virtuoso
virtüóso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo virtuosus, der. di virtus: v. virtù]. – 1. agg. a. Che ha virtù, cioè disposizione morale a fare il bene: persona v.; uomo v.; donna v.; gente v.; [...] già stracchi superare (Machiavelli). c. ant. Efficace, capace di produrre particolari effetti: fu da Calandrin domandato dove queste il v.; è un v., più che un vero artista. c. In senso storico, dall’ultimo Cinquecento all’Ottocento, persona di ...
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sasanide
sasànide (o sassànide) agg. – Dei Sasànidi o Sassànidi, dinastia iranica che regnò in Persia dal 226 al 640 circa d. C. e prese il nome da Sāsān, avo di Ardashīr che fu il primo sovrano di tale [...] dinastia; per estens., della Persia nel periodo in cui fu governata dai Sasanidi: l’arte, la cultura sasanide. ...
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offrire
v. tr. [lat. *offerīre per il class. offerre, comp. di ob- e ferre «portare»] (io òffro, ecc.; pass. rem. offrìi o offèrsi, offristi, ecc.; part. pass. offèrto). – 1. Presentare o proporre a [...] : mi ha offerto trentamila euro per il terreno; il signore offre cento euro: c’è nessuno che offre di più? 2. Con sign. più particolari: a. , comparire davanti: Dinanzi a li occhi mi si fu offerto Chi per lungo silenzio parea fioco (Dante). Analogam ...
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viscere
vìscere s. m. [dal lat. viscus viscĕris, usato per lo più al plur., viscĕra -um] (pl. i vìsceri m., o le vìscere f.). – 1. Nome generico, sia nell’uso corrente sia anche nel linguaggio scient., [...] . della terra; nelle v. del monte fu trovato un giacimento d’oro. c. fig. Sensibilità affettiva: non avere viscere umani): egli, ... uomo di buone v., diede la sua parola (C. Gozzi); in questa accezione anche nella forma del plur. masch. visceri: ...
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despota
dèspota (ant. dèspoto e despòto) s. m. [dal gr. δεσπότης «padrone, signore, sovrano»] (pl. -i). – 1. a. Nell’antica Grecia, il padrone di casa, spec. nei rapporti con i servi. b. Titolo dato [...] imperi orientali, nel senso di sovrano assoluto. c. Dopo il 7° sec. d. C., titolo d’onore dell’imperatore d’Oriente e principi vassalli, che lo conservarono quando si resero indipendenti. Fu anche uno dei titoli ufficiali dei dogi veneziani. 2. ...
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accusativo
accuṡativo agg. e s. m. [dal lat. accusativus (casus), malamente ricalcato sul greco αἰτιατικ ή (πτ ῶ σις) «(caso) causativo»]. – Caso a. (o semplicem. accusativo s. m.): uno dei casi della [...] metafisica aristotelica: in origine, quindi, nell’accusativo fu visto il caso denotante ciò su cui incide vivere vitam («vivere la vita») o l’ital. dormire sonni tranquilli; c) il doppio a., retto dai verbi che si costruiscono con l’accusativo della ...
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lettura
s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. a. L’azione di leggere, di decifrare cioè un testo scritto o stampato: la l. di un manoscritto, di un’iscrizione; [...] leggere a qualcuno e non è perciò disponibile per altro richiedente. c. Il fatto di saper leggere, o l’esercizio del leggere, di un bando; dare lettura, leggere in un’adunanza e sim.: fu data. l. della circolare, del verbale; dare l. della sentenza; ...
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insegna
inségna s. f. [lat. insĭgnia, pl. del sost. neutro insigne «segno, insegna», comp. di in-1 e signum «segno»]. – 1. In genere, qualsiasi segno o contrassegno visibile, che sia distintivo di una [...] gli poteva tirare addosso (Manzoni). Anticam., la parola fu usata anche col senso più generico di segno, gentilizie; l’i. comitale, ducale; l’i. di Firenze è il giglio. c. Nei libri, il disegno allegorico, per lo più accompagnato da un motto, che ...
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croio
cròio agg. [lat. *crodius, di origine gallica], ant. – Duro: Col pugno li percosse l’epa c. (Dante); fig., rustico, zotico: Lungi dal lezzo della plebe c. (D’Annunzio). Fu usato anche con altri [...] sign. fig., crudele, malvagio, aspro, ecc ...
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satrapia
satrapìa s. f. [dal lat. satrapīa, gr. σατραπεία, der. di σατράπης «satrapo»]. – 1. a. Nome delle circoscrizioni amministrative (venti in origine), ciascuna governata da un satrapo investito [...] funzioni militari, in cui fu diviso l’impero persiano dal re Dario I verso la fine del 6° sec. a. C.; pur con mutamenti territoriali, furono conservate sia dopo la conquista dell’Asia per opera di Alessandro Magno (333 a. C.) sia in epoca posteriore ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...