stimolare
v. tr. [dal lat. stimulare, der. di stimŭlus «stimolo»] (io stìmolo, ecc.). – 1. a. non com. Pungere, incitare con lo stimolo: s. i buoi. b. ant. Pungere, molestare (riferito, come soggetto [...] lavoro; gli amici lo stimolavano affinché accettasse l’incarico; fu stimolato ad agire dal bisogno. b. In fisiologia, es., una passeggiata di buon mattino serve a s. l’appetito). c. Eccitare, irritare, rendere più vivo un sentimento: s. l’invidia, ...
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delirio
delìrio s. m. [dal lat. tardo delirium, der. di delirare: v. delirare]. – 1. a. In psicopatologia, stato di alterazione mentale, consistente in una erronea interpretazione della realtà, anche [...] : essere in d. d’amore. b. Fanatica manifestazione di entusiasmo collettivo: la folla era in d.; un grande cantante che mandava in d. il pubblico; fu accolto da un d. di applausi. c. non com. Brama sfrenata: il d. della gloria, delle ricchezze. ...
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parsismo
s. m. [der. del nome dei Parsi (v. parsi)]. – Nome dato modernamente alla religione professata dai Parsi, caratterizzata da un’estrema fedeltà alla tradizione dello zoroastrismo quale fu praticato [...] e inteso in Persia al tempo della dinastia dei Sasànidi (226-640 d. C.). ...
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lusinga
luṡinga s. f. [dal provenz. lauzenga, che è dal franco lausinga, propr. «bugia»]. – Qualsiasi allettamento, fatto di frasi adulatorie, di parole amiche, di promesse, di atti esteriormente benevoli, [...] né minacce; essere inaccessibile alle l.; con lui ogni l. fu inutile. Spesso, soprattutto nell’uso letter., con sign. più se donna del ciel ti move e regge, Come tu di’, non c’è mestier lusinghe (Dante); Vergine, quante lagrime ho già sparte, Quante ...
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agnello
agnèllo s. m. (f. -a) [lat. agnĕllus, dim. di agnus «agnello»]. – 1. a. Il nato della pecora, fino a un anno d’età: il belato dell’a.; la favola del lupo e dell’a.; è simbolo di timidezza e di [...] arrosto è, in parecchie regioni, piatto tradizionale delle feste pasquali. c. La pelle conciata dell’agnello, rasata (che ha gli stessi il Bello a Carlo VII; ebbe larga diffusione, e fu imitata negli stati confinanti. ◆ Dim. agnellino (agnello giovane ...
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partaggio
partàggio s. m. [dal fr. partage, der. di partir «dividere, ripartire»], ant. – Francesismo in uso soprattutto nei secoli 17°-18° col sign. di spartizione, divisione (di un territorio, di un [...] di un’eredità e sim.): dopo la conchiusione di questa pace fu sottoscritto ... un segreto trattato ... col quale s’era fatto fratello Gasparo ebbe il suo p. per quelle legali divisioni (C. Gozzi); fig., prerogativa, dote, qualità data o ricevuta in ...
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lusingare
luṡingare v. tr. [der. di lusinga] (io luṡingo, tu luṡinghi, ecc.). – 1. a. Attirare, allettare con lusinghe, con complimenti, lodi o false promesse: l’aveva lusingata a lungo facendole credere [...] error vi lusinga (Petrarca); lo lusingava una vana speranza. c. Meno com., rivolgere buone parole, pregare dolcemente, cercar di prestò ad un colloquio coi fratelli di essa, nel quale fu ucciso a tradimento (Cesarotti); più com., in funzione di ...
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arco
s. m. [lat. arcus -us] (pl. archi; ant. anche le àrcora). – 1. Arma usata fin dai tempi antichissimi per caccia e guerra, formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda, [...] in genere o intensità: E quando l’a. de l’ardente affetto Fu sì sfogato (Dante), l’ardore dell’infiammata carità. 2. a. Per erosiva del vento e di acque meteoriche, marine o scorrenti. c. In geologia, a. insulare, sistema di isole disposte in ...
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midolla
midólla (ant. o dial. medólla) s. f. [lat. medŭlla]. – 1. a. La parte molle del pane interna alla crosta; sinon. di mollica. b. non com. La polpa dei frutti. c. Anticam. la parola fu usata (come [...] ancor oggi in alcuni dialetti) anche con i sign. proprî di midollo (sia delle ossa sia delle piante): dalla spinal midolla (Redi), dal midollo spinale; Non ò medolla in osso, o sangue in fibra (Petrarca); ...
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mattero
màttero s. m. [dal lat. mattăris o matăris, voce gallica]. – 1. ant. a. Randello, bastone. b. Arma usata dai Celti, che si ritiene fosse una grossa picca. c. Nel medioevo fu così denominata una [...] specie di chiaverina, giavellotto con punta corta e larga. 2. Ramo, lungo circa 1 metro, ricavato dalla parte superiore di un pollone di orniello, da cui si ottengono strisce sottili per intrecciare ceste. ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...