faraone
faraóne s. m. [dal lat. tardo Pharăo -onis, gr. Φαραώ, e questo dall’ebr. Par῾ōh, voce di origine egiz. che significava propr. «casa elevata» e indicò dapprima il palazzo reale]. – 1. Nell’antico [...] Egitto, il re, la persona del sovrano; poi, dal 900 a. C. (cioè dalla XXII dinastia), titolo che veniva premesso al nome del sovrano. Nella Bibbia, anche come nome proprio: fu indurito il cuore di Faraone (Esodo 7, 13). In senso fig., la parola è ...
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poligono1
polìgono1 s. m. e agg. [dal gr. πολύγωνον, comp. di πολυ- «poli-» e -γωνον «-gono», lat. tardo polygōnum]. – 1. Figura geometrica piana limitata da tre o più segmenti che formino una poligonale [...] con l’affermarsi delle armi da fuoco e delle artiglierie, fu arricchita di grossi e bassi torrioni, fino a giungere all poco abitate e munita di un recinto di sicurezza accuratamente vigilato. c. Per analogia del sign. prec., base di lancio di missili ...
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ardere
àrdere v. tr. e intr. [lat. ardēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. arsi, ardésti, ecc.; part. pass. arso). – 1. tr. Bruciare per mezzo del fuoco: arsero le case dei loro nemici; l’eretico [...] fu condannato a essere arso vivo; anche riferito al fuoco stesso: l’incendio arse la casa dei nostri vicini. Per qua tutto quanto arde (Dante); gli occhi le ardevano dalla felicità. c. fig. Provare un sentimento intenso: a. di passione, di desiderio, ...
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centesima
centèṡima (poet. centèsma) s. f. [dall’agg. centesimo]. – 1. Centesima parte di una cosa. 2. ant. Una sorta di usura. 3. Differenza fra l’anno astronomico e l’anno del calendario giuliano, [...] che fu corretta nel calendario gregoriano rendendo non bisestili gli anni centenarî non multipli di 400 (1700, 1800, 1900, ecc negletta (Dante). 4. Imposta dell’1% su tutte le vendite all’asta, introdotta nell’Impero romano da Augusto l’anno 6 d. C. ...
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clade
s. f. [dal lat. clades «distruzione, disastro, sconfitta»], letter. – Strage: E tra lor cominciar con fiera clade A tirar archi, e a menar lancie e spade (Ariosto); ne’ campi memori De la c. che [...] ancora ulta non fu (Carducci). ...
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ristorare
v. tr. [lat. restaurare; cfr. restaurare] (io ristòro, ecc.). – 1. ant. Restaurare: r. una città, una chiesa rovinata. Fig.: r. l’ordine, la disciplina. 2. letter. Di danni, ripararli, compensarli, [...] un pranzo abbondante; riferito alla persona stessa: quando fu passato il pericolo della febbre vulneraria, cominciarono gradatamente con cibo più nutritivo (Pellico); con uso assol.: qui c’è un fresco che ristora; certi cibi saziano, ma non ...
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religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede [...] la repubblica r. (Machiavelli); paese, popolo religiosissimo. c. Conforme ai riti della religione: matrimonio r., celebrato vecchio maestro furono ascoltate in un r. silenzio; l’esecuzione della sinfonia fu seguìta con r. attenzione. 4. s. m. (f. -a) ...
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mazza
s. f. [lat. *matea, *mattea; cfr. lat. class. mateŏla «mazzuola»]. – 1. a. Grosso bastone, di forma e grandezza varie, per lo più nodoso, corto e robusto, che può considerarsi uno dei più antichi [...] , restò in uso fino al sec. 18°, e un altro fu impiegato nella prima guerra mondiale dalle truppe austro-ungariche). b. Più m. a tondo o in tondo, non avere riguardo per nessuno. c. Bastone ornato, di varia grandezza, impugnato come segno di comando ...
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veduta
s. f. [der. di vedere, part. pass. veduto]. – 1. a. non com. L’atto e il fatto di vedere, soprattutto in alcune espressioni come lo so di veduta o per veduta, lo posso affermare di veduta, per [...] impedire la v.; ma tutto il coraggio gli mancò quando fu in veduta della porta (Rovani); facoltà o forza visiva: Oh uno strumento ottico), e l’aspetto stesso delle cose che si vedono: di quassù c’è (o si ha, si gode) una bella v.; il piazzale ha una ...
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capeggiatore
capeggiatóre s. m. (f. -trice) [der. di capeggiare]. – Chi capeggia (nel sign. 1 del verbo): la rivolta fu sedata e i c. arrestati. ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...