molle
mòlle agg. [lat. mŏllis]. – 1. a. Che cede al tatto o alla pressione; si contrappone direttamente a duro, ed è quindi sinon. di tenero, morbido, soffice, comune però solo in determinate locuz.: [...] di Paride. e. Facile a cedere, condiscendente: come a quel fu molle Suo re ... (Dante). 4. In fonetica, consonante m., in opposizione a dura nel sign. di non palatalizzata (v. duro, n. 3 c); non com., s, z molli nel senso di s, z dolci, cioè sonore, ...
Leggi Tutto
collusione
colluṡióne s. f. [dal lat. collusio -onis, der. di colludĕre «colludere»]. – 1. Nel diritto, ogni intesa clandestina fra due o più persone per conseguire un fine illecito, mediante il tradimento [...] gara degli incanti, pubblici o privati): un caso clamoroso di c. tra l’avvocato e la parte avversa. 2. estens. tra esponenti politici o pubblici amministratori e malavita organizzata: la c. tra mafia e politica. b. Intesa contingente, sul piano ...
Leggi Tutto
lievito2
lièvito2 s. m. [lat. *lĕvĭtum per il lat. class. levatum, part. pass. di levare «alzare»]. – 1. In botanica, nome generico dato a funghi ascomiceti, della famiglia saccaromicetacee, caratterizzati [...] fresca preparata impastando farina e acqua alla temperatura di 20-25 °C; tale pasta costituisce il l. seme che, mescolato con il cattivo esempio è il l. delle passioni; il malcontento generale fu il l. della rivolta. 4. Il plur. lieviti è usato ...
Leggi Tutto
giorno
giórno s. m. [lat. tardo diŭrnum (tempus), dall’agg. diurnus «giornaliero», der. di dies «giorno»]. – 1. In astronomia, intervallo di tempo entro il quale la rotazione della Terra attorno al proprio [...] particolare, deve cimentarsi in qualche prova o rischio e sim.; fu quello un gran g. per me, importante, di grandi decisioni dal g. alla notte, di persona o cose assai diverse tra loro. c. Il Sole stesso, spec. nell’uso poet.: sorge, spunta, tramonta, ...
Leggi Tutto
casamicciola
casamìcciola s. f. – Rovina, disordine, gran confusione: è successa una c.; far c.; anche di casa molto in disordine: è una c., una vera casamicciola. La parola è un uso antonomastico del [...] nome (Casamìcciola, e dal 1956 Casamìcciola Terme) di un centro dell’isola d’Ischia, molto frequentato come stazione di cura per la sua ricchezza di acque termali, che nel 1883 fu interamente distrutto da un violentissimo terremoto. ...
Leggi Tutto
unione
unióne s. f. [dal lat. tardo unio -onis, der. di unus «uno»]. – 1. L’azione e l’operazione di unire, il fatto di unirsi o di essere uniti con uno o più altri individui, enti, oggetti, parti o [...] elementi: l’u. tra l’una e l’altra riva fu realizzata con un ponte di barche; l’u. tra le proposizioni si ottiene mediante d’union (v. questa locuz.), in senso proprio e fig. c. Nella teologia cattolica, u. ipostatica, il dogma dell’unione nella ...
Leggi Tutto
calamita
calamità s. f. [dal lat. calamĭtas -atis]. – Disgrazia, sventura; si dice spec. di evento funesto che colpisca molte persone: le pubbliche c. (per es. guerre, pestilenze, nubifragi, ecc.); il [...] terremoto di Messina fu una grande c.; scherz.: quel libro, quell’uomo è una vera c. pubblica. ...
Leggi Tutto
sacrificio
sacrifìcio (tosc. o letter. sacrifìzio; ant. o region. sagrifìcio o sagrifìzio) s. m. [dal lat. sacrificium, comp. di sacrum «rito sacro» e –ficium «-ficio»]. – 1. a. Atto di culto rituale [...] attua il sacrificio: secondo il mito, Ifigenia, durante il s., fu cambiata da Artemide in una cerva. b. Nel cristianesimo, il di essa nell’eucaristia (s. incruento o s. dell’altare). c. Per estens., qualsiasi offerta, reale o simbolica, materiale o ...
Leggi Tutto
perdita
pèrdita s. f. [dal lat. perdĭta, femm. di perdĭtus, part. pass. di perdĕre «perdere»]. – Il fatto di perdere qualcuno o qualcosa. 1. Con riferimento a persona: a. Il rimaner privo della presenza, [...] e materiali nel corso di operazioni belliche: il nemico fu ricacciato nelle sue posizioni con gravi p.; il di un gas dal luogo che lo contiene: arrestare una p. d’acqua; c’è una p. nel serbatoio della benzina; un congegno per evitare le p. ...
Leggi Tutto
padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi [...] stanchi Lo p. e’ figli (Dante), il lupo e i lupacchiotti. c. Uomo che adempie alle funzioni di padre, che ha il comportamento di un nel 1773, e poi sciolte quando questa, nel 1814, fu ricostituita. b. Chi esercita un’alta autorità, e insieme una ...
Leggi Tutto
Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...