confinare
v. intr. e tr. [der. di confine]. – 1. intr. (aus. avere) Essere contiguo, avere come confine o ai proprî confini: l’Italia confina a nord con la Svizzera e con l’Austria; la Cirenaica confina [...] fu confinato in un paesino di montagna; rifl.: dove ti sei confinato, che non ti si vede più in giro? b. non com. C. confinata in perpetuo da questo palazzo (Manzoni). 3. tr., ant. C. un luogo, limitarlo, stabilirne o tracciarne i confini. ◆ Part. ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] manca nessuna di quelle p. che si desiderano in un uomo dabbene, e sim. c. Direzione, cioè verso, senso di un moto: da che p. sei diretto?; nell’Umbria, con magistrati particolari. A Venezia, parte fu anticam. sinon. di partito nel sign. di votazione ...
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stoicismo
s. m. [der. di stoico]. – 1. Dottrina e scuola filosofica fondata in Atene nel 3° sec. a. C. da Zenone di Cizio, sistematizzata da Crisippo di Soli e comprendente tre grandi periodi: s. antico [...] s. tardo o nuova, ultima stoa (1°-3° sec. d. C.). Tale dottrina, conformemente alla tradizione ellenistica, si articola in tre discipline, ordinate gerarchicamente: la logica (Zenone fu il primo a utilizzare questo termine per designare la dottrina ...
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congiungere
congiùngere (ant. congiùgnere) v. tr. [lat. coniungĕre, comp. di con- e iungĕre «unire»] (coniug. come giungere). – 1. a. Unire materialmente o spiritualmente, mettere insieme, porre in stretta [...] forze per un fine comune; c. idealmente due fatti; c. in matrimonio due persone, celebrarne il matrimonio; per estens., unire aggiungendo, accompagnare: Giuseppe Parini fu ... uno dei pochissimi Italiani che all’eccellenza nelle lettere congiunsero ...
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congiurato
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. coniuratus, part. pass. di coniurare «congiurare», con valore attivo]. – 1. agg., non com. a. Unito in una congiura; accordato con altri ai danni di qualcuno: [...] la poverina nel laccio (Manzoni); in senso fig.: in tutti i tempi la vecchiaia fuc. contro la giovinezza (Leopardi). b. letter. Stretto insieme da giuramento: Scortò le c. armi de’ Greci Alla terra dei Dardani (Foscolo). 2. s. m. Chi partecipa a ...
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mancare
v. intr. e tr. [der. di manco1] (io manco, tu manchi, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Essere in quantità o in numero insufficiente, essere meno di quanto sarebbe necessario o conveniente o [...] per essere felice. In frasi negative (per alludere a cosa che c’è invece con qualche abbondanza): non gli manca il tempo, l’ di rigore. ◆ Part. pres. mancante, anche come agg.: fu trovata una statua mancante della testa e delle braccia; frequente ...
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centuria
centùria s. f. [dal lat. centuria, der. di centum «cento», propr. «complesso di cento persone»]. – 1. Ciascuna delle unità, originariamente di 100 uomini, in cui Servio Tullio, secondo la tradizione, [...] territoriale e destinati a lavori di retrovia; la centuria fu poi introdotta anche nell’organico delle truppe coloniali italiane Raccolta di cento cose dello stesso genere: una c. di sonetti (Magalotti). c. Periodo di cento anni. Centurie si dissero ...
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clementino
agg. – Relativo a papi di nome Clemente. In partic.: letteratura c., serie di opere di ispirazione ascetica di differenti autori ed età, attribuite a torto dalla tradizione a papa Clemente [...] della sua conversione per opera dell’apostolo Pietro; Costituzioni c. (o assol. Clementine), raccolta di decretali promulgata Clemente VIII, sotto il cui pontificato fu pubblicata nel 1592. Galleria c., una delle sezioni della biblioteca apostolica ...
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grazioso
grazióso agg. [dal lat. gratiosus, der. di gratia «grazia»]. – 1. a. Che ha in sé grazia, che piace per la sua grazia: un bambino g.; una g. ragazza; un viso molto g.; è graziosa quando sorride, [...] il g. rescritto e sim.; c’è stato di mezzo quel decreto g., per la nascita del serenissimo infante (Manzoni). c. Con valore passivo, dato per ; letter., con benevolenza, cortesemente: graziosamente fu dal re ricevuto (Boccaccio). Anticam. anche ...
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rivedere
rivedére v. tr. [dal lat. revidere, comp. di re- e videre «vedere»] (coniug. come vedere). – 1. a. Vedere di nuovo: sono andato a r. il film che avevamo visto insieme l’anno scorso; è uno spettacolo [...] non li rivedrò più quei libri o quel denaro che gli ho prestato. c. Salutando chi è venuto a trovarci per una visita, per rapporti di rassegna: r. i soldati, le armi, le fortificazioni; fu preso Sonzino ... condottiere del re di Francia, che con ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...