armosta
armòsta s. m. [dal gr. ἁρμοστής «che regola, che governa», der. di ἁρμόζω «accomodare, regolare, governare»] (pl. -i). – Nell’antica Sparta, nome dato ai capi dei presidî disposti nelle zone [...] abitate dai perieci; il termine, dopo la caduta dell’impero ateniese (404 a. C.), fu usato per indicare i comandanti delle guarnigioni poste da Sparta nelle città vinte o passate dalla sua parte. ...
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nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; [...] da indumento o da altro riparo: portava il cilicio sulla n. pelle; fu frustato sulla n. carne. Con altro senso, la n. carne, la un cane con lungo pelo, ma con le orecchie nude. c. In botanica, detto di apparati delle piante quando sono sprovvisti di ...
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gridare
v. intr. e tr. [prob. lat. quirītare «invocare aiuto; strillare»]. – 1. intr. (aus. avere) Alzare molto la voce, per farsi sentire o per fare rumore o per sfogare l’eccitazione dell’animo: g. [...] i segnori e grida la contrada (Dante, dei Malaspina). b. ant. Bandire: un torneamento era gridato (Novellino). c. Eleggere per acclamazione: fu incoronato e da tutti gridato re (B. Davanzati). 4. tr., fam. non com. Sgridare: il bambino piange perché ...
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avviamento
avviaménto s. m. [der. di avviare]. – 1. a. L’avviare, il fatto di dare inizio a qualche cosa: l’a. di un nuovo lavoro, di un’opera, di un’attività. Con riferimento a persone, indirizzamento [...] studio fotografico o dentistico, ecc.; l’a. del nuovo ambulatorio fu abbastanza rapido. Con sign. più tecnico, nel linguaggio comm. segni distintivi, la clientela, ecc.): negozio con ottimo avviamento. c. Meno com., di persone, l’essere avviato in un ...
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retrocedere
retrocèdere v. intr. e tr. [dal lat. retrocedĕre, comp. di retro- e cedĕre «andare, camminare»] (pass. rem. io retrocèssi [anche retrocedéi o retrocedètti], tu retrocedésti, ecc.; part. pass. [...] sarà retrocesso a caporale. Per estens., nel linguaggio sportivo: la squadra fu retrocessa dalla serie A alla (anche in) serie B. b. prima l’aveva trasferita (v. retrocessione, n. 2 c). c. Nel linguaggio banc. o comm., abbonare, bonificare; anche ...
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numerare
v. tr. [dal lat. numerare, der. di numĕrus «numero»] (io nùmero, ecc.). – 1. a. Contare, passare in rassegna i singoli elementi di una serie facendo corrispondere progressivamente a ciascuno [...] ant. Contare (denaro o altro); versare o pagare in contanti: vi fu numerata per questo ... la somma di 40.000 franchi (Mazzini). b. Numera i giorni e i mesi Che restano per finire (Montale). c. Annoverare, comprendere in un numero o in una serie: non ...
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certificare
v. tr. [dal lat. tardo certificare, comp. di certus «certo» e tema di facĕre «fare»] (io certìfico, tu certìfichi, ecc.). – 1. non com. Rendere certo, assicurare qualcuno: disiderosa di volerlo [...] voi stessi; si certificò per mezzi indubitatissimi, che ai Viniziani fu molestissima la ritirata (Guicciardini). 2. Attestare, far fede, con parole o più spesso con apposito certificato: c. la validità di un prodotto; certifichiamo che il prodotto è ...
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bruno
agg. e s. m. [dal germ. brūn «di colore scuro lucente»]. – 1. agg. a. Scuro, tendente al nero: vestito b., carnagione b., capelli b.; aere b. (Dante), vicino a notte. In partic., si disse camicia [...] spec. al femm.: le bionde e le b.; una bella bruna. c. Razza b. alpina, razza bovina originaria delle Alpi lombardo-svizzere, di appariva non più bianco ma di color bruno: a Genova fu detto bruneto. La stessa denominazione ebbe il denaro di Lucca ...
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strascinare
v. tr. [der. di trascinare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io strascìno, ecc.). – 1. a. Tirarsi dietro una cosa, o anche un animale, una persona, facendoli strisciare sul suolo; in qualche [...] ; lo uccisero e strascinarono il suo cadavere fuori dalla casa; fu investito dall’autobus che lo strascinò poi sull’asfalto per alcuni metri e l’ho strascinato fin qui, che non ci voleva venire. c. In alcuni altri usi fig., come s. la vita (condurla ...
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ipsilon
ìpsilon (pop. ipsilònne) s. m. o f. [dal gr. ὗ ψιλόν «υ semplice» (questa lettera fu definita semplice quando anche οι fu pronunciato ü)]. – 1. Nome della 20a lettera dell’alfabeto greco, e del [...] indicò dapprima il suono vocalico u, successivamente ü e poi nel greco tardo i. Nella numerazione greca (a partire dal 4° sec. a. C.), un ipsilon con apice in alto a destra (υ′) indica il numero 400, con apice in basso a sinistra (′υ) il numero 4000 ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...