quota
quòta s. f. [dal lat. quota (pars) «quanta (parte)», femm. di quotus: v. quoto]. – 1. La parte di una somma globale di denaro dovuta da ciascuno dei partecipanti a un’attività, o a un diritto, [...] , nei cambî internazionali di valute (e con uso assol., fu denominata quota 90 la manovra di rivalutazione monetaria operata dal regime in volo orizzontale di regime la potenza normale. c. Nella geometria analitica dello spazio, la terza coordinata ...
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tasca
s. f. [dal franco taska]. – 1. a. Elemento dei capi di vestiario, da uomo e da donna, costituito da una specie di sacchetto di tessuto, per lo più di fodera, che ha la funzione di contenere piccoli [...] ; ciascuno degli scomparti interni di una borsa o di un portafoglio. c. ant. o raro. Borsa, sacca, bisaccia: dal collo a Ch’avea certo colore e certo segno (Dante); il terzo premio ... fu una t. da tenere il pane, lavorata di lana mollissima e di ...
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nazione
nazióne s. f. [dal lat. natio -onis, der. di nasci «nascere», part. pass. natus]. – 1. ant. a. Nascita, o, in senso più ampio, origine, con riferimento alla famiglia e alla stirpe: assai piacevole [...] verso la cui simbologia è variamente interpretata); l’anno 1465 fu eletto al pontificato Paulo II di n. viniziano (Machiavelli). a rotazione i membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza. c. Il Paese, inteso come l’insieme dei cittadini che ...
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virtuoso
virtüóso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo virtuosus, der. di virtus: v. virtù]. – 1. agg. a. Che ha virtù, cioè disposizione morale a fare il bene: persona v.; uomo v.; donna v.; gente v.; [...] già stracchi superare (Machiavelli). c. ant. Efficace, capace di produrre particolari effetti: fu da Calandrin domandato dove queste il v.; è un v., più che un vero artista. c. In senso storico, dall’ultimo Cinquecento all’Ottocento, persona di ...
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sasanide
sasànide (o sassànide) agg. – Dei Sasànidi o Sassànidi, dinastia iranica che regnò in Persia dal 226 al 640 circa d. C. e prese il nome da Sāsān, avo di Ardashīr che fu il primo sovrano di tale [...] dinastia; per estens., della Persia nel periodo in cui fu governata dai Sasanidi: l’arte, la cultura sasanide. ...
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offrire
v. tr. [lat. *offerīre per il class. offerre, comp. di ob- e ferre «portare»] (io òffro, ecc.; pass. rem. offrìi o offèrsi, offristi, ecc.; part. pass. offèrto). – 1. Presentare o proporre a [...] : mi ha offerto trentamila euro per il terreno; il signore offre cento euro: c’è nessuno che offre di più? 2. Con sign. più particolari: a. , comparire davanti: Dinanzi a li occhi mi si fu offerto Chi per lungo silenzio parea fioco (Dante). Analogam ...
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viscere
vìscere s. m. [dal lat. viscus viscĕris, usato per lo più al plur., viscĕra -um] (pl. i vìsceri m., o le vìscere f.). – 1. Nome generico, sia nell’uso corrente sia anche nel linguaggio scient., [...] . della terra; nelle v. del monte fu trovato un giacimento d’oro. c. fig. Sensibilità affettiva: non avere viscere umani): egli, ... uomo di buone v., diede la sua parola (C. Gozzi); in questa accezione anche nella forma del plur. masch. visceri: ...
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despota
dèspota (ant. dèspoto e despòto) s. m. [dal gr. δεσπότης «padrone, signore, sovrano»] (pl. -i). – 1. a. Nell’antica Grecia, il padrone di casa, spec. nei rapporti con i servi. b. Titolo dato [...] imperi orientali, nel senso di sovrano assoluto. c. Dopo il 7° sec. d. C., titolo d’onore dell’imperatore d’Oriente e principi vassalli, che lo conservarono quando si resero indipendenti. Fu anche uno dei titoli ufficiali dei dogi veneziani. 2. ...
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accusativo
accuṡativo agg. e s. m. [dal lat. accusativus (casus), malamente ricalcato sul greco αἰτιατικ ή (πτ ῶ σις) «(caso) causativo»]. – Caso a. (o semplicem. accusativo s. m.): uno dei casi della [...] metafisica aristotelica: in origine, quindi, nell’accusativo fu visto il caso denotante ciò su cui incide vivere vitam («vivere la vita») o l’ital. dormire sonni tranquilli; c) il doppio a., retto dai verbi che si costruiscono con l’accusativo della ...
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lettura
s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. a. L’azione di leggere, di decifrare cioè un testo scritto o stampato: la l. di un manoscritto, di un’iscrizione; [...] leggere a qualcuno e non è perciò disponibile per altro richiedente. c. Il fatto di saper leggere, o l’esercizio del leggere, di un bando; dare lettura, leggere in un’adunanza e sim.: fu data. l. della circolare, del verbale; dare l. della sentenza; ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...