stupore
stupóre s. m. [dal lat. stupor -oris, der. di stupēre «stupire»]. – 1. Forte sensazione di meraviglia e sorpresa, tale da togliere quasi la capacità di parlare e di agire: Oppresso di stupore, [...] di predicato, di fatto che provoca grande meraviglia: la sua improvvisa apparizione fu uno s. per tutti. 2. ant. a. Condizione di ottusità, di stordimento, conseguente a cause fisiche o morali. c. Intorpidimento delle membra, torpore fisico. 3. Nel ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello [...] tristezza, ira, pigrizia, vanagloria, superbia): A vizio di lussuria fu sì rotta, Che libito fé licito in sua legge (Dante e di dire le favole che tu sogni per vere (Boccaccio). c. ant. Voglia, capriccio: come spesso interviene ch’ell’hanno vizio ...
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pelagianismo
(o pelagianéṡimo) s. m. [der. di pelagiano]. – Il complesso di dottrine, e il movimento che ne fu portatore, facente capo al monaco bretone Pelagio (c. 354 - c. 427): accentuando la libertà [...] umana e il positivo valore della natura dell’uomo – capace da solo di seguire i precetti evangelici fino alla piena perfezione con il solo aiuto della fede e del battesimo – il pelagianismo veniva a limitare ...
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nemico
(ant. nimico) agg. e s. m. (f. -a) [lat. inimīcus, comp. di in-2 e amīcus «amico»] (pl. m. -ci). – Il contrario di amico. 1. Riferito a persona: a. Che nutre verso altri sentimenti di avversione, [...] notizie utili al nemico; a n. che fugge ponti d’oro, prov. c. Nell’ant. linguaggio d’amore, come s. f., la nemica, la avere la fortuna n.; spesso con compl. di termine: la sorte gli fu n.; a chi governa È n. la lanterna Che portò Diogene (Giusti ...
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rotto
rótto agg. e s. m. [part. pass. di rompere; lat. rŭptus, part. pass. di rŭmpĕre]. – 1. agg. a. Nel sign. proprio del verbo: portava un paio di scarpe rotte, aveva le calze tutte r.; c’è un vetro [...] dal pianto; Quasi raggi del sol rotti dal nembo (Foscolo). c. fig. Riferito a persona, che ha lunga pratica di qualche cosa più spreg.: r. al vizio, al gioco, ecc.; A vizio di lussuria fu sì rotta, Che libito fé licito in sua legge (Dante). Ant. nel ...
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caro2
caro2 s. m. [dall’agg., nel sign. 3]. – 1. Alto prezzo, solo in composti quali caroviveri, carovita, caropane (cioè: l’alto costo dei viveri, ecc.), e qualche altro che, per essere più raro o solo [...] occasionale, o perché mal formato (come, per es., caroprezzi), non si registra al suo luogo alfabetico. 2. ant. Penuria di viveri, carestia: in Genova fu un tempo un gran c. (Novellino); nel qual anno ebbe per tutta Italia grandissimo c. (Varchi). ...
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mirto
s. m. [lat. scient. Myrtus, nome di genere, dal lat. class. myrtus, gr. μύρτος]. – 1. Genere di piante mirtacee comprendente un centinaio di specie originarie delle regioni calde del Vecchio e [...] di colore blu-nerastro o, in una varietà, bianche; nell’antichità fu pianta sacra a Venere, e quindi simbolo dell’amore e della astringente. b. Canfora di mirto, altro nome del mirtolo. c. Olio di mirto, liquido giallo, di odore aromatico, ricavato ...
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rovesciare
(ant. rivesciare o riversciare) v. tr. [lat. reversare] (io rovèscio, ecc.). – 1. a. Voltare dalla parte opposta al diritto; voltare sottosopra: r. il foglio, una carta da gioco, la stoffa; [...] ; con un colpo preciso rovesciò tutti i birilli; la barca fu rovesciata da un improvviso colpo di vento; urtò un passante con usi fig.: gli si è rovesciato addosso un mare di disgrazie. c. fig. Di persone, accorrere, affluire in gran numero, spesso ( ...
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ballata
s. f. [der. di ballare; come antico componimento poetico, è prob. dal provenz. balada; come racconto romantico, è dall’ingl. ballad]. – 1. non com. Atto del ballare, giro di ballo; meno raro, [...] varia fortuna nei secoli seguenti, ricevette nuova vita nell’Ottocento. c. La b. romantica, componimento di natura molto diversa dai due con accompagnamento di pianoforte, che fu tipico del periodo romantico; fu coltivato soprattutto in Germania ( ...
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giardiniera
giardinièra s. f. [der. di giardino; nel sign. 1, femm. di giardiniere; in alcune accezioni dei sign. 4 e 5, dal fr. jardinière]. – 1. Donna addetta alla cura, alla coltivazione di un giardino [...] a cavalli a quattro ruote, scoperta e con sedili laterali, che fu particolarm. in voga all’inizio del sec. 20°. b. Tipo nel passato, aperta ai lati o con le piattaforme a balcone. c. Tipo di automobile, detta più comunem. giardinetta. 5. a. Piatto ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...