cerusico
cerùṡico (e cirùgico) s. m. [lat. tardo chirurgĭcus: v. chirurgico] (pl. -ci, meno com. -chi), ant. – Chirurgo, e più propr. chi nei secoli passati esercitava la chirurgia, come era allora intesa, [...] il cerusico, segatogli le vene, e messo in bagno caldo, tutto fu uno (B. Davanzati). Oggi la parola, ancora viva in qualche dialetto per chirurgo in genere. Anche come agg.: Un medico c. eccellente (Berni); arte c. (anche come s. f., la cerusica), la ...
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presentazione
preṡentazióne (ant. preṡentagióne) s. f. [der. di presentare; cfr. lat. mediev. tardo praesentatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto, il modo del presentare. a. Di cose: la p. di una domanda, [...] volta: fare le presentazioni; fra noi non occorrono presentazioni. c. Nella Chiesa cattolica, p. al tempio di Maria Vergine, oratore, un attore, uno spettacolo, o sim.: la conferenza fu preceduta da un breve discorso di p. del direttore dell’Istituto ...
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verga
vérga s. f. [lat. vĭrga]. – 1. a. ant. o letter. Ramo non grosso; ramo secondario: umil colle ..., Ove ’l gran lauro fu picciola verga (Petrarca). b. Bacchetta, bastone lungo e sottile: le verghe [...] magica o dei maghi, la v. dell’indovino e del rabdomante, la bacchetta, che è strumento e anche simbolo delle loro capacità eccezionali. c. fig. Tremare come una v., o a verga e più comunem. a verga a verga, essere preso da un tremito o da un tremore ...
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imporre
impórre (ant. impónere) v. tr. [dal lat. imponĕre (comp. di in-1 e ponĕre «porre»), rifatto secondo porre] (coniug. come porre). – 1. a. Porre sopra: i. il giogo ai buoi; i. un carico sulle spalle [...] darlo, soprattutto nell’atto del battesimo: al fonte battesimale gli fu imposto il nome di Giovanni; più raram., i. un comprende quindi in sé il concetto di ingiunzione e di costrizione. c. non com. Assegnare: Vienne oramai, ché ’l tempo che ...
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presso1
prèsso1 avv., prep. e s. m. [lat. presse «strettamente», avverbio der. di pressus, part. pass. di premĕre «premere»]. – 1. avv. Vicino, in luogo non lontano da quello in cui si parla o a cui [...] al mattin del ver si sogna (Dante); siamo già p. a Natale. c. Seguito dalla prep. di, non com. con senso spaziale: lo scolare sign. di «vicino»: essere presso a morire; Andreuccio ... fu presso a convertire in rabbia la sua grande ira (Boccaccio); ...
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esempio
eṡèmpio (ant. eṡèmplo, exèmpio, essèmpio, essèmplo, essèmpro, assèmplo, assèmpro, e anche aṡèmplo, aṡèmpro) s. m. [dal lat. exemplum, der. di eximĕre «prendere fuori», part. pass. exemptus]. [...] antico di questa voce è del principio del ’300. c. In matematica, e più in generale nelle dimostrazioni scientifiche , inaudito: l’eruzione è stata di una violenza senza e.; fu una crudeltà senza esempio. 4. Qualunque essere o cosa che rappresenti ...
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soggetto2
soggètto2 s. m. [dal lat. tardo subiectum, sostantivazione del part. pass. subiectus: v. la voce prec.]. – 1. a. Argomento, tema: Don Rodrigo, senza indovinar precisamente il s. di quella visita, [...] ’idolo d’errori, idol d’inganno, Quel che dal volgo insano Onor poscia fu detto (T. Tasso). 2. a. La persona o la cosa che viene cattivo s.; va’ là, che anche lui è un bel soggetto! c. Nel linguaggio giur., s. di diritto, ogni persona titolare di ...
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quota
quòta s. f. [dal lat. quota (pars) «quanta (parte)», femm. di quotus: v. quoto]. – 1. La parte di una somma globale di denaro dovuta da ciascuno dei partecipanti a un’attività, o a un diritto, [...] , nei cambî internazionali di valute (e con uso assol., fu denominata quota 90 la manovra di rivalutazione monetaria operata dal regime in volo orizzontale di regime la potenza normale. c. Nella geometria analitica dello spazio, la terza coordinata ...
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tasca
s. f. [dal franco taska]. – 1. a. Elemento dei capi di vestiario, da uomo e da donna, costituito da una specie di sacchetto di tessuto, per lo più di fodera, che ha la funzione di contenere piccoli [...] ; ciascuno degli scomparti interni di una borsa o di un portafoglio. c. ant. o raro. Borsa, sacca, bisaccia: dal collo a Ch’avea certo colore e certo segno (Dante); il terzo premio ... fu una t. da tenere il pane, lavorata di lana mollissima e di ...
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nazione
nazióne s. f. [dal lat. natio -onis, der. di nasci «nascere», part. pass. natus]. – 1. ant. a. Nascita, o, in senso più ampio, origine, con riferimento alla famiglia e alla stirpe: assai piacevole [...] verso la cui simbologia è variamente interpretata); l’anno 1465 fu eletto al pontificato Paulo II di n. viniziano (Machiavelli). a rotazione i membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza. c. Il Paese, inteso come l’insieme dei cittadini che ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...