netto
nétto agg. [lat. nĭtĭdus; cfr. nitido]. – 1. a. In genere, sinon. (meno frequente nel linguaggio com., con uso più largo in parlate region.) di pulito, cioè privo di sporcizia, di macchie, di impurità, [...] offuscare, turbare (o, più genericam., libero, privo): Non fu mai guercio di malizia netto (Pulci); tre sole immagini gli ). In usi fig.: fare una distinzione n.; tra le due opinioni c’è n. contrasto; e di cose o situazioni che non lasciano luogo ...
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replicare
v. tr. [dal lat. replicare, propr. «ripiegare» (der. di plicare «piegare»); il sign. «replicare» è del lat. dei giuristi: cfr., per il passaggio semantico, ritorcere] (io rèplico, tu rèplichi, [...] spettacolo: la nuova commedia fu replicata per parecchie sere di seguito; il dramma fu replicato una sola volta; che ...; assol.: obbedì senza r. (anche senza replicar parola); non c’è nulla da replicare. Con pronuncia piana nel verso: Or qui t’ ...
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pietoso
pietóso agg. [der. di pietà]. – 1. a. Che sente pietà, che non rimane insensibile di fronte al dolore altrui: non c’era un’anima p. che l’aiutasse; essere, mostrarsi p. verso qualcuno, e nell’uso [...] benigna (Giusti). Bugia p., detta per nascondere una verità troppo dolorosa. c. Che muove a pietà, che è capace di suscitare pietà: un racconto guardare, confortare, soccorrere pietosamente; la salma fu pietosamente composta nella bara; letter., in ...
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amaro
agg. e s. m. [lat. amarus]. – 1. agg. a. Di sapore che costituisce (col dolce, il salato, l’acido) una delle quattro sensazioni gustative fondamentali; viene avvertito quando sono eccitati chimicamente [...] sappia rassegnare: quel colloquio mi ha lasciato la bocca amara. c. estens. Che dà all’olfatto la sensazione propria di alcune , sgradito: il ritorno è stato più a. della partenza; non ti fu per lei amara In Utica la morte (Dante); parole a., un a ...
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adesso
adèsso avv. [etimo incerto]. – 1. Sinon. più com. e fam. di ora 1, spec. nell’Italia settentr.; quindi: a. In questo momento: a. non posso riceverlo, sono occupato; da a. in poi, fin d’a., fino [...] da lui; m’ha telefonato proprio a., o, ripetuto, adesso adesso. c. Di qui a poco, tra un istante, con riferimento a cosa che a. che, non appena: Ch’a. con’ fu ’l sole Sì tosto lo splendore fu lucente (Guinizzelli); così ho fatto la risposta a. ...
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percuotere
percuòtere (pop. o poet. percòtere) v. tr. [lat. percŭtĕre, comp. di per-1 e quatĕre «scuotere»] (io percuòto, ecc.; pass. rem. percòssi [ant. o raro percotéi], percotésti, ecc.; part. pass. [...] di ferro; con uso assol., picchiare, malmenare: il malcapitato fu percosso duramente. Con riferimento a oggetti, a superfici varie, colpire , Forte percossi ’l piè nel viso a una (Dante). c. estens., letter. Ferire, uccidere: quel Torquato che ’l ...
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convenenza
convenènza s. f. [der. di convenire], ant. – 1. Il convenire insieme. 2. Convenienza, conformità. 3. Convenzione, patto: la c. fu fatta intra i Romani e gli Albani in cotal modo (G. Villani). ...
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casso1
casso1 agg. [dal lat. cassus «vuoto, vano»], ant. – 1. Inutile, senza effetto: Non fu già l’altro colpo vano e c. (Ariosto). 2. Privo, sfornito: Amor de la sua luce ignudo e c. (Petrarca). ...
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sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si [...] a stampa); ordine s., quello conferito dal sacramento dell’ordine; le fu tolta Di capo l’ombra de le sacre bende (Dante), i veli fra il primo decennio del sec. 6° e il 338 a. C., miranti a garantire l’incolumità o a vendicare la violazione del ...
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cibare
v. tr. [dal lat. cibare, der. di cibus «cibo»]. – 1. Dar da mangiare, nutrire: il c. gli ammalati, quando il bisogno lo ricerca, è cosa salutevole (Varchi); più com. in senso fig.: c. di promesse, [...] che vengono suggerite, o a trarre le opportune conseguenze da fatti che vengono segnalati). Con il sign. di nutrirsi, fu vivo anticam., e si sente ancora, il semplice cibare, usato transitivamente: Questo non ciberà terra né peltro (Dante, con ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...