il ...
Leggi Tutto
svastica
svàstica s. f. [dal sanscr. svastika, s. m. (der. di svasti «fortuna, felicità»), passato al genere femm. nel ted. Swastika e quindi in ital. e in altre lingue]. – Segno e simbolo magico-religioso [...] , cioè in senso antiorario: presente fin dal 4° millennio a. C. nell’Asia mesopotamica, poi in India e nel Tibet e in varie altre civiltà europee e anche africane, con valori diversi, fu certamente in India simbolo di buon augurio, di fortuna e ...
Leggi Tutto
sentenza
sentènza (ant. sentènzia) s. f. [dal lat. sententia, der. di sentire «ritenere, giudicare»]. – 1. Nel sign. originario (oggi letter. o ant.), parere, giudizio, opinione in merito a qualche cosa: [...] , una norma, un principio: le s. di Paolo, raccolta di massime di diritto romano, che fu erroneamente attribuita al giureconsulto Paolo (sec. 3° d. C.), ma che è un’opera di tarda compilazione con intenti piuttosto pratici che didattici. Comunem., si ...
Leggi Tutto
morire
v. intr. [lat. *mŏrīre per il lat. class. mŏri] (pres. muòio, muòri, muòre, moriamo, morite, muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. muòia ..., [...] di (o dalla) noia; smettila con codesta nenia, mi fai m.; c’era da morir dal ridere (o dalle risa); lo fa m. dalla (quasi esclusivam. nel part. pass. e nei tempi composti): fu nella battaglia morto e il suo esercito sconfitto e disperso (Boccaccio ...
Leggi Tutto
Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...